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Tokyo 2020: circa il 60% delle persone in Giappone non vuole i Giochi

In base a un nuovo sondaggio della testata giornalistica Kyodo News, sono in molti a non volere i Giochi di Tokyo 2020: ecco i dati

Le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Tokyo 2020 dovrebbero essere cancellate: è il giudizio largo – ma non unanime – emerso da un sondaggio telefonico nazionale della testata giornalistica Kyodo News. In base a quanto elaborato, il 59,7% delle persone che vivono in Giappone non vorrebbe che i Giochi si svolgessero.

Tokyo 2020: nuova ondata di contagi, cresce scetticismo

A spiegare i dettagli della ricerca è la stessa Kyodo News: i risultati ottenuti sono da legare alla situazione attuale della pandemia da Covid nel Sol Levante, dove i contagi crescono e, secondo l’85% degli intervistati, la campagna di immunizzazione locale andrebbe a rilento. Oltretutto, il 71,5% non giudica positivamente la gestione dell’emergenza.

L’annuncio di vietare l’evento a spettatori stranieri, poi, non ha risollevato l’umore: secondo il 25,2%, le gare dovrebbero svolgersi in stadi completamente vuoti; per il 12,6%, invece, c’è la possibilità di avere un numero limitato di spettatori. In generale, l’87,7% si dice preoccupato che l’afflusso di atleti e compagini sportive straniere possa determinare un incremento dei contagi.

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Ultima modifica: 17/05/2021

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.