“Tutto il mio folle amore” è un film italiano, dal genere drammatico, diretto da Gabriele Salvatores e uscito nel 2019. È basato sulla storia vera del profondo e sincero legame tra un padre ed un figlio, raccontata nel romanzo “Se ti abbraccio non aver paura”, di Fulvio Ervas.
La pellicola affronta un aspetto della vita delle persone con disabilità, quello della relazione con i propri genitori (così come avviene in altri film con al centro il tema della disabilità): in particolare, in questo caso il protagonista della storia è Vincent, un adolescente con autismo e disturbo della personalità, che dopo tanti anni conoscerà il suo padre biologico. Ad interpretarlo è Giulio Pranno affiancato da attori quali Diego Abatantuono, Valeria Golino e Claudio Santamaria.
Trama del film “Tutto il mio folle amore”
“Tutto il mio folle amore” è la storia di Vincent (Giulio Pranno), un sedicenne di Trieste con autismo e disturbo della personalità. Il ragazzo vive con la mamma Elena (Valeria Golino) ed il compagno Mario (Diego Abatantuono), senza aver mai conosciuto il padre naturale, che ha abbandonato la famiglia appena scoperta la gravidanza.
Vincent vive alienato dalla realtà circostante, lontano dagli occhi indiscreti e curiosi degli altri che cerca di schivare chiudendosi nel suo mondo. Nonostante le difficoltà che insieme al supporto della famiglia si trova a vivere, tutto sembra procedere per il meglio finché l’arrivo inaspettato di una persona romperà il suo equilibrio.
A mettere in crisi la stabilità della famiglia è l’improvvisa apparizione del padre biologico, Willy (Claudio Santamaria), un cantante che, prima di partire per un tour nei Balcani, si fionda nella quotidianità di Vincent perché deciso ad assumersi le proprie responsabilità e conoscere suo figlio. Per l’uomo, però, non sarà semplice relazionarsi con il ragazzo perché assente dalla sua vita da 16 lunghi anni e ignaro della quotidianità e delle difficoltà che suo figlio affronta ogni giorno.
Contrariamente a Elena e Mario, che non prendono bene l’improvviso ed irruento ritorno di Willy, il ragazzo vede un’occasione da non perdere: finalmente ha la possibilità di conoscere suo padre e recuperare tutti gli anni perduti, mettendosi in gioco e fuggendo da una vita fin troppo ordinaria. Quindi, all’insaputa di tutti, quando scopre che il padre sta per partire per un tour, decide di nascondersi nel furgone e seguirlo.
Ed è qui che inizia il loro viaggio, dal quale emergono il confronto, la dolcezza e l’amore tra un padre ed un figlio che si sono appena ritrovati. Nel frattempo, la madre di Vincent ed il compagno si imbattono anche loro in un viaggio alla ricerca del sedicenne scomparso.
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Come finisce il film “Tutto il mio folle amore”?
Nel finale del film “Tutto il mio folle amore”, ci si ritrova davanti ad una scena che fa stare col fiato sospeso e tiene lo spettatore incollato allo schermo: Vincent rischia di annegare a causa di un incidente, ma viene salvato dall’intervento immediato della madre che gli pratica la respirazione bocca a bocca. Un momento toccante ed intimo, che rafforza ulteriormente il rapporto tra i due.
Nell’ultima scena del film, invece, vediamo Vincent e suo padre Willy dirsi addio: l’uomo deve continuare a portare avanti il suo lavoro da cantante, che lo costringe a spostarsi costantemente a causa di lunghi tour in giro per il mondo.
Questo però non è l’unico addio al quale si assiste: spaventata dalla possibilità di perdere il figlio, Elena si convince a salire da sola con lui su una nave per partire alla volta di una nuova vita e ricominciare da zero, rinunciando così anche all’amore ed alla compagnia di Mario che li saluta con uno sguardo malinconico e comprensivo. L’improvvisa e drastica decisione di Elena lascia il film con un finale aperto, permettendo allo spettatore la libertà di immaginarne il seguito.
“Tutto il mio folle amore”: la storia vera su cui si basa il film
La storia dell’amore tra un padre ed un figlio con autismo, rappresentata da Willy e Vincent, si basa sulla storia vera di Franco e Andrea Antonello, raccontata da Fulvio Ervas nel suo romanzo “Se ti abbraccio non aver paura”.
Franco segue e supporta suo figlio Andrea, un diciottenne con autismo, e fa di tutto per garantirgli una vita stabile e tranquilla. Spinto dall’amore che prova per il figlio, decide di partire con lui in un lungo viaggio in moto alla scoperta dell’Europa arrivando fino al Sahara.
Così come Andrea, anche Vincent si affida alla saggezza e all’esperienza del padre, che lo aiuta a non aver paura e credere in se stesso. Willy e Franco sono due padri spaventati ma tanto innamorati e fieri dei loro figli, che grazie alla loro presenza ed ai loro insegnamenti diventano due uomini pronti a prendere a morsi la loro vita.
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Il cast del film “Tutto il mio folle amore”
Il cast del film è composto da:
- Giulio Pranno: Vincent
- Claudio Santamaria: Willy
- Valeria Golino: Elena
- Diego Abatantuono: Mario
- Daniel Vivian: Dragan
- Maruša Majer: Anja
- Tania Garribba: Lorena
“Tutto il mio folle amore”: la colonna sonora del film
Le musiche del film “Tutto il mio folle amore” sono state riadattate da Mauro Pagani e interpretate da Claudio Santamaria:
- Tu si’ ‘na cosa grande – Musica Domenico Modugno, testo Roberto Gigli
- Marinai, donne e guai – Domenico Modugno
- Vincent e Willy – Mauro Pagani
- Nel blu, dipinto di blu – Domenico Modugno/Franco Migliacci
- Vincent – Don Mclean
- Elena – Mauro Pagani
- Resta cu’ Mme – Domenico Modugno/Dino Verde
- Cosa sono le nuvole – Domenico Modugno
- L’equilibrista – Mauro Pagani
- Care For – Mauro Pagani
Frasi dal film “Tutto il mio folle amore”
Di seguito, alcune frasi tratte dal film “Tutto il mio folle amore”:
- “È mio figlio, non so nemmeno che faccia ha!” (Willy)
- “Una sera mi ha dedicato una canzone e io ho capito che lo amavo” (Elena)
- “Dopo una grande sfiga, arriva sempre una grande fortuna!” (Willy)
- “Non è la vita che mi ero immaginata!” (Elena)
Dove vedere in streaming “Tutto il mio folle amore”
Il film “Tutto il mio folle amore” è disponibile in streaming sulla piattaforma Netflix.