Carlo Calcagni, colonnello al Ruolo d’Onore dell’Esercito, vittima dell’esposizione all’Uranio impoverito nel ’96 in Bosnia, spiega le caratteristiche di questa invalidannte patologia, la sensibilità chimica multipla.
“La Sensibilità chimica multipla – detta MCS – è una malattia devastante, che è riconosciuta a livello internazionale ma che in Italia non tutti riconoscono”.
“L’uranio impoverito – sottolinea il Colonnelloo Calcagni – ha innescato la Sensibilità chimica multipla, o meglio… i metalli pesanti che sono stati generati dall’uranio impoverito perchè talvolta si crea anche questa confusione perchè in realtà l’uranio impoverito è solo il mandante”.
“Diventi sensibile a tutto ciò che è chimico, diventi sensibile anche agli odori – continua Carlo Calcagni – Sebbene io per i problemi neurologici non sento ne odori, ne sapori, così come non sento caldo e freddo a livello cutaneo, però ne sento fortemente le reazioni perchè hai crisi respiratorie, perchè inizi a vomitare, perchè puoi avere uno shock anafilattico, infatti devo andare sempre in giro con la siringa di adrenalina; non puoi stare a contatto con altre persone solo perchè si sono lavate con un sapone normale che contiene odori o profumi…oppure il vestiario è impregnato di ammorbidente o detersivo…è qualcosa di veramente terrificante…il fumo della sigaretta, lo smog, i gas di scarico di una macchina…conosco delle persone che addirittura non riescono a sopportare il vestiario e quindi usano abbigliamento di materiale biologico che non da delle reazioni; non possono fare la doccia con l’acqua normale se non è un acqua particolare, perchè magari ci sono delle sostanze al suo interno per renderla potabile che innescano delle reazioni gravi…”
“Questa malattia riesco a controllarla proprio grazie a quelle sette punture che faccio ogni mattina appena mi alzo. In queste sette iniezioni che sono sette cocktail di sostanze a cui io sono sensibile, ci sono 25 sostanze in ogni cocktail…praticamente ogni giorno mi inietto 175 sostanze…chiamiamoli antidoti, forse si capisce meglio, che mi permettono di entrare comunque in contatto con queste sostanze tra cui ci sono anche farmaci che io devo comunque prendere e assumere ogni giorno e che grazie a questa immunoterapia a basso dosaggio che viene espressamente preparata per me nei laboratori inglesi dell’Ospedale dove mi ricovero periodicamente, il Breakspear Medical Center diretto dalla Dott.ssa J. Monro, da circa tre anni di cure – conclude il Colonnello Calcagni – ho tolto la mascherina…”
Ultima modifica: 20/04/2020