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Vaccino antinfluenzale in gravidanza: perché e quando farlo

Anche se non riguarda più il Covid, quando si parla di vaccino antinfluenzale in gravidanza si rischia di scoperchiare un vaso di Pandora

Anche se non riguarda più il Covid, quando si parla di vaccino antinfluenzale in gravidanza si rischia di scoperchiare un vaso di Pandora. In molti paesi, le donne in gravidanza sono consigliate a ricevere il vaccino antinfluenzale stagionale e vengono considerate un gruppo prioritario per la vaccinazione. Un articolo pubblicato nel 2008 ha analizzato l’intera base scientifica riguardante il rischio di influenza e i vantaggi e svantaggi della vaccinazione durante la gravidanza.

Le informazioni sulla sicurezza del vaccino antinfluenzale durante la gravidanza sono ancora limitate, ma i pochi studi pubblicati non hanno segnalato effetti collaterali significativi né per le donne né per i neonati. Inoltre, non ci sono indicazioni di rischio associato alla vaccinazione durante il primo trimestre. Le politiche nazionali variano ampiamente, principalmente a causa della mancanza di dati disponibili, soprattutto per quanto riguarda la vaccinazione durante il primo trimestre.

Quando vaccinarsi: cosa dice la scienza

Inoltre, le prove che suggeriscono un aumento della mortalità durante due pandemie influenzali precedenti confermano l’utilità della vaccinazione in qualsiasi momento della gravidanza, specialmente durante una pandemia. Le pandemie influenzali possono rappresentare un grave rischio per la salute pubblica e mettere le donne incinte in una situazione particolarmente delicata. La vaccinazione durante la gravidanza contribuisce a ridurre il rischio di contrarre l’influenza e le sue complicazioni, che possono essere particolarmente gravi in questo periodo.

La vaccinazione antinfluenzale durante la gravidanza è considerata sicura sia per la madre che per il feto, e rappresenta una strategia preventiva efficace per proteggere entrambi da potenziali conseguenze negative legate all’infezione influenzale. Pertanto, le donne incinte dovrebbero essere incoraggiate a consultare il loro medico o un professionista della salute per discutere la possibilità di ricevere il vaccino antinfluenzale come parte della loro routine di cure prenatali. La protezione offerta dalla vaccinazione è un passo importante per garantire una gravidanza sana e sicura.

Cosa dice l’Istituto Superiore di Sanità sul vaccino antinfluenzale in gravidanza

In merito alla vaccinazione antinfluenzale in gravidanza si è espresso l’Istituto Superiore di Sanità, il massimo collegio italiano in termini di Salute. Nell’articolo pubblicato sul sito, si incoraggia la vaccinazione e si parla di “evidenza scientifica per due gruppi di persone: donne incinte sane nel secondo o terzo trimestre e donne incinte con co-morbidità in qualsiasi trimestre. C’è inoltre un’evidenza significativa che le donne in stato di gravidanza siano più vulnerabili durante la pandemia influenzale. È necessaria una valutazione ulteriore dei presunti benefici derivanti dalla vaccinazione materna”.

L’Istituto rassicura anche sulla sicurezza del vaccino antinfluenzale in gravidanza: “Non sono stati riportati seri effetti collaterali alla vaccinazione durante la gravidanza. Ci sono comunque dati limitati sulla sicurezza nel primo trimestre. Inoltre, il rischio di infezione e quindi il presunto beneficio della vaccinazione nel primo trimestre non sono chiari. I vaccini per l’influenza che contengono thiomersal non sono controindicati per le donne incinte. La preferenza all’uso, durante la gravidanza, di vaccini antinfluenzali che non contengono thiomersal è semplicemente una misura precauzionale”.

Quali sono i sintomi dell’influenza in gravidanza

I sintomi tipici dell’influenza nelle donne in gravidanza possono variare ampiamente da persona a persona. Questi possono includere malessere alla gola, congestione nasale, dolori muscolari, emicranie, brividi, diminuzione dell’appetito e stanchezza. La febbre elevata e la tosse, di solito associate all’influenza, non sono presenti necessariamente in tutti gli individui. Durante la gravidanza, questi sintomi possono diventare particolarmente scomodi sia per la madre che per il feto, specialmente se l’infezione non si risolve rapidamente e i sintomi peggiorano.

La gestazione aggiunge un livello di preoccupazione poiché qualsiasi disagio durante questo periodo potrebbe avere conseguenze per la madre e il feto. Se i sintomi influenzali non si risolvono rapidamente e diventano più gravi, possono causare notevoli problemi. Pertanto, è importante che le donne in gravidanza consultino il medico di base o la ginecologa al fine di ricevere una valutazione sul vaccino antinfluenzale in gravidanza e sulle cure necessarie per garantire la salute della madre e del bambino non ancora nato.

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Perché fare il vaccino antinfluenzale in gravidanza

Il vaccino antinfluenzale in gravidanza offre una serie di vantaggi significativi, andando ben oltre la semplice protezione dalla malattia. La gravidanza comporta una serie di cambiamenti nel corpo della futura madre, tra cui una diminuzione delle difese immunitarie per proteggere il feto in sviluppo. Questa vulnerabilità aumenta il rischio di infezioni acute delle vie respiratorie, come l’influenza, che potrebbero portare a complicazioni gravi, tra cui polmonite e broncopolmonite. Il vaccino antinfluenzale fornisce una barriera di protezione essenziale, aiutando la gestante a mantenere la sua salute e il benessere generale.

Oltre a proteggere la madre, la vaccinazione antinfluenzale favorisce anche il corretto sviluppo del nascituro. Ricerche indicano che l’influenza contratta durante la gravidanza potrebbe aumentare il rischio di complicazioni, come il parto prematuro, il ritardo di crescita fetale e alcuni difetti congeniti, sebbene le prove in merito siano variegate. Pertanto, sottoporsi al vaccino riduce potenzialmente questi rischi, garantendo un ambiente più sicuro per il feto in crescita.

Un’altra caratteristica del vaccino antinfluenzale in gravidanza è la condivisione di anticorpi tra la madre e il bambino in via di sviluppo. Questo avviene attraverso il complesso placenta-cordone ombelicale, il che significa che il neonato beneficerà di una protezione immunitaria aggiuntiva contro il virus influenzale nei suoi primi mesi di vita. Questa protezione è particolarmente critica se il bambino nasce durante la stagione invernale, quando il virus influenzale è più diffuso e aggressivo.

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Ultima modifica: 16/10/2023

Angelo Dino Surano

Giornalista, addetto stampa e web copywriter con una passione particolare per le storie di successo. Esperto in scrittura vincente e comunicazione digitale, è innamorato della parola e delle sue innumerevoli sfaccettature dal 1983. La vita gli ha messo davanti sfide titaniche e lui ha risposto con le sue armi più potenti: resilienza e spirito di abnegazione. Secondo la sua forma mentis, il contenuto migliore è quello che deve ancora scrivere.