Elezioni politiche 2022

Votare fuori sede: guida per le elezioni politiche 2022

Come votare fuori sede è uno degli argomenti clou durante le elezioni politiche. Scopri come votare fuori sede per le elezioni politiche 2022

Come votare fuori sede è uno degli argomenti più importanti che si affacciano sui media con le elezioni politiche 2022. Sono infatti più di 5 milioni le persone che per i motivi più differenti abitano lontano dal proprio comune di residenza e che non possono votare fuori sede. Un dato importante di cui spesso non si tiene conto, ma che ogni volta “contamina” il risultato finale in modo determinante. Visto che si può votare solo nel comune di residenza (tranne alcune eccezioni) le persone devono mettersi in modo e tornare a casa per esercitare un loro diritto costituzionale.

Una situazione paradossale che nessuna legislatura sembra avere a cuore. Il Nord Italia è pieno di studenti fuori sede o lavoratori fuori sede che abitano in Sicilia o in Calabria e dovrebbero fare ore e ore di viaggio per esercitare un loro diritto sancito dalla Costituzione. In questo articolo andremo ad affrontare tutte le tematiche inerenti al voto fuori sede. Chi può votare fuori sede, sconti per chi vota fuori sede e come potrebbero cambiare le cose se solo ci fosse un approccio risolutivo alla questione.

Chi può votare fuori sede

La legge prevede in linea di massima che le persone possano votare solo nel loro comune di residenza. Solo in alcuni casi e per alcune categorie di elettori il discorso cambia. Ecco le categorie di persone che possono votare fuorisede: i degenti in ospedali o in case di cura, i militari, i naviganti, le forze dell’ordine, i membri dell’Ufficio elettorale di sezione e i rappresentanti di lista designati dai partiti ma solo nei casi in cui siano dello stesso collegio plurinominale alla Camera e della Regione al Senato.

Tutte le altre persone invece devono spostarsi nel proprio comune di residenza con la loro tessera elettorale. Non ci sono vie alternative e neanche voti telematici o per posta (come avviene per gli italiani all’estero). Per favorire il voto e contrastare l’astensionismo, alcune aziende propongono riduzioni di prezzo e sconti su biglietti di treni, aerei e traghetti.

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Sconti per votare fuori sede in Italia

La proposta più interessante è quella di Trenitalia, che offre una riduzione di prezzo per i viaggi di andata e ritorno in seconda classe. La proposta è il 70 per cento di sconto sul prezzo base per i treni di media e di lunga percorrenza nazionale (Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca, Intercity e IntercityNotte e per il servizio cuccette). Su tutti i treni regionali invece è del 60%. Ecco cosa si dice sule elezioni sul sito di Trenitalia:

“L’emissione dei biglietti per elettori avviene attraverso le biglietterie di Trenitalia, le agenzie di viaggio autorizzate e presso i punti vendita delle reti ferroviarie estere abilitati a vendere la tariffa Italian Elector. Per le elezioni che coinvolgono l’intero territorio nazionale, i biglietti per elettori sono acquistabili anche su questo sito e su App Trenitalia, cliccando sul tasto VEDI ALTRE OFFERTE e selezionando l’offerta “Elettori”, ad esclusione dei biglietti a tariffa Elettori TTPER e TRENORD e FSE e i biglietti a tariffa Italian Elector”.

Italo invece propone uno sconto del 60 per cento, ma l’acquisto si deve fare per forza online. Durante il viaggio di ritorno, in ogni caso, bisogna esibire al controllore la tessera elettorale timbrata al seggio.

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Sconti su traghetti e voli per votare

Per quanto riguarda i traghetti, i viaggiatori possono usufruire del 60% di sconto sui viaggi della Compagnia Italiana di navigazione che copre le rotte verso Sicilia, Sardegna e le Isole Tremiti, può beneficiare di uno sconto del 60 per cento sulla tariffa ordinaria, dal decimo giorno prima delle elezioni al decimo giorno dopo il voto. Anche in questo caso sarà necessario mostrare la tessera elettorale per avere l’agevolazione.

