Il vaccino contro la meningite per se stessi o per i propri figli lo si può fare a spese dello Stato o si deve comperare in farmacia con la ricetta del medico a proprie spese?
La meningite fa paura, soprattutto dopo gli ultimi casi in Italia. Ma non bisogna che ora vi sia una corsa al vaccino contro la meningite, almeno questa è la sensazione che hanno i medici e gli operatori del Ministero della Salute, quindi ci saranno tempi lunghi, da alcuni mesi ad alcuni anni, perché il nuovo piano per le vaccinazioni presente nei nuovi Lea, livelli essenziali di assistenza, in tutte le Regioni diventi completamente operativo.
I primi sintomi della meningite sono indipendenti dal germe che causa la malattia, e si manifestano in genere con dolori alle gambe e alle giunture, piedi e mani fredde ed un colorito della pelle alterato. In alcuni casi i sintomi possono essere scambiati con quelli di una normale influenza. I soggetti maggiormente a rischio di contagio sono i bambini, che frequentano luoghi chiusi come le aule della scuola e dove sono a stretto contatto l’uno con l’altro.
Insieme alle vaccinazioni obbligatorie come tetano, difterite, epatite B e polio, esiste un vaccino contro il meningococco del ceppo C, per cui c’è un vaccino specifico, offerto da anni nelle Regioni, oppure il tetravalente che copre i ceppi A, C, W, Y, più consigliato per gli adolescenti perché viaggiano, e infatti il ceppo Y, tipico dell’America, e il ceppo W dell’Africa, hanno iniziato a circolare anche in Italia.
Nel nuovo piano è stato inserito il recente vaccino contro il meningococco del ceppo B da fare nel primo anno di vita, ma in sedute diverse da quelle che si fanno per le vaccinazioni obbligatorie. I ceppi B e C, sono i più diffusi in Italia.
Di propria volontà, solo poche Regioni hanno già iniziato ad offrire gratuitamente i nuovi vaccini inseriti nel nuovo piano come il meningococco B e il tetravalente. Per quel che riguarda il ceppo B si tratta delle Regioni di Basilicata, Liguria, Puglia, Toscana, Veneto, Sicilia e Friuli Venezia Giulia, mentre per il tetravalente i numeri sono ancora più bassi. In tutte le altre Regioni bisognerà aspettare che arrivi il nuovo piano vaccini, basandosi anche sulle risorse economiche disponibili e sulle campagne di vaccino.
La spesa che una famiglia dovrà sostenere per vaccinare i propri figli contro la meningite del gruppo B o usando il tetravalente, fino a quando questo nuovo piano vaccini verrà preso in considerazione nelle Regioni di tutta Italia e messo in atto non è irrisoria, perché le dosi da fare sono tre per il vaccino B e una per il tetravalente, ognuna circa del valore di ottanta euro.
Ultima modifica: 16/06/2020