Giulia e Andrea sono una coppia, moglie e marito, amano viaggiare e sono travel blogger dediti al turismo accessibile, nonché esperti Heyoka. Insieme passeggiano in giro per il mondo, e lo raccontano attraverso il blog MyTravelsTheHardTruth.
La loro passione in ciò che fanno emerge notevolmente dagli scritti e dai post sui social (tutto a nome di Giulia), tra racconti di viaggio, foto mozzafiato e pensieri motivazionali degni di nota. La particolarità sta nel fatto che Giulia è una persona con disabilità, e questo apre uno scenario di forte impatto per tutte quelle persone in carrozzina che pensano di essere limitate negli spostamenti.
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Turismo accessibile: dove nasce la storia di Andrea e Giulia?
Giulia Lamarca e Andrea Decarlini sono diventati travel blogger per puro caso. Lei è psicologa e pasticcera al bisogno, lui fisioterapista. Si sono conosciuti a seguito di un incidente stradale di circa 7 anni fa che ha colpito proprio Giulia, episodio raccontato dalla stessa 27enne nel suo blog: “Ero in moto, trasportata dietro, la dinamica dell’incidente non la ricordo; so solo che ad un certo punto siamo scivolati da soli. Non ho mai perso coscienza durante l’incidente, ma ricordo bene poche cose”. Poi, il trasporto in ospedale e la diagnosi: paraplegia incompleta.
Da lì, l’incontro con Andrea. “Era uno studente al 2° anno di fisioterapia, stava facendo tirocinio dove ero ricoverata io. Ai tempi, il caso volle che fu affiancato a me! Insomma, lui narra che per lui fu un colpo di fulmine; per me non fu così”.
Un rapporto iniziato faticosamente, prima da amici, poi da amanti e, tutt’ora, da sposati, con una proposta di matrimonio particolare: “a Parigi, in un aeroporto, durante un viaggio, una proposta di matrimonio con un anello mozzafiato”.
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Una storia d’amore che si contraddistingue per i numerosi viaggi. “Quasi per scherzo abbiamo iniziato a viaggiare – ci scrivono – e non ci siamo più fermati; insieme abbiamo scoperto il mondo e riscoperto noi stessi”.
Il loro è un fulgido esempio di come sia possibile visitare varie parti del mondo anche con una carrozzina in più: “Il nostro obiettivo è quello di portare un cambiamento nel mondo, nelle persone e nel modo di vedere i viaggi, le coppie e la quotidianità di persone con disabilità. Vogliamo mostrare la normalità che si cela dietro moltissimi aspetti che spesso vengono ignorati”.
Ovviamente, non tutto è rose e fiori, ma vi sono delle accortezze particolari da tenere in considerazione: “Vogliamo mostrare le difficoltà che si possono incontrare per via di barriere fisiche e mentali che ancora ad oggi sono presenti nel mondo”. Un’esperienza di vita caratterizzata da oltre 22 Paesi e 70 città visitate: “Questo ci ha donato una prospettiva in più dalla quale guardare la vita e comprendere meglio le necessità e i bisogni delle persone”.
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