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TIROCINIO PER DISABILI – PROBLEMI CON LE AZIENDE

Il tirocinio formativo per le persone disabili in questo ultimo periodo in molte aziende sono stati bloccati. Con Augusto Battaglia, ex onorevole del PD, esperto di affari e politiche sociali, cerchiamo di capire meglio che cosa sta succedendo.

COSA E’ IL TIROCINIO PER DISABILI

“Il tirocinio per una persona disabile – spiega Augusto Battaglia – è un momento molto importante perchè la formazione professionale nel settore della disabilità da diversi anni si è mossa in una direzione innovativa, cioè fare formazione direttamente nelle aziende per dare la possibilità al giovane con disabilità non solo di imparare un mestiere ma di impararlo in un ambiente socializzante, in rapporto con altri lavoratori, vivendo una condizione di normalità”.

“Negli ultimi tempi – afferma Augusto Battaglia”sono sorte delle difficoltà in relazione ad alcuni commi della cosiddetta Legge Fornero, la Legge 92, che prevede genericamente per i tirocini in azienda un’equa remunerazione con sanzioni pesanti per quelle aziende che non diano questa remunerazione… In quella norma si fa una confusione tra il tirocinio che può fare un laureato o un diplomato, che fa la sua prima esperienza di lavoro in una azienda, e invece quelle attività di formazione, socializzazione e mantenimento che sono collegate alla formazione professionale”.

LE AZIENDE BLOCCANO IL TIROCINIO PER DISABILI

“Cosa sta determinando questo? Molte aziende pubbliche e private hanno chiesto chiarimenti al Ministero del Lavoro – continua Augusto Battaglia – e nel frattempo hanno bloccato i tirocini del nuovo anno formativo; ne cito una per tutte, l’INPS, che organizzava i tirocini formativi con i centri di formazione professionale in tutta Italia. Cosa chiedono queste aziende? E che si distinguano queste due categorie di tirocinio. Da questo punto di vista c’è una disponibilità da parte del Ministero del Lavoro che ha perfettamente compreso le sollecitazioni che sono venute dagli operatori e dalle associazioni ma c’è qualche ritardo nel rispondere all’INPS e alle altre aziende che hanno espresso queste preoccupazioni e quindi in questo momento molte aziende hanno bloccato queste attività e questo è un grave danno per molti giovani con disabilità”.

DISTINGUERE LA TIPOLOGIA DEL TIROCINIO

“Ci auguriamo che nei prossimi giorni ci sia un chiarimento – prosegue Augusto Battaglia – Ma a che cosa deve mirare? Le attività di tirocinio delle persone con disabilità se rientrano in un percorso di formazione professionale non vengono retribuite perchè prevale l’aspetto di socializzazione e di formazione; se invece queste attività di tirocinio sono inserite in una convenzione ai sensi della Legge 68 per il collocamento obbligatorio delle persone con disabilità allora quel tirocinante occupa un posto che garantisce l’azienda sulla copertura dell’aliquota obbligatoria e allora è giusto che venga retribuito”.

IL MINISTERO DEVE FARE CHIAREZZA

“Noi stiamo lavorando con le associazioni. C’è stata una dichiarazione molto ferma della FISH nei giorni scorsi, c’è stata un’interrogazione parlamentare dell’On. Schirro, ci sono state molte prese di posizione e speriamo che in chiusura di legislatura, nei prossimi giorni, da una parte il Ministero chiarisca all’INPS e alle altre aziende che finbo all’emanazione delle linee guida che dovranno essere emanate entro 180 giorni dall’approvazione della Legge si possano continuare le attività di tirocinio come si è sempre fatto negli anni scorsi. Poi le linee guida per le quali l’ufficio legislativo e gli altri uffici ministeriali stanno lavorando di concerto con le regioni, chiariranno le diverse tipologie di tirocini e come le diverse tipologie devono essere retribuite…però dobbiamo evitare che ci sia una vacatio legis che blocca queste attività. Naturalmente speriamo che lo faccia questo governo altrimenti – conclude Augusto Battaglia – sono sicuro che lo farà il prossimo…”

 

Ultima modifica: 11/02/2020

Redazione - Ability Channel

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