Il Test di Amsler (o griglia di Amsler) è uno strumento diagnostico in uso dal 1945 che permette di riconoscere precocemente la degenerazione maculare (maculopatia) correlata all’età, i difetti visivi legati al nervo ottico e le imperfezioni della retina. Si tratta di un vero e proprio reticolo composto da righe verticali e orizzontali che permettono di controllare il proprio campo visivo centrale. Non sostituisce in alcun modo il parere di un medico specializzato.
Da chi prende il nome il test di Amsler?
La griglia prende il nome da Marc Amsler, un oculista svizzero nato a Vevey il 5 febbraio 1891 e scomparso a Sierre il 3 maggio 1968. È noto principalmente per i suoi studi sul distacco della retina e sulle malattie che riguardano la macula. Inoltre è stato professore di oculistica a Zurigo e Losanna. Fu Amsler a ideare il test, prendendo l’idea della griglia dall’oftalmologo svizzero Edmond Landolt.
Come eseguire il test di Amsler
Prima di spiegare il suo funzionamento, vale la pena sottolineare che tale test non sostituisce in alcun modo il parere di un oculista, ed è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista per una diagnosi effettiva e certa. Per fare il test di Amsler bisogna:
- coprire un occhio, tenere la griglia a una distanza di 30/40 cm in un ambiente illuminato e indossare occhiali o lenti nel caso in cui li utilizziamo. Ripetere questo procedimento anche per l’altro occhio;
- Osservare il centro della griglia con l’occhio scoperto per circa 10 secondi e notare se le linee appaiono rette o sfuocate;
- Nel caso in cui alcune zone della griglia appaiano ondulate o sfuocate, bisogna contattare un oculista.
Chi può fare il test di Amsler?
L’uso della griglia è rivolto a persone che hanno più rischi di sviluppare malattie retiniche, agli over 50, ai soggetti con miopia elevata e a chi presenta i drusen, cioè piccole formazioni ialine di colore bianco-giallastro.
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