Patrizia Saccà, campionessa paralimpica ed allenatrice di tennis tavolo, fra le tante passioni ed impegni riesce ad essere anche un’istruttrice di yoga: la prima ad aver ideato, infatti, il Saluto al Sole per persone con disabilità motoria. Con Yoga a Raggi Liberi -titolo del suo libro- yoga e meditazione sono davvero per tutti.
“In Giappone c’è una tecnica di lavorazione della ceramica molto diffusa che si chiama kinstugi (riparare con l’oro). Secondo i giapponesi, il vaso rotto e riparato con le venature dorate che sono a loro volta il risultato dell’unione dei pezzi frantumati, starebbe a significare la vita e i cambiamenti che essa porta con sé.”
La caduta e la resilienza
Una caduta sembra distruggere i sogni di una bambina di appena 13 anni, una bambina piena di energia e dedita alla danza, all’equitazione, al movimento, allo sport. Ma quella bambina, Patrizia, ha immediatamente reagito e crescendo ricomincia dal tennis tavolo passando per atletica, nuoto, basket, tiro con l’arco, immersioni, regate, sciando e praticando la scherma per tornare a vincere nello sport e nella vita fino a conquistare il tetto del mondo: oltre a dodici Campionati Europei, quattro Mondiali e centinaia fra tornei nazionali ed internazionali, Patrizia partecipa a due Paralimpiadi, vincendo un bronzo a Barcellona ’92.
Il percorso
“Alla fine è verso dove voglio andare e non verso chi.”
Allenatrice di tennis tavolo dal 2000, dopo un’intensa attività di collaborazione nel CTO Unità Spinale di Torino e nell’Unità Spinale Borsalino di Alessandria, Patrizia diventa uno degli 8 alfieri portatori della bandiera paralimpica a Torino 2006. Dal 2010 collabora come paziente esperta attraverso alcune proposte filmiche come “La crisi come sfida condivisa: vulnerabilità e resilienza” nel corso di Laurea Infermieristica di Torino.
Dal 2011 è allenatrice nell’avviamento al tennis tavolo presso l’associazione sportiva Freewhite (progetto di Settimane Multisport per persone disabili) dove sottolinea come il “ping-pong” aiuti in patologie che rientrano nello spettro dell’autismo (come l’asperger) o dell’Alzheimer e quanto la pratica di questo sport sia importante per l’equilibrio cerebrale. Il tennis tavolo infatti attiva simultaneamente diverse parti del cervello, è uno strumento di consapevolezza che riesce ad affinare attenzione e capacità decisionali. Patrizia continua a coordinare un progetto su benessere psicofisico e di avviamento allo sport per disabili presso il Centro Universitario Sportivo di Torino, lavora a fianco di diversi operatori olistici (shiatzu, yoga, arteterapia, osteopatia, etc.) e da anni porta la sua testimonianza a convegni che si svolgono nel capoluogo piemontese.
Dal 2018 diventa Delegato Nazionale CIP, collabora con scuole ed università per promuovere la pratica sportiva paralimpica. Nel frattempo coltiva una passione che dura da oltre vent’anni, e proprio seguendo questa passione diventa istruttrice yoga per persone con disabilità. Reinventa la famosa sequenza yoga composta da 12 Asana, Surya Namaskar, il Saluto al Sole per chi, in generale, ha problemi motori: “Ho cercato di tradurre tutti gli Asana da compiere rimanendo seduti, curandone la correttezza nei dettagli al fine di rendere benefici sia per il miglioramento della postura che per il massaggio agli organi interni che per una corretta respirazione.”
Yoga a raggi Liberi
“…vuole essere un ringraziamento all’essere, all’atman, all’anima, alla vita, alla luna e al Sole o in qualunque modo si voglia chiamare quell’intimo richiamo alla pienezza dell’esistenza.”
Cosa serve per praticare Surya Namaskar?
- Volontà (solo all’inizio, il resto viene da sé, poiché i benefici sono immediati)
- Perseveranza nella ricerca del senso della vita
- Voglia di una crescita interiore
- Voglia di rilassamento dallo stress quotidiano
- Necessità di attenuare dolori fisici
- Bisogno di migliorare errori posturali o respiratori
“E’ diventato un marchio con tanto di brevetto istituzionale che mi consente, ora, di diffondere quanto più possibile questa pratica con il fine che anima tale intento di condivisione: dare sostegno e speranza a chi ha dovuto, come me, passare attraverso l’esperienza forte di un trauma fisico e fare della propria disabilità un campo di pratica, ben oltre le idee di giusto e di sbagliato, dove potersi concedere se non proprio la beatitudine dei mistici realizzati, quantomeno momenti di maggior rilassamento, pienezza e serenità.”
Qual è l’obiettivo di “Yoga a raggi Liberi”?
- Diffusione della pratica dello yoga in tutte le Unità Spinali
- Restituire armonia a tutti i livelli dell’essere
- Sostegno emotivo, mentale e spirituale
- Miglioramento della postura e della respirazione
“Dove non arriva il corpo arriva la mente, dove non arriva la mente, arriva lo spirito”
I benefici dello Yoga da seduti
I benefici derivanti dalla pratica dello Yoga da seduti sono molteplici e valgono per chiunque ne abbia esigenza:
- Giovamento respiratorio, muscolare e antidolorifico
- Riduzione di ansia, depressione e attacchi di panico
- Meno problemi con l’insonnia
- Più flessibilità motoria e meno mal di schiena
- Più concentrazione
Patrizia ,inoltre, collabora attivamente anche con diversi pazienti AISM (sclerosi multipla) che possono testimoniare i benefici che hanno avuto intraprendendo questa pratica con una certa costanza. La meditazione crea una maggiore connessione con ciò che si fa ed, inoltre, ci insegna ad essere ciò che facciamo: “Gli sportivi paralimpici hanno bisogno di avere estrema cura delle proprie capacità residue perché queste lavorano il doppio, se non il triplo! Lo Yoga può essere defaticante e aiuta anche ad accettare la sconfitta. Il vero atleta sa che può e deve essere umile. Riconoscere e smascherare il proprio ego è un buon inizio…”
Yoga significa “unione” e se corpo e mente sono uniti mentre pratichi sport cosa succede? Che diventi acqua nuotando, freccia nel tiro con l’arco e la variazione di effetti della pallina nel tennis tavolo. Un tutt’uno.
“Mi auguro che ognuno possa riuscire a fare di un corpo rotto o di un altro dolore, un prezioso “tesoro” come un vaso giapponese.”
Tutti possono fare Yoga…su Heyoka!
“Nel mio gruppo di Yoga -una cosa bella che mi piace dire e raccontare- ci sono persone di tutte le età: dalla signora di 84 anni alla ragazza di 23 anni, persone con disabilità, con paraplegia (oppure con altro tipo di disabilità), oppure persone assolutamente normodotate, che fanno yoga seduti utilizzando questo mio nuovo brevetto fatto con questi movimenti molto belli, molto fluidi…
Avremo la possibilità su Heyoka di fare uno yoga a puntate! Si potrà fare quindi Yoga a Raggi liberi nelle famiglie, nelle case, ovunque si voglia. Avremo quest’opportunità molto bella di poter lavorare tutti insieme facendo yoga…su Heyoka!”
Per acquistare Yoga a raggi Liberi
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