È online il documento riportante la strategia IPC 2019-2022 per le paralimpiadi: quali sono i futuri obiettivi del movimento internazionale?
Puntare sulla strategia IPC 2019-2022 per migliorare ancora di più il valore e l’influenza delle Paralimpiadi nella società. Qualche tempo fa l’International Paralympic Committee ha pubblicato il nuovo piano strategico quadriennale.
Tale strategia IPC arriva in una fase storica nevralgica per l’ente sportivo: di fatto, alla fine del 2019, l’organo internazionale festeggerà i 30 anni di attività. Il regalo? Metodologie innovative per dare ancor più risalto al Movimento Paralimpico.
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, la strategia IPC 2019-2022 pone “maggiormente l’accento sull’impatto che il proprio lavoro ha sulla trasformazione delle attitudini verso le persone con disabilità e guidare l’inclusione sociale”.
Il documento, disponibile online, è stato realizzato grazie a 12 mesi di consultazione tra i membri del comitato e altre parti interessate. Il risultato? Cinque priorità assoluta da attuare nei prossimi anni:
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La soddisfazione è palpabile già dalle copiose dichiarazione di Andrew Parson, numero uno dell’International Paralympic Committee. “Dalla sua creazione nel 1989, l’IPC ha goduto di 30 anni di enorme crescita”.
Una crescita che passa attraverso i “feedback dei nostri membri e degli stakeholder”, così da creare “un piano strategico per tutti”. Questa scelta “aprirà la strada al Movimento Paralimpico. Gli atleti paralimpici, lo sport equo e competitivo e le partnership strategiche rappresentano i pilastri fondamentali del Movimento Paralimpico che sono essenziali per salvaguardare la propria integrità e lo sviluppo a lungo termine”
L’obiettivo, secondo Parson, è molto semplice: diventare “un’organizzazione di supporto aperta, proattiva e collaborativa che meglio capisca e risponda ai bisogni dei propri membri e della sua comunità di atleti”.
Nel farlo, il comitato lavorerà “più da vicino con i nostri membri, le controparti del CIO e altri partner strategici che condividono la nostra passione per l’inclusione al fine di promuovere uno storytelling efficace, massimizzando al massimo le opportunità che ci vengono presentate dalla rivoluzione digitale”.
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Ultima modifica: 26/10/2020