Scienza

Vaccino Covid 2023: da ottobre come sarà la campagna vaccinale?

A ottobre potrebbe essere somministrato un vaccino Covid aggiornato contro la variante Kraken. Cosa sappiamo e perché viene consigliato

Tutte le restrizioni contro il virus sono decadute, ma il vaccino Covid resta ancora oggi un’importante arma per non tornare alla situazione pandemica. Per questo motivo, il ministero della Salute ha diffuso indicazioni preliminari sulla campagna vaccinale anti-Covid del prossimo autunno e inverno.

Vaccino Covid 2023: cosa succede da ottobre?

Attraverso una circolare del 14 agosto 2023, il ministero della Salute ha evidenziato quelle che saranno le prossime tappe per evitare che vi siano pazienti ricoverati in condizioni gravi in terapia intensiva e la morte dei soggetti fragili.

Le indicazioni sono diverse. In primis, la prossima campagna vaccinale utilizzerà una nuova formulazione di vaccini a mRNA e proteici (formulazione aggiornata monovalente XBB 1.5, nome scientifico del Covid Kraken), per la quale è attesa l’approvazione di EMA e AIFA entro inizio autunno, con probabilità di prime dosi a ottobre.

Come dicevamo poc’anzi, il vaccino Covid punta a prevenire mortalità, ospedalizzazioni e forme gravi di Covid-19 in persone anziane e con elevata fragilità, oltre a proteggere donne in gravidanza e operatori sanitari. A questi è stata raccomandata una dose di richiamo, con la formula aggiornata, a valenza 12 mesi. Eventualmente, la dose viene consigliata anche a familiari e conviventi della persona con gravi fragilità.

Sulla somministrazione del vaccino aggiornato, la circolare spiega che potrebbe esserci la possibilità di una dose di richiamo a distanza di almeno 3 mesi dall’ultimo evento, cioè dall’ultima dose.

Chi potrà avere il vaccino Covid 2023 da ottobre?

Nulla ancora è stato ufficializzato, per ora le istruzioni sul vaccino Covid aggiornato sono preliminari. Tuttavia se in futuro verranno confermate, le persone che potranno beneficiare del vaccino Covid sono diverse, in particolare anziani, fragili, donne in gravidanza e operatori sanitari. Più nel dettaglio, la circolare specifica le seguenti categorie per il vaccino Covid aggiornato:

  • Persone di età pari o superiore a 60 anni;
  • Ospiti delle strutture per lungodegenti;
  • Donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “postpartum”
    comprese le donne in allattamento;
  • Operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle
    strutture di lungodegenza; studenti di medicina, delle professioni sanitarie che effettuano
    tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione;
  • Persone dai 6 mesi ai 59 anni di età compresi, con elevata fragilità, in quanto affette da patologie o con condizioni che aumentano il rischio di COVID-19 grave, quali:
    • Malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica, la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO, la fibrosi polmonare idiopatica, l’ipertensione polmonare, l’embolia polmonare e le malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia;
    • Malattie dell’apparato cardio-circolatorio (esclusa ipertensione arteriosa isolata), comprese le cardiopatie congenite e acquisite, le malattie coronariche, lo scompenso cardiaco e i pazienti post-shock cardiogeno;
    • Malattie cerebrovascolari;
    • Diabete/altre endocrinopatie severe quali diabete di tipo 1, diabete di tipo 2, morbo di Addison, panipopituitarismo;
    • Malattie neurologiche quali sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone, sclerosi multipla, distrofia muscolare, paralisi cerebrali infantili, miastenia gravis, altre malattie neuromuscolari, patologie neurologiche disimmuni e malattie neurodegerative;
    • Obesità (BMI >30);
    • Dialisi o insufficienza renale cronica;
    • Malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, quali talassemia major, anemia a cellule falciformi e altre anemie croniche gravi;
    • Patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi, in attesa di trattamento o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;
    • Trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
    • Trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica);
    • Attesa di trapianto d’organo;
    • Terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART);
    • Immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
    • Immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);
    • Asplenia anatomica o funzionale Pregressa splenectomia o soggetti con indicazione alla splenectomia in elezione;
    • Infezione da HIV con sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), o con conta dei linfociti T CD4+ <200 cellule/μl o sulla base di giudizio clinico;
    • Malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;
    • Sindrome di Down;
    • Cirrosi epatica o epatopatia cronica grave;
    • Disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 art. 3 comma 3.

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Ultima modifica: 16/08/2023

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.