La notizia del rinvio di Tokyo 2020 ha ovviamente fatto il giro del mondo in poco tempo. In particolare, le Olimpiadi inizieranno il 23 luglio 2021, invece le Paralimpiadi partiranno il 24 agosto 2021. Nel mentre, stiamo raccogliendo le testimonianze degli atleti paralimpici che, in un modo o nell’altro, sarebbero stati coinvolti nei Giochi.
E quindi, dopo aver letto le parole di Angela Procida, torniamo nel mondo dell’atletica paralimpica. Qui troviamo Francesca Cipelli, giovane atleta che ci ha consegnato il suo punto di vista sulla vicenda.
“Giusto, ma doloroso. Ma soprattutto inevitabile, data la complessa situazione globale attuale. Nonostante alla prima lettura della notizia mi si sia aperta una voragine in cui c’era dentro tutto il quadriennio di lavoro e sacrificio, ho cercato di vedere il lato positivo, come sono solita fare. E devo dire che, malgrado lo sconforto iniziale, ho visto fin da subito uno sprazzo di luce.
C’è un anno in più per prepararsi al meglio, migliorare le prestazioni, riuscire a centrare la slot e la speranza sempre più concreta della creazione di categorie apposite per cerebrolesioni acquisite. E questo tempo in più deve servire primariamente per debellare definitivamente questo virus e garantire la sicurezza di una manifestazione di tale portata e spettacolarità”.
“Significa che ho un’enorme chance per migliorarmi sempre più, e di certo non la sprecherò. Poi l’anno scorso è stato molto travagliato, una stagione lunghissima in cui ho dimostrato da febbraio a novembre di avere una forma ottimale.
Avendo ripreso gli allenamenti a metà dicembre, non ho affrontato una vera e propria preparazione invernale e, anche se ai Campionati Italiani di fine gennaio mi sono migliorata, c’era davvero molto da lavorare per centrare il sogno, forse troppo per il poco tempo a disposizione.
Essendosi questo ora dilatato, si può impostare una preparazione più graduale ed orientata davvero esclusivamente a questo mio ambizioso obiettivo”.
“Deve essere stata sicuramente una decisione difficile e molto ponderata, ma alla fine necessaria per garantire l’incolumità e la sicurezza di tutti i partecipanti.
La salute deve stare sempre al primo posto e credo che un giorno sarò fiera di raccontare che i Giochi Olimpici e Paralimpici sono stati posticipati perchè è stata messa la salute prima dello sport, come è giusto che sia. Credo poi che questo tempo in più permetterà a Tokyo 2021 di essere un palcoscenico ancor più spettacolare, alla quale io non mi farò trovare impreparata”.
“Ho continuato ad allenarmi normalmente fino al 21 marzo, sotto stretto controllo dal Dpcm 11 marzo. Da lunedì scorso (23 marzo, ndr) sto facendo un mantenimento da casa sotto programma del mio allenatore, variando ogni allenamento il gruppo muscolare coinvolto e facendo più di una sessione giornaliera, cercando di stimolare più distretti in poco tempo.
Capisco non sia semplice trovare la motivazione in questo periodo di blocco totale, ma la passione non si spegne mai, riesce a trovare la luce anche nelle tenebre. Ed ecco, la mia è sempre molto forte perché voglio che tutto il lavoro fatto non sia invano e fine a se stesso, ma contribuisca a rendere dignitosa anche questa stagione, soprattutto in vista di Tokyo”.
“Sicuramente no. Ma credo sia fondamentale, ora più che mai, che tutti rimangano a casa per sconfiggere questo virus e tornare gradualmente alla quotidianità il prima possibile, senza recidive”.
Foto di Marco Mantovani
Ultima modifica: 07/04/2021