Scienza

Vaccino antinfluenzale 2023: come funziona, quando farlo e chi ha diritto

Il vaccino antinfluenzale è l'arma principale per contrastare gli effetti gravi dei virus influenzali. Scopriamo chi può farlo e quando

Ogni volta, durante questo periodo dell’anno, si torna a parlare del vaccino antinfluenzale, l’arma migliore contro l’influenza stagionale, una malattia che colpisce le vie respiratorie proprio a causa dei virus influenzali. In linea generale, essere colpiti dall’influenza non costituisce un problema, soprattutto per i giovani in buona salute, ma ci sono casi in cui l’esito può essere fatale, e imporre anche il ricovero ospedaliero.

Dicevamo, si torna a parlare di questo vaccino ciclicamente durante questo periodo dell’anno in quanto in Italia l’arrivo della stagione autunnale e invernale coincide con il ritorno della stagione influenzale, sebbene ovviamente possono essere registrate delle variazioni. Ma a cosa serve? Grazie al vaccino, si riduce la possibilità di ammalarsi e di contagiare altri individui.

Come funziona il vaccino antinfluenzale?

Per capirne il funzionamento, dobbiamo scoprire cosa contiene il vaccino antinfluenzale. I vaccini contro l’influenza attualmente diffusi e in uso in Italia sono detti trivalente, in quanto possono contenere tre tipi di virus: 2 di tipo A (H1N1 e H3N2) e uno di tipo B.

Per la stagione 2023/2023, i vaccini contro l’influenza autorizzati dall’AIFA, con la Determina pubblicata in Gazzetta Ufficiale, sono Fluenz Tetra, Flucelvax Tetra e Fluad Tetra. Esistono comunque anche vaccini quadrivalenti, che contengono due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e due di tipo B. Il vaccino antinfluenzale viene somministrato tramite iniezione intramuscolare.

Va comunque ricordato che i virus influenzali della nuova stagione non sono prevedibili, visto che mutano continuamente. Motivo principale per il quale ogni anno la composizione dei vaccini viene rivista per adattarsi alle modifiche notate nel corso della precedente stagione influenzale.

Quando fare il vaccino antinfluenzale e quanto dura?

La vaccinazione è efficace contro l’influenza, ma nel giro di un anno potrebbe perdere la sua proprietà protettiva per svariati fattori: ad esempio negli anziani la riduzione degli anticorpi potrebbe dipendere proprio dall’età o dal suo stato di salute generale.

Per questo motivo ogni anno, durante questo periodo dell’anno, viene consigliato di ricevere un nuovo vaccino antinfluenzale, la cui campagna si basa su quanto registrato nell’anno precedente: va da sé quindi che la vaccinazione 2023/2024 viene raccomandata su quanto osservato durante quella 2022/2023.

La vaccinazione parte a metà ottobre e finisce a dicembre, periodo considerato idoneo al vaccino in quanto le condizioni climatiche del momento determinano un’acutizzarsi delle epidemie influenzali.

Può capitare però che le campagne vengano anticipate rispetto a tempi. Ad esempio quest’anno una circolare di aprile del Ministero della Salute ha anticipato “la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione”. Probabilmente anche prima, in concomitanza con l’uscita del nuovo vaccino contro il Covid.

Di per sé, la vaccinazione richiede almeno due settimane prima che gli anticorpi si sviluppino. Ecco perché la campagna vaccinale parte poco prima dell’arrivo dell’autunno, così c’è tutto il tempo per arrivare con le difese preparare alla nuova stagione influenzale.

Di solito viene somministrata una sola dose di vaccino per i soggetti di tutte le età. Ai bambini al di sotto dei 9 anni invece, che non sono mai stati vaccinati in precedenza, viene raccomandata la somministrazione di due dosi a distanza di almeno 4 settimane.

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Chi ha diritto al vaccino antinfluenzale?

Nell’insieme di chi deve fare il vaccino contro l’influenza rientrano principalmente chiunque lo desideri, sempre se non presentano particolare controindicazioni. Ci sono però categorie di persone a rischio, a cui il vaccino viene fortemente consigliato. Come elenca il Ministero della Salute, troviamo:

  • Persone anziane con più di 60 anni;
  • Bambini oltre i 6 mesi;
  • persone con malattie croniche come diabete, malattie cardiache e respiratorie o problemi al sistema immunitario;
  • Donne in gravidanza;
  • Donne in post partum;
  • Donatori di sangue;
  • Familiari a contatto con soggetti a rischio;
  • Persone di qualunque età ricoverate presso strutture per lungodegenti;
  • Determinate categorie di lavoratori, come vigili del fuoco, medici, personale sanitario, forze di polizia o chi è a contatto con gli animali.

Chi non deve fare il vaccino antinfluenzale?

Nonostante la vaccinazione può essere estesa a diverse fasce della popolazione, ci sono alcune categorie che non devono avere il vaccino contro l’influenza, e sono:

  • neonati al di sotto di 6 mesi d’età;
  • chi ha mostrato una reazione allergica grave al vaccino antinfluenzale;
  • chi ha una malattia acuta o grave entità;
  • chi ha la Sindrome di Guillain-Barrè, scaturita dopo 6 settimana da una vaccinazione antinfluenzale.

Chi deve somministrare il vaccino antinfluenzale?

Le persone che rientrano nei casi in cui è possibile richiedere la vaccinazione, possono recarsi:

  • presso il proprio medico di base o pediatra;
  • presso strutture sanitarie o ambulatori vaccinali e di prevenzione;
  • presso la sede di lavoro dal medico del lavoro.
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Che effetti collaterali può dare il vaccino antinfluenzale?

Secondo quanto spiegato da Humanitas, il vaccino contro l’influenza è sicuro, ma possono comunque presentarsi alcuni effetti a seguito della somministrazione, che si possono risolvere in 1 o 2 giorni. Ad esempio:

  • arrossamento, gonfiore, eritema e indolenzimento nel punto di inoculazione;
  • febbre;
  • mal di gola;
  • congestione nasale;
  • malessere;
  • mal di testa;
  • dolori muscolari;
  • dolori articolari;
  • più recentemente sono apparsi anche perdita dell’appetito, sonnolenza e irritabilità.

Ci sono rari casi in cui può comportare effetti collaterali gravi, come nevralgie, parestesie e disordini neurologici, ma a oggi non sono ancora state dimostrare le correlazioni con i vaccini.

Che effetti benefici porta il vaccino antinfluenzale?

Il vaccino contro l’influenza varia ogni anno, e può avere una copertura diversa rispetto al singolo individuo, ma attualmente è innegabile che si tratta della miglior arma contro la malattia influenzale. Ci sono comunque vari benefici che vale la pena sottolineare:

  • Previene malattie serie;
  • protegge soggetti vulnerabili alle forme gravi;
  • se comunque si contrae l’influenza, il vaccino ne attenua gli effetti;
  • riduce il rischio di ricovero ospedaliero.

Il vaccino antinfluenzale e Covid si possono fare insieme?

A RTL 102.5 il ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato che, probabilmente dal 25 settembre 2023, “partirà una campagna per invitare la popolazione a vaccinarsi sia per il Covid che per l’influenza“. Attualmente infatti la co-somministrazione dei vaccini è considerata un’arma molto potente. Lo scorso anno, alla Fondazione Veronesi, il presidente della Società italiana di medicina generale Claudio Cricelli ha spiegato che con “la co-somministrazione non si corre alcun rischio, anzi, è utile per determinare l’andamento risolutivo di entrambe le patologie”.

Ultima modifica: 16/10/2023

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.