L’allenatore Luigi Scianameo spiega le regole del tennis tavolo in carrozzina.
IL TAVOLO – Si usano tavoli normali, quelli abitualmente utilizzati dai normodotati con l´unica differenza di avere la sbarra laterale più rientrata per consentire alle carrozzine di poter andare sotto il tavolo.
CHI LO PUO´ PRATICARE – Non ci sono limitazioni, è uno sport che tutti possono praticare, a qualsiasi livello di disabilità motoria. Scianameo racconta come addirittura durante un campionato del mondo ha visto giocare un atleta senza braccia che teneva la racchetta con la bocca.
LE CLASSI – La disabilità nel tennis tavolo paralimpico è divisa in dieci classi: dalla uno alla cinque in carrozzina e dalla sei alla dieci in piedi. Sono in ordine crescente di abilità, la disabilità più grave quindi, è in classe uno, quella meno grave, ovviamente in classe dieci.
IL TORNEO A SQUADRE – Una squadra è composta da due a quattro giocatori, per poter disputare gli incontri di singolare e l´incontro di doppio, come la Coppa Davis nel tennis.
IL PUNTEGGIO – Si adotta lo stesso punteggio del regolamento internazionale, quindi al meglio dei tre set a undici punti ciascuno.
L´INTEGRAZIONE – Il tennis tavolo paralimpico è lo sport che si presta meglio per l´integrazione tra atleti disabili e normodotati. L´unica vera differenza è che nel singolare non si può battere lateralmente, mentre nel doppio in carrozzina non c´è l´alternanza come in quello in piedi.
LA TECNICA – Per i ragazzi in carrozzina la tecnica è diversa: la visuale di gioco è diversa, la velocità è diversa, le racchette si usano in un modo diverso perché i colpi vanno adattati in considerazione dell´altezza dell´atleta rispetto al tavolo.