Comunicato stampa di Ultima Generazione
Il “secondo noi”, “secondo me” non è più accettabile. Sdoganare il “secondo me” e accettarlo come verità inattaccabile è un pericolo per la democrazia: si sostituisce il senso di responsabilità verso la collettività con l’imposizione dell’ego e dell’individuo. Quando qualcuno dirà “secondo me è giusto fare morire le persone per gli interessi di pochi” lo riterremo accettabile?
Roma, 31 luglio 2023 – “Dobbiamo smetterla di pensare che possiamo continuare a vivere le nostre normali routine. Siamo già poveri perché non riusciamo a produrre cibo, energia, e abbiamo danni per miliardi di euro. Muoiono le persone a causa delle alluvioni, muoiono i minori schiacciati dagli alberi, e non ci sono politici responsabili che ci difendono; non possiamo affidarci a loro. Non è più tempo di delegare”. Inizia così il reel sul Diario climatico di luglio pubblicato nei giorni scorsi sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram di Ultima Generazione.
In un minuto e trenta secondi il diario climatico rivive alcuni degli eventi estremi che si sono abbattuti sulla Penisola nel mese di luglio, e cioè quanto accaduto a: Alfonsine (Ravenna), Catania, Comelico (Belluno), Palermo, Padova e provincia, Travagliato (Brescia), Brunico (Bolzano), in Piemonte, Padova e provincia, in Brianza, a Desio (Monza), Cernusco (Milano), Nardo (Lecce).
Negazionismo climatico è inaccettabile e pericoloso per la democrazia
La devastazione della vita di milioni di persone comuni – ad opera delle élite fossili e dei governi che le foraggiano – si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Eppure continua il negazionismo spietato nelle reti televisive, fra tutti quello di Vittorio Feltri e del compagno della Meloni, Andrea Giambruno.
Poco importa se le persone muoiono sul lavoro, se il #MadeInItaly è a rischio, se la sanità pubblica è sotto pressione, se gli eventi estremi creano enormi danni alle persone e alle cose.
Nel suo approfondimento Diario del giorno su Rete 4 Giambruno ha dichiarato: “Secondo noi non è una così grande notizia che a luglio faccia caldo”.
È importante dire una cosa: il “secondo noi”, “secondo me” non è accettabile. Sdoganare il “secondo me” e accettarlo come verità inattaccabile è un pericolo per la democrazia: si sostituisce il senso di responsabilità verso la collettività con l’imposizione dell’ego e dell’individuo.
Quindi quando qualcuno dirà “secondo me è giusto fare morire le persone per gli interessi di pochi” lo riterremo accettabile? Perché in un “programma di approfondimento” non si parla dei soldi per la Romagna presi dai biglietti per i musei, invece che tassare i top manager e gli extra profitti delle multinazionali del fossile?
La devastazione della vita è sotto i nostri occhi
I disagi aumentano sempre di più: oltre agli eventi estremi, infatti, secondo i dati della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) si sta registrano anche il 30% in più degli accessi ai pronto soccorso a causa delle ondate di calore. In Sicilia migliaia di persone sono senza acqua ed elettricità.
A causa del caldo torrido che brucia la frutta e la verdura e delle violente grandinate, con 42 nubrifragi al giorni nel mese di luglio, si sono registrate ingenti perdite ai raccolti secondo la Coldiretti. A Olbia, a causa delle piste roventi, gli aerei non sono riusciti ad atterrare, con ripercussioni sul turismo. La Sicilia brucia e per l’allarme diossina il Comune di Palermo sconsiglia di mangiare verdure, carne e uova provenienti dall’area di Bellolampo, nonché mangimi prodotti nella zona.
Non possiamo restare davanti a uno schermo
Ultima Generazione sui social invita i cittadini a mobilitarsi per tutelare la propria vita: “Bisogna iniziare a sognare, a credere nel potere che ogni singolo cittadino possiede, nella forza democratica della protesta collettiva. NON PUOI RIMANERE DAVANTI A UNO SCHERMO, per la tua cura e per quella della tua comunità. Portati a spasso, guardati intorno, ama ciò che ti circonda e poi agisci per salvare il tuo mondo. Non c’è altra priorità in questo momento se non forzare il Governo a fare il bene dei suoi cittadini. A che punto vogliamo arrivare? A non poter uscire di casa ogni volta che c’è un temporale? Ad avere paura di perderla quella casa per una possibile alluvione o per un incendio? A morire di caldo in una casa senza acqua e senza energia elettrica come a Catania? O restare vivi ma diventando sempre più poveri?”, conclude il reel.
La richiesta della campagna è: Stop ai sussidi pubblici a tutti i combustibili fossili