Il tumore al rene è una neoplasia molto comune. In base ai dati Humanitas, rappresenta circa il 3% di tutti i tumori. AIRC invece ricorda che i tumori ai reni rappresentano, insieme a quelli delle vie urinarie, una proporzione variabile tra il 2 e il 5%.
Nello specifico, parliamo di una proliferazione incontrollata di cellule che rivestono l’interno delle formazioni tubulari, i tubuli renali. Gli uomini hanno una maggiore probabilità di contrarlo, soprattutto in età avanzata, intorno ai 70 anni.
Ha sia forme maligne che benigne, in quanto esisterebbero più di 200 tipologie di tumore al rene. Ciò conferma che ogni storia è a sé, e lo specialista dovrà analizzare il paziente nella sua singolarità per definire un percorso di cura. Alcuni tumori al rene maligni che possiamo incontrare sono: il carcinoma renale (il più diffuso, quello che ha colpito Michela Murgia); carcinoma a cellule transizionali; tumore di Wilms. Solitamente i tumori renali vengono individuati attraverso 4 stadi neoplastici:
- stadio 1: il meno grave, il tumore è localizzato all’interno del rene;
- stadio 2: il tumore è un po’ più grande, ma resta dentro al rene;
- stadio 3: la massa tumorale si allarga e colpisce anche i tessuti circostanti;
- stadio 4: è la forma più grave in quanto possono essere diffusi nei tessuti circostanti oppure disseminati in altri organi (è lo stadio diagnosticato a Michela Murgia).
Quali sono le cause e i fattori di rischio del tumore al rene?
Generalmente i tumori sono dovuto a più mutazioni del DNA che colpiscono i responsabili della crescita e diffusione delle cellule, e anche il tumore al rene non fa eccezione. Sono stati individuati anche dei fattori di rischio che potrebbero portare un tumore al rene:
- obesità;
- fumo di sigaretta;
- ipertensione arteriosa;
- uso prolungato di determinati farmaci;
- presenza di un linfoma;
- condizioni genetiche ereditarie;
- esposizione prolungata a inquinanti chimici;
- grave malattia renale.
Come si diagnostica il tumore al rene?
Diagnosticare i tumori ai reni è veramente difficoltoso, in quanto agli esordi la patologia è asintomatica. Ciò rende tardiva la scoperta della patologia. Sono diversi gli strumenti che vengono utilizzati per confermare sospetti circa la presenza della malattia, in primis la diagnostica per immagini. A oggi però non esistono strumenti capaci di evidenziare fin da subito la presenza del cancro.
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Quali sono i sintomi del tumore al rene?
Come detto precedentemente, i tumori ai reni sono asintomatici, per cui è molto difficile riscontrare segni ai primi stadi della malattia, e questo rende molto complicata la diagnosi, se non accidentale, poiché emergere durante controlli di altro tipo.
Ci sono comunque sintomi evidenti che possono confermare la presenza di questa patologia, ma parliamo di segni che sono riscontrabili solamente nella fase avanzata della malattia:
- una massa palpabile nell’addome;
- sangue nelle urine (ematuria);
- malessere generale;
- rigonfiamento delle vene dei testicoli;
- perdita di appetito;
- sudorazioni notturne;
- pressione alta;
- dolore localizzato a livello lombare;
- dolore alla schiena o al fianco;
- perdita di peso;
- malessere generale, stanchezza e febbre prolungata;
- dolori ossei.
Come si previene e si cura il tumore al rene?
Ricordiamo che questo è un articolo a scopo informativo, e non sostituisce in alcun modo il parere di un medico. Per avere maggiori informazioni, bisogna sempre rivolgersi a uno specialista, anche per decidere la strada terapeutica da percorrere.
Ovviamente la terapia varia a seconda del paziente e da altri fattori, come la dimensione della massa tumorale, la sua localizzazione, il grado di neoplasia e via discorrendo. Al momento le cure variano tra le seguenti opzioni:
- chirurgia (punta a rimuovere tutto il rene o solo le parti colpite dal tumore);
- radioterapia;
- terapia focale;
- chemioterapia;
- crioterapia;
- terapie a bersaglio molecolare o immunoterapia.
La chirurgia risulta essere il trattamento base per contrastare il tumore al rene, sebbene possa essere anche scelta la chirurgia conservativa, che mira a rimuovere solo il tumore (ovviamente, questa scelta dipende da tanti fattori). A oggi una prevenzione contro il tumore renale è pressocché complessa, se non limitando i fattori di rischio.
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