Il termine tabagismo si riferisce alla dipendenza da tabacco, consumato abitualmente in varie forme come sigarette, sigari e pipe
Il tabagismo è definito come l’abitudine di fumare foglie di tabacco, una pratica che causa dipendenza fisica e psicologica a causa della nicotina. Oggi rappresenta una delle principali cause di morte evitabile a livello globale, collegata a una serie di patologie gravi che colpiscono numerosi organi e sistemi del corpo umano.
Il termine tabagismo si riferisce alla dipendenza da tabacco, consumato abitualmente in varie forme come sigarette, sigari e pipe. Questo consumo persistente si deve principalmente alla dipendenza dalla nicotina, un potente alcaloide che stimola il sistema nervoso e contribuisce al rilascio di dopamina, causando un temporaneo piacere e, nel lungo termine, una dipendenza. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il tabagismo è attualmente la seconda causa di morte al mondo e la prima causa di morte evitabile.
Il tabacco è giunto in Europa solo dopo la scoperta dell’America, nel 1492, quando Cristoforo Colombo osservò le popolazioni indigene dell’America utilizzare questa pianta. Un personaggio chiave nella diffusione del tabacco in Europa fu il diplomatico francese Jean Nicot, dal cui nome deriva il termine “nicotina”. La popolarità del tabacco si espanse rapidamente nei Paesi europei, tra cui Francia, Spagna e Inghilterra. Con l’avvento dell’industria del tabacco nel Settecento e la commercializzazione delle sigarette nel Novecento, il tabagismo è diventato un fenomeno globale.
La combustione del tabacco genera circa 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali sono altamente tossiche o cancerogene. Tra queste troviamo:
Questi composti contribuiscono a danneggiare diversi tessuti e organi, aumentando la probabilità di sviluppare gravi patologie.
La nicotina è il principale elemento che crea dipendenza nel tabacco. Il suo effetto stimolante sul sistema nervoso aumenta la frequenza cardiaca e induce il rilascio di dopamina. Tuttavia, il processo di astinenza dalla nicotina è caratterizzato da sintomi spiacevoli, tra cui irritabilità, ansia, difficoltà di concentrazione e un forte desiderio di fumare, sintomi che possono durare diverse settimane.
Da una parte c’è della nicotina, dall’altra il monossido di carbonio. Questo si lega ai globuli rossi, riducendo la loro capacità di trasportare ossigeno. Questo provoca una ridotta ossigenazione del sangue e aumenta il rischio di patologie cardiovascolari. Durante la gravidanza, inoltre, il monossido di carbonio può compromettere lo sviluppo del feto.
Il consumo di tabacco ha conseguenze devastanti su vari organi e sistemi corporei. Tra le principali patologie provocate dal tabagismo troviamo:
Oltre alle malattie tumorali e respiratorie, il tabagismo contribuisce a problemi quali:
Il fumo passivo, ossia l’inalazione involontaria del fumo da parte di chi non fuma, è altamente nocivo e provoca danni simili a quelli del fumo attivo. Gli effetti del fumo passivo sono particolarmente gravi per i bambini e le donne in gravidanza, causando un aumento del rischio di tumori, malattie cardiovascolari e problemi respiratori.
Oggi, circa 1,1 miliardi di persone nel mondo sono consumatori abituali di tabacco, con una mortalità globale che si aggira tra i 5 e i 6 milioni di morti all’anno, di cui 600.000 attribuibili al fumo passivo. Secondo le proiezioni dell’OMS, il numero di decessi legati al tabagismo potrebbe raggiungere i 10 milioni l’anno entro il 2030 senza interventi efficaci.
Smettere di fumare è la strategia più efficace per ridurre i rischi sanitari associati al tabagismo. Molti dei danni causati dal fumo possono essere parzialmente o completamente reversibili, specialmente se l’abbandono avviene in età relativamente giovane.
Numerosi programmi di supporto, infatti, aiutano i fumatori a superare la dipendenza, fornendo strategie pratiche e consigli utili per resistere al desiderio di fumare. Questi programmi, spesso offerti da medici e strutture sanitarie, includono inoltre tecniche per affrontare i sintomi di astinenza e per sviluppare abitudini alternative. Inoltre, per chi trova particolarmente difficile smettere, alcuni trattamenti farmacologici e sostituti della nicotina possono risultare efficaci nel gestire i sintomi dell’astinenza.
Tra i farmaci più comuni:
La sigaretta elettronica è spesso utilizzata come alternativa per i fumatori che trovano difficoltà a smettere, sebbene non sia esente da rischi. Sebbene gli esperti concordino che rappresenti un’alternativa meno dannosa rispetto al fumo tradizionale, gli effetti a lungo termine della sigaretta elettronica non sono ancora completamente noti.
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Ultima modifica: 04/11/2024