Le transaminasi alte (o gpt alte) configurano in genere la presenza di una sofferenza di tipo epatico o la presenza di una intossicazione alimentare. Le transaminasi sono enzimi che incidono sul funzionamento del fegato, averle alte nei nostri valori può crearci dei problemi se non adottiamo una dieta corretta.
La loro alterazione può dipendere da diversi fattori e può variare da persona a persona. Tutte situazioni che vanno valutate con attenzione da un medico di base o da uno specialista con esami specifici del sangue.
Le transaminasi possono anche aumentare in presenza di malattie infettive o nell’assunzione di farmaci che possono incidere nella funzione epatica, alterandone i valori oppure nell’abuso di bevande alcooliche o superalcoliche. Ovviamente le transaminasi alte possono segnalare anche la presenza di patologie più gravi inerenti la funzione del fegato, come la cirrosi epatica o la steatosi.
Quale dieta per le transaminasi alte
Per riportare le transaminasi alte a valori normali, una volta accertata la assenza di qualche grave patologia, sarà necessaria una cura basata su una alimentazione corretta, seguendo una dieta che in genere esclude tassativamente alcuni alimenti, e prevede invece l’assunzione di altri.
Dieta transaminasi alte: cosa mangiare
- acqua, bibite e spremute non gasate;
- carni magre e ogni tipo di pesce;
- pasta, riso, pane e patate lessate;
- formaggi magri e prosciutto magro;
- latte scremato e yoghurt magro;
- verdura fresca e frutta fresca;
- semplice dolci come crostate al miele o con marmellata.
Dieta transaminasi alte: cibi da evitare
- tutti i tipi di fritture;
- burro, panna, salse, maionese;
- carni grasse od insaccati come salsicce o salami;
- peperoni, funghi, melanzane, cavolfiori, fave e piselli;
- frutta secca ed alcoolici.
Se possibile, sono da evitare carne di maiale, prosciutto cotto, formaggi stagionati, uova e brodo di carne. Comunque sarà sempre il vostro medico a consigliarvi la dieta più adatta al vostro caso.
Transaminasi alte in gravidanza
Durante la gravidanza, il fegato, che è il principale organo di trasformazione delle sostanze nutritive sia della partoriente che per il nascituro, lavora a pieno ritmo. Capita spesso che in gravidanza i risultati delle analisi sulle transaminasi risultino alte, e questo può succedere a causa di squilibri ormonali oppure come conseguenza di diete eccessive o particolari che possono influire sul funzionamento del fegato.
In gravidanza una partoriente deve facilitare il compito del fegato evitando l’assunzione di cibi con eccessivo contenuto di grassi e in modo particolare di alcolici che affaticano il funzionamento epatico. Dopo il parto, in assenza di fatti particolari, in genere tutti i valori, compreso quello delle transaminasi, tendono a tornare normali.
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