Attualmente l’unico vaccino in commercio negli Stati Uniti contro il vaiolo delle scimmie è Jynneos (MVA-BN), di Bavarian Nordic, che si basa su un “virus vaccinico vivo Ankara modificato”. In Europa invece lo conosciamo con il nome di Imvanex, e risulta fondamentale per la prevenzione del vaiolo e – dal 22 luglio 2022 su autorizzazione dell’EMA – del vaiolo delle scimmie nei soggetti adulti ad alto rischio.
Chi deve fare il vaccino contro il vaiolo delle scimmie?
A differenza del Covid, non ci troviamo in una situazione pandemica, e dunque non c’è l’obbligo vaccinale di massa. Al momento infatti “la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa”. Per cui, le categorie a rischio a cui è consigliato fare il vaccino contro il vaiolo delle scimmie sono:
personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus.
persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), che rientrano nei seguenti criteri di rischio:
i) storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali;
ii) partecipazione a eventi di sesso di gruppo;
iii) partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune;
iv) recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno);
v) abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex).
Al momento le dosi sono abbastanza limitate e dunque la loro distribuzione è stata suddivisa in base alle Regioni che presentano il più alto numero di casi segnalati:
Noto anche con il termine Monkeypox virus, il vaiolo delle scimmie è una zoonosi virale rara, che sta a indicare la trasmissione tra animali e uomo. Il primo contagio umano fu identificato nel 1970 in un bambino di 9 anni nella Repubblica Democratica del Congo, ma nel corso degli anni è riuscita a coprire anche altre zone del mondo. Tra i sintomi principali della malattia troviamo:
febbre;
eruzioni cutanee;
linfonodi ingrossati;
cefalea;
mialgia;
brividi di freddo;
spossatezza;
lesioni che possono peggiorare in macule, papule, vescicole, pustole e croste;
linfoadenopatia.
La trasmissione può avvenire per contatto diretto con:
fluidi corporei;
sangue;
lesioni cutanee;
occhi, bocca e naso;
mucose di animali infetti;
oggetti contaminati delle persone infette;
consumo di carne o altri prodotti di animali infetti e che non vengono cucinate adeguatamente;
contatto con goccioline di grande dimensioni emesse dall’essere umano (droplet).
Ultima modifica: 29/08/2022
Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.