Storia delle Paralimpiadi: Geilo 1980

La seconda edizione delle Paralimpiadi invernali si tenne a Geilo, in Norvegia, nel 1980. Ecco gli sport e il medagliere di quei Giochi

La seconda storia edizione delle Paralimpiadi invernali si tenne a Geilo (Norvegia) dal 1° al 7 febbraio 1980. Furono i primi Giochi paralimpici invernali a quali partecipò anche l’Italia, seppur non conquistò nessuna medaglia, piazzandosi all’undicesimo posto del medagliere.

Storia delle Paralimpiadi di Geilo 1980

Alle Paralimpiadi di Geilo 1980 parteciparono 18 nazioni, per un totale di 299 atleti paralimpici (229 uomini e 70 donne). Numeri superiori alla precedente edizione svedese, che vide affrontarsi 198 atleti (161 uomini e 37 donne) da 16 paesi. La cerimonia di apertura dei Giochi si tenne nello stadio Idrettshallen, il palazzetto locale dei Geilo. Il nome che fra tutti spiccò fu quello di Mjassund Oejen (Regno Unito), che vinse tutte e tre le gare di Ice slidge.

Quali sport gareggiarono alle Paralimpiadi invernali di Geilo 1980?

Dopo esser stato lo sport dimostrativo della precedente edizione, l’ice sledge entrò nel programma degli sport paralimpici di Geilo 1980. Gli altri sport disputati furono lo sci alpino paralimpico, lo sci di fondo paralimpico e il curling in carrozzina. Presente anche la discesa in slittino come disciplina dimostrativa.

Medagliere delle Paralimpiadi invernali di Geilo 1980

Ad aggiudicarsi la classifica del medagliere delle Paralimpiadi di Geilo 1980 fu proprio la nazione ospitante, la Norvegia, capace anche di conquistare il maggior numero di medaglie. Seguono Finlandia al secondo posto e Austria al terzo.

PosizionePaeseTotale
1 Norvegia23211054
2 Finlandia1571234
3 Austria610622
4 Svezia53816
5 Svizzera4239
6 Stati Uniti4116
7 Germania Ovest35917
8 Canada2316
9 Francia1113
10 Cecoslovacchia0101

Ultima modifica: 11/01/2024

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.