Nuovo progetto dedicato al turismo accessibile di Valentina Tomirotti. Stavolta, l'iniziativa riguarda una guida per viaggi accessibili
Una guida per disabili realizzata da una blogger con disabilità per mappare viaggi senza barriere, contro le barriere architettoniche in Italia e promuovere il turismo accessibile. Questo è il nuovo progetto di Valentina Tomirotti, conosciuta come ‘Pepitosa’, scrittrice con displasia diastrofica, condizione che riduce sensibilmente lo sviluppo dell’apparato scheletrico.
Attualmente, la guida per turismo accessibile è in lavorazione, dopo aver usufruito a fine 2019 anche del servizio di crowdfunding di Eppela.
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Sarà la stessa Valentina ‘Pepitosa’ Tomirotti a mappare la guida dedicata al turismo accessibile. Ma, esattamente, a che punto è il progetto? Abbiamo chiamato Valentina Tomirotti per saperne di più.
“Non è andato molto bene, non abbiamo raggiunto l’obiettivo. Mi dispiace, questa volta Eppela aveva dato la possibilità di anticipare anche il partner commerciale, MSD CrowdCaring, azienda che al raggiungimento dei 5 mila euro, con il loro supporto, avremmo raddoppiato.”
“Il progetto si chiama ‘Pepitosa in carrozza‘. Il nostro obiettivo è creare una guida disabili per turisti non convenzionali accessibili. Cioè, che parlino puramente dell’accessibilità di una città. A livello geografico abbiamo deciso di non sparare nel mucchio, ma di scegliere le capitali della cultura. Perché, alla fine, cultura è anche questa.”
“Mantova, Parma, Palermo e Pistoia.”
“Ovviamente. Essendo un progetto molto pubblico e rivolto a un parterre così allargato, abbiamo deciso di chiedere aiuto a tutti. Non esistiamo in funzione di questa raccolta fondi. Ci avrebbe semplicemente dato una mano ad andare maggiormente spediti. Noi attualmente stiamo scrivendo Mantova, e sarà pronta per fine aprile inizio maggio.”
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“La guida disabili sarà cartacea e tascabile. Più che all’aspetto storico di una città, daremo risalto a raccontare le barriere architettoniche e ai passaggi per viverla al meglio. Ad esempio, parleremo del museo accessibile, e racconteremo se per esempio all’entrata ci sia uno scalino, se c’è una rampa e così via. Daremo maggiori informazioni al turista se vuole viaggiare con la carrozzina manuale o elettrica.”
“Inizialmente sì. Ma vogliamo creare una community che possa seguirci.”
“Perché manca la cultura del diverso. Il diverso non è concepito come essere in grado di produrre reddito, pensiero e contenuti di livello. Bisogna far leva, purtroppo, sull’aspetto emozionale. Che non vuol dire fare pena. Però devi far capire comunque il tuo stile di vita, che non è peggiore o migliore, ma è il tuo.
Il crowdfunding aiuta in questo, a raccontare il rovescio di una medaglia. Prendere una patente B speciale non è una cosa da tutti i giorni, a livello burocratico, in Italia. Ma alla fine, ce l’ho fatta. Ho pensato che, come me, ci sono altre persone nella stessa situazione. E volevo fare qualcosa per loro: attraverso l’utilizzo della macchina, io racconto l’Italia.”
“Non fare pena per arrivare da qualche parte. Raccontare la vita va bene, ed è fondamentale, e i media ci vengono incontro. Ma bisogna fare un gran lavoro su se stessi. Disabilità positiva è credere prima in sé per poi essere grandi traduttori con il resto del mondo.”
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Anche l’anno scorso la redazione di Heyoka ha realizzato una guida turistica, però dedicata alle spiagge accessibili. Proprio per migliorare i viaggi per persone con difficoltà motorie (e non solo). Scopri di più nella sezione apposita.
Ultima modifica: 26/10/2020