Saranno 6 donne e 4 uomini a comporre la squadra italiana di atletica paralimpica che volerà alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 (qui il programma completo). La notizia è arrivata qualche minuto fa dalla Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (FISPEP), che ha condiviso i nomi degli atleti azzurri che saranno guidati dal Direttore Tecnico Vincenzo Duminuco.
Tokyo 2020, la squadra di atletica paralimpica italiana: ecco i nomi
Tra alcune riconferme e qualche novità, la squadra di atletica paralimpica italiana è pronta a giocarsi le proprie carte in Giappone per le Paralimpiadi di Tokyo 2020. Di seguito, l’elenco completo dei convocati:
- Martina Caironi (Fiamme Gialle): 100, salto in lungo T63;
- Monica Contrafatto (Studentesca Rieti Milardi): 100 T63;
- Oxana Corso (Fiamme Gialle): 100, 200 T35;
- Arjola Dedaj (Non Vedenti Milano): 100, salto in lungo T11. Guida: Andrea Rigobello;
- Assunta Legnante (Anthropos Civitanova): getto del peso, lancio del disco F11;
- Ambra Sabatini (Fiamme Gialle): 100 T63;
- Ndiaga Dieng (Anthropos Civitanova): 400, 1500 T20;
- Alessandro Ossola (Fiamme Azzurre): 100 T63;
- Oney Tapia (Fiamme Azzurre): getto del peso, lancio del disco F11.
Finora la FISPES ha reso noti solo 9 dei 10 partecipanti ai prossimi Giochi. Come si legge nella nota, infatti, “lo staff tecnico nazionale si riserva l’assegnazione dell’ultimo posto disponibile per completare la squadra a livello maschile dopo un ulteriore monitoraggio che verrà effettuato entro la fine di luglio”, precisamente il 22 luglio prossimo.
Comporre questa squadra di atletica paralimpica è stata “un’operazione non semplice”, ha dichiarato il DT Duminuco, poiché “è sempre complesso operare delle scelte a questo livello“. Il coach comunque ha le idee chiare: “Si tratta di atleti di altissimo profilo in grado di competere per una medaglia o, quantomeno, per l’ingresso in finale e che sicuramente sapranno difendere i nostri colori regalandoci belle soddisfazioni”.
Soddisfatto anche il Presidente FISPES Sandrino Porru: “Le convocazioni per le Paralimpiadi hanno sempre un gusto agrodolce: è una gioia e una soddisfazione dover comunicare ad un atleta la sua convocazione all’evento sportivo più importante al quale si possa aspirare. Nel contempo però si viene travolti dal sentimento di amarezza per dover escludere dalla rappresentativa tanti atleti che avrebbero ampiamente meritato di vestire la maglia azzurra ai Giochi. […] Quando si vivono questi due sentimenti contrastanti si ha però la certezza che è stato fatto un buon lavoro, perché avere l’imbarazzo della scelta è sintomo di un movimento che è vivo e che fa registrare un innalzamento del livello tecnico tale da lasciare spazio alle valutazioni dell’ultimo momento, necessarie per completare la rosa”.
La Nazionale di atletica paralimpica riparte dall’ottima prestazione di Rio 2016, quando conquistò 6 medaglie: 2 ori, 2 argenti e 2 bronzi.
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