La variante Eris del Covid, nota scientificamente come EG.5, è una sottovariante di Omicron, dichiarata variante di interesse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità già lo scorso agosto, e che si è affermata nell’autunno 2023 come forma dominante in molti paesi, tra cui l’Italia.
Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, Eris e i suoi diversi lignaggi sono responsabili del 52,1% dei casi in Italia, dunque è l’attuale variante del Covid dominante nel nostro Paese. Questa forma, caratterizzata da un elevato tasso di crescita e una diminuita capacità di neutralizzazione da parte degli anticorpi, è riconducibile alla crescente diffusione e preoccupazione per la sua prevalenza.
I sintomi della variante Eris aggiornati a dicembre 2023 possono variare da forme sintomatiche a quadri clinici più accentuati. Al momento però a questa variante non è stata associata una maggiore gravità della malattia rispetto alle forme precedenti. Tra i segni di Eris, che possono essere comuni anche ad altre varianti, troviamo:
La variante Eris di Covid (ma più in generale il Covid) e l’influenza condividono alcuni sintomi comuni, ma una prima differenza sostanziale tra Eris e influenza può essere descritta attraverso sintomi specifici, come la perdita di olfatto e gusto (sebbene è un segno ormai poco diffuso) e un maggiore impatto sulle vie respiratorie. Più nel dettaglio:
Ricordiamo che per una diagnosi accurata e consigli personalizzati, è sempre consigliabile consultare un medico o un professionista sanitario.
La preoccupazione riguardo la diffusione della variante Eris di Covid in Italia deriva principalmente dalla sua rapida ascesa a variante dominante nel Paese. Questa rapida diffusione sembra accaduta per due motivi:
Un fenomeno che tuttavia è stato descritto anche in altre varianti, tanto che l’ultima campagna vaccinale ha introdotto strumenti di protezione aggiornati. Sostanzialmente quindi, non si evidenziano al momento rischi aggiuntivi per la salute pubblica rispetto a quanto già sappiamo. La situazione richiede comunque attenzione e vigilanza, considerando anche che ci stiamo avvicinando a un probabile e lieve aumento dei contagi in vista delle festività natalizie.
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Ultima modifica: 11/12/2023