Lo stress da caregiver è un fenomeno comune che si verifica quando una persona assume la responsabilità di prendersi cura di un familiare. Scopri di più
Lo stress da caregiver è un fenomeno comune che si verifica quando una persona assume la responsabilità di prendersi cura di un familiare o di una persona cara che presenta una malattia, disabilità o condizione di salute cronica. Può coinvolgere sia caregiver informali, come familiari o amici, che caregiver professionisti, come operatori sanitari o assistenti domiciliari.
Essere un caregiver può essere gratificante, ma può anche essere molto impegnativo fisicamente, emotivamente e finanziariamente. I caregiver spesso svolgono numerose attività quotidiane come assistenza personale, gestione dei farmaci, preparazione dei pasti, pulizia della casa e assistenza emotiva. Questo può richiedere molto tempo e energia, portando a un carico di lavoro eccessivo.
I caregiver spesso si preoccupano costantemente del benessere della persona a cui si dedicano. Le preoccupazioni possono riguardare la salute fisica, la sicurezza, la gestione delle finanze e la pianificazione futura. Questa costante preoccupazione può causare ansia e stress.
Il ruolo di caregiver può essere così coinvolgente che i caregiver spesso trascurano le proprie esigenze fisiche ed emotive. La mancanza di tempo infatti per sé stessi può portare a sentimenti di frustrazione, isolamento e perdita di identità personale. È importante gestire lo stress da caregiver e trovare un equilibrio tra prendersi cura di un familiare e dedicare del tempo a sé stessi:
Affrontare lo stress da caregiver richiede un approccio attento e creativo per preservare il benessere mentale ed emotivo. Invece di fornirti una lista di suggerimenti, vorrei condividere un approccio più originale per gestire questa sfida che non è semplice.
Immagina di creare un “giardino di sollievo” per te stesso. Questo giardino rappresenta uno spazio sicuro e rigenerante dove si possono coltivare la resilienza e nutrire il proprio benessere. Bisogna essere presenti nel momento presente, consapevoli dei sentimenti e delle esigenze. Spesso ci autocritichiamo per non essere abbastanza bravi o percepiti come deboli. Bisogna liberarsi di questi parassiti e pensare positivo: a trarne vantaggio, saranno tutte le persone che ci circondano.
Un altro consiglio è quello di evitare l’asocialità. Bisogna trova altre persone che condividono la propria esperienza e con le quali si possono condividere i carichi emotivi. Parlare con amici, familiari o un gruppo di sostegno per caregiver può essere utile per gestire lo stress e alleggerire il peso sulle proprie spalle.
Nell’immaginario collettivo, il caregiver è visto come un semplice badante. Una persona che sta a casa e che fa compagnia a un anziano o un parente. Nulla di più semplicistico. Il caregiver è a tutti gli effetti una figura professionale poliedrica che vive una condizione stressante e spesso non riceve il riconoscimento che merita.
Il ruolo del caregiver, nonostante la sua cruciale importanza nell’assistenza e nella cura di persone malate, anziane o disabili, spesso viene sottovalutato e trascurato dalla società. Questa mancanza di consapevolezza porta a un’assenza di riconoscimento e di adeguato supporto per coloro che dedicano tanto tempo ed energia a prendersi cura degli altri. È un’esperienza frustrante e stressante per i caregiver, che si trovano a fronteggiare sfide significative.
La mancanza di supporto finanziario, l’accesso limitato a servizi di assistenza domiciliare, la carenza di formazione specifica e assistenza medica adeguata aumentano la pressione e lo stress. La frustrazione si fa sentire quando i caregiver non hanno a disposizione le risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro in modo efficace.
Il lavoro di caregiver richiede un coinvolgimento emotivo intenso. Prendersi cura di una persona cara in situazioni di salute precarie o terminali può essere toccante ed emotivamente esaustivo. Lo stress da caregiver è palese perché devono affrontare una gamma di emozioni contrastanti e travolgenti. La gestione delle proprie emozioni e il mantenimento dell’equilibrio è complicato poiché cercano di prendersi cura di sé stessi mentre si dedicano agli altri.
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Dal punto di vista legislativo, i caregiver sono riconosciuti ormai da diversi anni, ma non esiste una legislazione specifica che disciplini, organizzi e tuteli al massimo la professione. Il Fondo Caregiver, istituito nel 2017, si dedica al sostegno dei familiari che assistono persone con disabilità grave.
L’obiettivo è fornire supporto e sviluppare interventi a favore di questa figura fondamentale. Da tempo, l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e il FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) si uniscono al movimento delle persone con disabilità e dei loro familiari per chiedere interventi legislativi su larga scala, al fine di garantire effettive tutele per i caregiver.
Tra le richieste sono presenti servizi di supporto per alleviare l’onere dell’assistenza e consentire la permanenza sul luogo di lavoro, agevolazioni contributive e possibilità di pre-pensionamento, servizi di cura specifici per i membri della famiglia, sostegno finanziario e sostegno psicologico.
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Ultima modifica: 08/06/2023