L'INPS ha definito gli importi dell'Assegno Unico Febbraio 2025: scopri il valore dei minini e delle maggiorazioni presenti nella tabella
A partire da febbraio 2025, i beneficiari dell’Assegno Unico per figli a carico vedranno un aggiornamento degli importi, con nuovi valori previsti per le diverse categorie familiari. Le modifiche riguardano in particolare l’adeguamento agli aumenti del costo della vita, con una particolare attenzione alle famiglie numerose e a quelle con redditi più bassi.
Attraverso la circolare numero 33 del 4 febbraio 2025, l’INPS non solo ha confermato l’aumento degli importi e delle maggiorazioni dell’Assegno Unico a febbraio 2025, ma anche pubblicato la tabella con tutti gli importi precisi in base all’ISEE, alla mensilità, all’età dei figli e alla presenza di figli con disabilità (che è possibile consultare qui).
Di fatto nella circolare si legge che, così come previsto dal decreto legislativo n. 230/2021, i valori dell’Assegno Unico Universale vengono adeguati annualmente in base alle variazioni dell’indice del costo della vita, cioè l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
Ogni anno questo valore viene calcolato dall’ISTAT, e nel 2024 la variazione percentuale è stata pari a +0,8%: per cui, a decorrere dal 1° gennaio 2025, gli importi dell’assegno aumentano, sia a livello di minimi sia nel caso di maggiorazione.
Il calcolo dell’importo mensile, spiega sempre INPS, viene fatto neutralizzando l’indicatore dell’ISEE dall’eventuale importo dell’Assegno Unico Universale percepito da tutti i componenti del nucleo familiare, rapportato al parametro della scala di equivalenza.
Sulle date dei pagamenti invece ancora non ci sono ufficialità, ma probabilmente – come ogni mese – gli importi dovrebbero essere inviati tra il 15 e il 20 febbraio 2025.
Come sappiamo, l’Assegno Unico non prevede un limite ISEE, ma presenta delle maggiorazioni in base ad alcune condizioni, come la presenza di figli con disabilità:
L’Assegno Unico Universale è un contributo economico destinato alle famiglie con figli dal 7° mese di gravidanza fino al 21esimo anno di età del figlio. Tuttavia questo non è l’unico requisito per accedere alla misura, ma sono previste altre regole:
Visto che febbraio sarà ufficialmente il primo mese in cui gli importi cambiano in funzione del costo della vita del 2024, l’INPS ha ribadito alcune regole da seguire con il passaggio d’anno appena avvenuto.
In particolare, ai fini della definizione dell’importo, è necessario aggiornare il proprio ISEE nell’anno 2025. In assenza di questo documento, l’importo dell’Assegno Unico Universale sarà calcolato a partire da marzo 2025 in base agli importi minimi. Qualora invece la Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) venisse presentata entro il 30 giugno 2025, gli importi verranno adeguati a decorrere dal mese di marzo 2025 con la corrispondenza degli arretrati.
In soldoni, per chi ha già effettuato la domanda per l’Assegno Unico, poi accolta, non è necessario ripercorrere lo stesso iter, ma basterà aggiornare il proprio Indicatore.
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Ultima modifica: 05/02/2025