Anche ItaAirways propone agevolazioni per gli elettori fuorisede: lo sconto è del 40% e non è cumulabile con altre promozioni e non si applica ai voli codeshare. L’unica discriminante è che i voli costino più di 41 euro escluse tasse e supplementi. Per usufruire dello sconto, bisogna acquistare il biglietto sul sito ufficiale e accettare i cookies. Ogni sconto è personale e vale per un solo passeggero, in caso di passeggeri multipli bisogna fare acquisti separati.

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Votare fuori sede e votare all’estero

Se abiti in un paese estero e sei cittadino italiano, hai diritto di voto. Se invece abiti in Italia ma non ti trovi nel comune di residenza, non puoi votare. Una situazione tutta italiana che stride con l’idea di coinvolgere più elettori possibili: ben 5 milioni di italiani all’estero possono votare, ben 5 milioni di italiani che vivono in Italia possono votare solo se si recano nel comune di residenza.

E fa ancora più strano pensare che nell’epoca del digitale, nell’era dello Spid e della tecnologia più all’avanguardia non si sia ancora trovato un metodo sicuro per far votare le persone comodamente sul proprio divano. Quanto può costare una piattaforma sicura di autenticazione per votare?

Viene da pensare che possa costare sicuramente di meno rispetto alla macchina elettorale fatta di scuole, seggi, scrutinatori e forze dell’ordine impiegate. Ad ogni modo, gli elettori fuori sede sono il 10% e il loro voto conta parecchio. Sembra impossibile che la classe politica in questi anni non sia riuscita a vagliare e proporre soluzioni alternative. Perché non si consente agli italiani fuori sede di esercitare facilmente il diritto di voto?

La cosa fa ancora più sorridere quando si sente parlare di lotta all’astensionismo. Tutti ne parlano, ma non si rendono conto che per molte persone è complicato (al netto degli sconti) recarsi alle urne per un weekend per impedimenti fisici o materiali come una caviglia slogata o un turno di lavoro impossibile da spostare.

In Austria, Germania, Irlanda, Regno Unito, Spagna e Svizzera si può votare per corrispondenza. In Belgio, Francia e Paesi Bassi è possibile delegare il proprio voto a un’altra persona. Danimarca, Norvegia, Portogallo e Svezia hanno sviluppato un sistema di voto anticipato, mentre in Estonia c’è quello elettronico.

Elettori fuori sede: una legge che non s’ha da fare

Dal 2018 in Parlamento sono passate 5 proposte di legge per risolvere il problema del votare fuori sede con soluzioni diverse. L’ultima in ordine di tempo, lo scorso aprile, è stata l’istituzione di una tessere elettorale digitale in grado di accogliere elettori in seggi diversi da quelli di residenza. La legge è rimasta bloccata, esattamente come le quattro proposte precedenti. Una situazione paradossale che racconta di una classe politica incapace di “prendersi cura” di milioni di elettori ed elettrici. La loro unica colpa? Quella di essere lontani dalla residenza nel momento del voto.

Italiane e italiani che abitano o si trovano temporaneamente all’estero possono votare fuori sede per corrispondenza previa iscrizione nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire). In queste ore, milioni di cittadini italiani all’estero stanno ricevendo il plico con le schede elettorali. Addirittura potrà votare chi si trova temporaneamente all’estero e ha inviato una comunicazione della propria volontà al comune di residenza. Se hai la residenza in Sicilia ma per motivi di lavoro sei a Milano, invece, sei costretto a tornare a casa.

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Ultima modifica: 09/09/2022

Angelo Dino Surano

Giornalista, addetto stampa e web copywriter con una passione particolare per le storie di successo. Esperto in scrittura vincente e comunicazione digitale, è innamorato della parola e delle sue innumerevoli sfaccettature dal 1983. La vita gli ha messo davanti sfide titaniche e lui ha risposto con le sue armi più potenti: resilienza e spirito di abnegazione. Secondo la sua forma mentis, il contenuto migliore è quello che deve ancora scrivere.