Il Times dice che Tokyo 2021 non si farà, il CIO ribatte che è falso, però i dubbi restano: ecco le criticità di Olimpiadi e Paralimpiadi
Nei giorni scorsi una querelle mediatica tra il Times e il Comitato Internazionale Olimpico ha riacceso i dubbi e le perplessità sullo svolgimento delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Tokyo 2021 per la prossima estate. A preoccupare è, come sempre, la situazione pandemica da Covid che molto probabilmente ci accompagnerà anche per tutto quest’anno.
Qualche giorno fa l’autorevole testata giornalistica inglese Times ha rivelato che, citando una fonte interna anonima al governo giapponese, Tokyo 2021 va verso la cancellazione definitiva – di cui già avevamo parlato ampiamente nel 2020.
Secondo uno dei membri anziani della coalizione di governo, esisterebbe già un accordo che confermerebbe il rinvio dei Giochi, così da permettere a Tokyo di ospitarli in un secondo momento: “Nessuno vuole essere il primo a dirlo, ma l’opinione diffusa è che sia troppo complicato. Personalmente non credo si faranno”, avrebbe dichiarato la fonte. Sempre secondo il Times, gli sforzi si starebbero concentrando sulla candidatura dei Giochi del 2032, in quanto le altre date sono già state assegnate (Parigi 2024 e Los Angeles 2028).
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Prontamente è arrivata la risposta del Comitato Olimpico Internazionale che, in un comunicato stampa diffuso sui social, ha sottolineato che Tokyo 2021 si farà, definendo le notizie della cancellazione dei Giochi “assolutamente false”.
“Implementeremo tutte le misure contro il Covid per lo svolgimento di Olimpiadi sicure la prossima estate – recita la nota -. In una riunione del Comitato esecutivo del CIO nel luglio dello scorso anno, è stato concordato che la cerimonia di apertura dei Giochi di Tokyo 2020 si sarebbe tenuta il 23 luglio di quest’anno, e il programma e le sedi dei Giochi sono stati riprogrammati di conseguenza. Insieme ai suoi partner e agli amici giapponesi, il CIO è totalmente concentrato e impegnato a realizzare un’edizione di successo dei Giochi olimpici e paralimpici quest’anno”.
Comunque il rischio di un annullamento di Tokyo 2021 resta concreto poiché, rispetto allo scorso anno, non sono molti i progressi fatti per contrastare definitivamente la pandemia. Certo, sono arrivati i primi vaccini contro il Coronavirus, ma il Giappone è in ritardo con la diffusione delle dosi, oltre al fatto che sono sopraggiunte le varianti inglese, sudafricana e giapponese/brasiliana. Sostanzialmente, dunque, è abbastanza difficile ipotizzare ad esempio che le Olimpiadi e Paralimpiadi avranno gli stadi pieni di spettatori.
A tal riguardo lo stesso numero uno del CIO, Thomas Bach, è intervenuto all’agenzia giapponese Kyodo News, ribadendo che non esiste un piano B e che si sta puntando molto sulle vaccinazioni: “Stiamo incoraggiando tutti ad accettare la vaccinazione, non solo per i propri interessi, ma anche in solidarietà con il popolo giapponese e in solidarietà con i loro compagni dell’Olimpo”.
Tuttavia qualche giorno prima la stessa agenzia ha realizzato un sondaggio secondo cui l’80% dei giapponesi preferirebbe rinviare o cancellare i Giochi. “Di sondaggi c’è n’è uno ogni giorno” ha commentato Bach, che poi ha aggiunto: “Abbiamo molte buone ragioni per dire che non si tratta di ‘Se i giochi avranno luogo’ ma di ‘Come'”.
Le paure attorno allo svolgimento delle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo 2021 si concentrano su diversi aspetti. In primis, come sempre, il Covid. Al momento il Giappone sta vivendo la terza ondata di Coronavirus, e la stessa capitale è in stato di massima allerta. È molto difficile pensare che da qui a 6 mesi la situazione potrà radicalmente cambiare, e l’arrivo di atleti da ogni parte del mondo (previsti 11mila atleti per le Olimpiadi e 4.400 per le Paralimpiadi) non aiuta a mitigare la preoccupazione.
Poi c’è la questione puramente economica, che invece protende per uno svolgimento regolare dei Giochi estivi seppur con qualche modifica. Secondo i dati riportati dall’Associated Press, al momento il Giappone ha speso 25 miliardi di dollari per organizzare Tokyo 2021, e gran parte della somma proviene da soldi pubblici. Cancellare la manifestazione sportiva potrebbe causare dunque un danno abbastanza ingente per la città di Tokyo, che non riceverebbe alcuna entrata da un definitivo annullamento.
Ecco perché la soluzione di Olimpiadi e Paralimpiadi a porte chiuse prende sempre più piede, in quanto il 73 per cento dei ricavi del CIO deriva dalla vendita dei diritti di trasmissione degli eventi: sarebbero quindi entrate garantite e certe. Tutto ciò fa anche supporre che l’eventuale decisione di prorogare la candidatura di Tokyo al 2032 sia decisamente traballante, proprio per un fattore di costi ed entrate.
Parlando per ufficialità, le date di Tokyo 2021 sono confermate. In che modo si svolgeranno è ancora tutto da scoprire. Secondo le ultime dichiarazioni del presidente del comitato organizzatore, Yoshiro Mori, si stanno valutando tutte le possibili opzioni, dai vaccini alla quarantena. Insomma, la partita è ancora tutta da giocare.
Ultima modifica: 07/04/2021