All'ospedale San Salvatore del L'Aquila un intervento di Deep Brain Stimulation ha eliminato il tremolio del Parkinson. Ecco come.
Il tremolio del morbo di Parkinson eliminato all’istante, a paziente completamente sveglio. È quanto ci conferma l’ufficio stampa dell’ospedale San Salvatore del L’Aquila, dov’è stato realizzato un intervento all’avanguardia su un paziente affetto da questa malattia neurodegenerativa.
È accaduto nel reparto di Neurochirurgia. Il paziente che si è sottoposto da sveglio alla Deep Brain Stimolation è Erminio, milanese di 66 anni, che da 16 convive con il morbo di Parkinson.
“All’inizio era il dito indice della mano destra che rimaneva dritto a mano rilassata – racconta l’uomo in un video diffuso da Fanpage -. Poi cominciarono dei tremori alle gambe, cominciai a cadere soprattutto all’indietro”. Ora, grazie a questo delicato intervento, il tremore è svanito. Erminio si dice pronto “non solo a far di più, ma un giorno di guarire. Il Parkinson se ne deve andare”. Per ora, Erminio è tornato a suonare il suo ukulele.
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La Deep Brain Stimolation (o DBS) è una “nuova metodica messa a punto per tutti quei pazienti che le cui classiche terapie farmacologiche non fanno ormai più alcun effetto”, spiega il neurochirurgo Francesco Abbate, sempre nel filmato di Fanpage. Tuttavia non è semplice accedere a questo trattamento, in quanto i parametri dei candidati sono il decorso della malattia, il quadro sintomatico, l’età e la situazione di vita del paziente.
Una volta scelti “da un equipe multidisciplinare”, i pazienti “sono avviati a una serie di protocolli radiologici, risonanze con particolari frequenze e TAC”. Dalla loro fusione, si riesce a ottenere “un’immagine e un’idea preoperatoria di quello che sarà poi l’intervento da dover effettuare”.
Parkinson Italia spiega che questo metodo “prevede l’inserimento di un elettrodo in un punto definito del cervello”. L’elettrodo è poi collegato a un pacemaker “collocato sottocute nella regione anteriore e superiore del torace”.
Dopo diversi giorni dall’intervento chirurgico, “il neurostimolatore viene attivato – racconta Abbate – affinché il paziente abbia un completo annullamento o una riduzione” del tremolio del Parkinson. “Successivamente, il paziente sarà seguito da un team di neurologici” che gestirà impianto ed evoluzione della terapia.
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Ultima modifica: 26/10/2020