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Voto in condotta 2023, il Governo ha deciso: ecco cosa cambia

Il Voto in Condotta cambia faccia, e la misura riguarderà anche gli alunni delle medie. Scopriamo quali sono le decisioni del Governo

La scuola è iniziato da poco è già si parla del voto in condotta, un dibattito molto attivo nel contesto scolastico e che spesso è stato al centro di numerose discussioni sulla sua valenza per gli alunni. Oggi però, 18 settembre 2023, il Consiglio dei ministri ha approvato il provvedimento che cambia le regole del voto in condotta.

Come cambia il voto in condotta?

Se un alunno o un’alunna avrà un voto in condotta inferiore a 6, sarà rimandato a settembre e sarà obbligato a presentare un elaborato critico in materia di Cittadinanza. Stringi stringi, è questa la misura principale che riguarda il voto in condotta. Per la premier Giorgia Meloni si tratta di una soluzione che riporterà “la cultura del rispetto nelle scuole, e rafforziamo l’autorevolezza dei docenti”.

Come elencato dal Corriere della Sera, il disegno di legge prevede precisi punti sul tema:

  • finora il voto in condotta era previsto solo alle superiori, invece da oggi viene introdotto anche alle medie, e farà media;
  • il 5 in condotta potrà scattare per gravi e ripetute violazioni del regolamento di istituto, oltre che per atti di violenza o reati;
  • il voto sarà calcolato su tutto l’anno scolastico e potrà essere negativo in presenza di atti violenti o di aggressione nei confronti del personale scolastico o di altri studenti;
  • se l’elaborato in materia di Cittadinanza sarà da presentare in quinta liceo, allora l’alunno dovrà trattarlo durante l’Esame di Stato;
  • solo chi avrà 9 o 10 in condotta potrà accedere al massimo dei crediti scolastici previsti per la Maturità;
  • il 6 in condotta alle superiori comporterà un debito in educazione civica, che appunto dovrà essere recuperato a settembre.

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Ultima modifica: 18/09/2023

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.