Nel 2024 in Italia circolano numerose varianti del Covid, tra cui XEC che potrebbe diventare presto quella dominante. Ecco cosa sappiamo
Nonostante la stagione pandemica sia un lontano ricordo, le varianti del Covid circolano in Italia anche nel 2024, e alcune di loro potrebbero rivelarsi le dominanti del futuro. L’attenzione degli esperti nei confronti del virus Sars-CoV-2 continua a essere alta, al fine di evitare lo scoppio di una nuova pandemia.
Ma cosa sta succedendo in Italia? E perché si sta parlando tanto della variante XEC? All’interno di questa guida, scopriamo cosa sappiamo, se dobbiamo preoccuparci della nuova variante e quali sono attualmente le regole in vigore nel caso in cui restiamo contagiati.
In Italia le varianti del Covid stanno colpendo duramente la popolazione e la sanità? Per il momento, ci sono buone notizie. Durante l’estate 2024 c’è stata una piccola ondata di contagi, ma nell’ultima settimana sono stati notati dati in calo.
Nel dettaglio, nell’ultima settimana (che va dal 12 al 18 settembre 2024) l’Istituto Superiore di Sanità e il ministero della Salute hanno registrato una diminuzione dei casi da contagio: 8.490 nuovi positivi, il 12% in meno rispetto ai 9.670 della settimana prima. Sono diminuiti anche i decessi: 93 rispetto ai 97 della settimana precedente.
Tuttavia bisogna sottolineare anche i dati in calo per quanto riguarda i tamponi: sono stati 81.586 contro gli 86.872 della settimana prima (calo del 6%), che rendono il tasso di positività del 10% circa (contro l’11% della settimana precedente). Diminuisce anche l’incidenza dei casi, pari a 14 su 100mila abitanti. Restano stabili i dati relativi all’occupazione dei posti letto in area medica (1.777 ricoverati, 2,9%) e dei posti letto in terapia intensiva (54 ricoverati, 0,6%).
Da diverso tempo l’attenzione degli esperti è rivolta verso la variante del Covid XEC, un ibrido delle precedenti sottovarianti omicron KS.1.1 e KP 3.3, le cui mutazioni potrebbero renderla responsabile di possibili ondate di contagi tra l’autunno e l’inverno 2024. In sostanza si tratta di una variante del Covid ricombinata, aspetto per il quale si teme possa diventare facilmente dominante nei prossimi mesi.
Scoperta per la prima volta in Germania, la variante XEC è stata segnalata in 11 paesi europei, tra cui anche l’Italia. “Prevediamo che XEC abbia proprietà simili alle varianti attualmente in circolazione – si legge in una nota dell’ECDC -, senza cambiamenti nella gravità dell’infezione o nell’efficacia del vaccino contro la malattia grave”.
Al momento però le informazioni in nostro possesso circa questa variante del Covid sono veramente poche, per cui è molto difficile avere un quadro completo delle caratteristiche peculiari di questa variante ricombinata. Perciò per quanto riguarda i sintomi si suppone che non saranno tanto diversi da quelli incontrati finora per le altre varianti: febbre alta, dolori, tosse, mal di gola e stanchezza.
Da quand’è stata dichiarata finita l’emergenza pandemica, si sono alternate più varianti del Covid tra loro, più o meno aggressive, ma grazie alla diffusione dei vaccini è stato possibile evitare una ricaduta pesante. Oggi però il virus continua a circolare, sebbene sotto nuove forme.
In Italia abbiamo diverse varianti, principalmente tutte derivanti da Omicron, una variante del Covid più contagiosa ma meno grave rispetto al suo predecessore (Delta): da questa, abbiamo imparato a conoscere la variante XBB e la JN.1, l’attuale variante dominante in Italia. Insieme a quest’ultima, nel Bel paese abbiamo anche KP.2, LB.1, KP.3 E KP.3.1.1, tutte sottovarianti di JN.1. Gli ultimi vaccini disponibili sono aggiornati proprio a queste varianti.
L’arma più importante contro il Covid resta il vaccino. Rispetto al passato, il cui quadro era caratterizzato dall’obbligatorietà della vaccinazione, oggi viene caldamente consigliata, soprattutto per i soggetti più a rischio. A oggi la vaccinazione contro il Covid è raccomandata al pari di quella contro l’influenza, cioè da fare all’inizio della stagione autunnale.
A oggi le regole per proteggersi dal Covid sono pochissime, e spesso limitate ai contesti ospedalieri e alle RSA. In linea generale, se restiamo contagiati dal virus Sars-CoV-2, non è previsto alcun obbligo di isolamento, ma ci sono alcune raccomandazioni da seguire.
Innanzitutto è bene avvertire il proprio medico di base per sapere se è necessario seguire una terapia particolare. Poi, è opportuno mantenere la cautela, ed evitare di entrare in contatto con persone fragili o ad alto rischio. Inoltre è bene mantenere una buona igiene personale, soprattutto quella delle mani, e isolarsi in presenza evidenti di sintomi – così come accade nei casi di influenza. Se i segni dovessero peggiorare, è opportuno chiamare subito il proprio medico o il 118.
Leggi anche: Tampone Covid obbligatorio nel 2024: dove e per chi
Ultima modifica: 24/09/2024