I tredicesimi giochi di Stoke Mandeville coincidono con le Paralimpiadi di Tokyo 1964, che giungono quindi alla seconda edizione. Come nel caso di Roma anche questa volta la sede delle Paralimpiadi è la stessa delle Olimpiadi, nella cui cerimonia inaugurale il tedoforo è un ragazzo di 19 anni, Yoshinori Sakai, la prima persona nata ad Hiroshima il giorno della terribile esplosione della bomba atomica nel 1945. I giapponesi si erano preparati meticolosamente all’evento, avendo seguito da vicino sia le Paralimpiadi di Roma che i giochi a Stoke Mandeville.
Il grande architetto Kenzo Tange, già autore del Peace Memorial a Hiroshima, è l’artefice principale del rimodernamento di Tokyo. Non solo vengono costruiti nuovi impianti sportivi, ma anche la capitale giapponese subisce interventi importanti. Tange progetta il “piano per Tokyo” un’avveniristica struttura fatta di isole artificiali collegate alla terra ferma con dei ponti, realizza la Olympic Sports Hall e ricostruisce la cattedrale di Santa Maria.
Le Paralimpiadi di Tokyo vengono sostenute da diverse istituzioni pubbliche e , per la prima volta, da sponsor privati. I giapponesi erano andati prima come osservatori alle Paralimpiadi di Roma del 1960 e poi a Stoke Mandeville a studiare i metodi di riabilitazione e avevano iscritto alcuni atleti all’edizione dei giochi di del 1962. Faceva parte di queste spedizioni Mr. Y. Kasai, capo e responsabile della JSAD, l’associazione sportiva giapponese per gli sport disabili, che diventa l’organizzatore delle Paralmpiadi.
All’inizio di novembre si inaugurano ufficialmente le seconde Paralimpiadi al campo Oda, situato all’interno del villaggio olimpico. Più di 5000 spettatori assistono all’apertura dei giochi davanti a sua altezza imperiale principe Akihito e la principessa Michiko. La televisione mostra le delegazioni provenienti da 21 paesi per un totale di 307 atleti uomini e 68 donne. La squadra più numerosa è quella della Gran Bretagna con 70 persone.
La novità principale è l’introduzione della carrozzina da corsa che sostituisce la tradizionale sedia a rotelle nelle gare di velocità di atletica leggera. Vengono complessivamente assegnate 144 medaglie d’oro. In testa al medagliere dopo gli Stati Uniti ci sono la Gran Bretagna e l’Italia.
Le Paralimpiadi si chiudono il 12 novembre con una cerimonia a cui prendono parte tutte le autorità giapponesi. Oltre al Principe ereditario ci sono il Governatore di Tokyo, il Primo ministro e il ministro per la salute.
Ultima modifica: 04/08/2020