Tampone Covid obbligatorio nel 2024: dove e per chi

Redazione:

Nel 2024 sono state confermate le regole dello scorso anno per quanto riguarda l’obbligatorietà del tampone per il Covid, ma solo in alcuni luoghi e per determinate circostanze. In questa guida scopriamo quali sono le disposizioni in vigore.

Tampone Covid 2024: dov’è obbligatorio?

In parte lo sapevamo già: secondo uno studio dei primi mesi della pandemia, al fine di convivere con il Covid sarebbe stato necessario utilizzare strumenti come mascherine e tamponi almeno fino al 2025.

Insomma, è giusto mantenere la guardia di fronte all’evoluzione del virus Sars-CoV-2, ma non dobbiamo farne un dramma: adesso conosciamo meglio il nemico, e abbiamo le strategie adeguate per contrastarlo. Una di queste, appunto, è il tampone che aiuta a rintracciare la presenza o meno del Covid.

La circolare n. 27648 dell’8 settembre 2023 del Ministero della Salute elenca nuove raccomandazioni per una diagnosi efficace di Sars-CoV-2, ma solamente per le strutture ospedaliere, visto che si potrebbe incorrere nel rischio di intasare reparti e terapie intensive, come accaduto nella fase più acuta della pandemia. Oltre al luogo in sé, ci sono alcune casistiche specifiche in cui il tampone è obbligatorio:

  • per i pazienti con sintomi compatibili al Covid;
  • per i pazienti che hanno avuto contatti stretti con un caso confermato di Covid negli ultimi 5 giorni;
  • per i pazienti, anche asintomatici, che devono effettuare un ricovero o un trasferimento in setting assistenziale ad alto rischio;
  • per accedere alle strutture RSA, sia per nuovi ingressi sia per trasferimenti.

Resta concessa comunque la libertà ai direttori sanitari se introdurre altri sistemi di protezione, come l’obbligo della mascherina o effettuare entrate contingentate nella struttura.

Leggi anche: Esistono persone che potrebbero essere immuni al Covid?

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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