La storia delle Paralimpiadi di Tokyo 2020, che si sono tenute nel 2021 a causa della pandemia da nuovo Coronavirus: ecco i momenti storici
Le Paralimpiadi di Tokyo 2020 si sarebbero dovute tenere durante l’estate del 2020. A causa dell’esplosione della pandemia da nuovo Coronavirus, i Giochi sono stati posticipati all’anno successivo, dal 24 agosto al 4 settembre 2021, sempre però sotto la denominazione di Tokyo 2020. È la prima volta nella storia che una Paralimpiade si è tenuta in un anno con un numero dispari e a causa di un’emergenza sanitaria globale.
Le Olimpiadi e Paralimpiadi sono state assegnate alla capitale giapponese il 7 settembre 2013 a Buenos Aires (Argentina) durante la 125esima sessione del Comitato Internazionale Olimpico. Tokyo superò la concorrenza di Istanbul (Turchia) e Madrid (Spagna), ottenendo così per la seconda volta l’opportunità di ospitare i Giochi (dopo l’edizione del 1964).
Verso la fine del 2019 fu diffusa la notizia della comparsa a Wuhan (Cina) di un virus totalmente sconosciuto che causa una grave sindrome bipolare respiratoria, portando alla morte di persone anziane o con problemi di salute pregressi. Nelle settimane successive venne confermata l’esistenza di un’epidemia da Covid-19 (divenuta poi pandemia), che mise in ginocchio diversi paesi, tanto che molti eventi sportivi, tra cui le competizioni per qualificarsi a Tokyo 2020, vennero posticipati a data da destinarsi o cancellati definitivamente.
In ambito sportivo, le preoccupazioni maggiori erano rivolte ai Giochi, in quanto spesso si è vociferata una cancellazione definitiva dell’evento. Basti pensare che il 23 marzo 2020 il Regno Unito, il Canada e l’Australia annunciarono che sarebbero stati pronti a rinunciare a partecipare se la manifestazione non fosse stata posticipata. In quella stessa giornata l’allora primo ministro del Giappone Shinzō Abe (oggi è Yoshihide Suga) dichiarò che la posticipazione sarebbe stata inevitabile.
E così il 24 marzo 2020 fu data l’ufficialità del rinvio delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo 2020 a un anno, mentre il 30 marzo 2020 furono annunciate le nuove date: Olimpiadi dal 23 luglio all’8 agosto 2021; Paralimpiadi dal 24 agosto al 4 settembre 2021.
Come dicevamo poc’anzi, la decisione di posporre l’evento però non bastò a placare gli animi. Nei mesi successivi, infatti, la pandemia non cedette il passo, e in molti rifletterono sul fatto che, se fosse proseguita anche l’anno seguente, i Giochi non sarebbero dovuti andare in scena.
Anche gli organizzatori di Tokyo 2020 erano consapevoli di questa evenienza, tanto che il 28 aprile 2020 Yoshiro Mori (l’allora presidente organizzatore dei Giochi) affermò a Nikkan Sports che, se nel 2021 la pandemia non fosse stata sotto controllo, i Giochi sarebbero stati “demoliti”.
Qualche giorno prima, il 13 aprile, anche il presidente del CIO Thomas Bach, in un’intervista a Die Welt, aveva confermato che l’extrema ratio sarebbe stata la cancellazione definitiva: “Il Giappone non potrebbe gestire un rinvio oltre la prossima estate (del 2021, ndr). È un’impresa mastodontica, sia per il Comitato Organizzatore che per il Paese nel suo insieme. Non esiste un progetto per il rinvio”.
Anche nel 2021 i rumors sulla cancellazione definitiva delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo 2020 non accennarono a placarsi. Il 21 gennaio 2021 il Times pubblicò un articolo rivelando che, secondo una fonte interna anonima al governo giapponese, gli organizzatori stavano lavorando alla chiusura dei Giochi. Prontamente arrivò la risposta del Comitato Olimpico Internazionale, parlando di notizie “assolutamente false” e che gli organizzatori implementeranno “tutte le misure contro il Covid per lo svolgimento di Olimpiadi sicure la prossima estate”.
Nel febbraio 2021 scoppiò un caso all’interno del comitato organizzatore giapponese. Il presidente Yoshiro Mori fu accusato di aver pronunciato frasi sessiste. Secondo quanto riportato da vari organi di stampa, Mori avrebbe detto che le donne parlano troppo alle riunioni, e che a causa del “forte senso di rivalità, se una alza la mano per parlare poi anche tutte le altre vorranno parlare”.
Il 12 febbraio Mori rassegnò le dimissioni da presidente del Comitato organizzatore di Tokyo 2020, ruolo che fu assegnato il 18 febbraio a Seiko Hashimoto, fino a quel momento ministra dello Sport con delega alle Olimpiadi nell’esecutivo Suga. Questo passaggio di consegne permise anche la nomina di una nuova ministra al posto di Hashimoto, cioè la giornalista Tamayo Marukawa.
Prima dell’inizio dei Giochi estivi, le Paralimpiadi di Tokyo 2020 si fecero notare per due notizie di forte impatto. La prima riguardò la Corea del Nord, che si ritirò dai Giochi a per salvaguardare la salute dei propri atleti dalla pandemia da Tokyo 2020. La seconda notizia vide protagonista la Russia, che fu squalificata per doping, sebbene gli atleti russi poterono gareggiare sotto la denominazione di RPC.
A fine gennaio 2021 anche la compagine olimpica e paralimpica azzurra fu scossa da una notizia abbastanza allarmante: l’Italia rischiava di essere esclusa dalle Olimpiadi e dalle Paralimpiadi di Tokyo 2020 poiché, in base a una Riforma dello Sport voluta dal Governo Conte I, il Coni dipendeva da una società governativa, principio non in linea con quanto previsto dalla Carta Olimpica. Tuttavia martedì 26 gennaio 2021, durante un Consiglio dei Ministri straordinario, l’esecutivo del Conte II approvò l’autonomia del Coni, facendo rientrare così l’emergenza.
Il programma delle Paralimpiadi di Tokyo 2020 è stato particolarmente mastodontico, in quanto sono stati organizzati 539 eventi su 23 discipline sportive e in 21 sedi. Rispetto alle passate edizioni, per la prima volta sono stati introdotti alcuni sport per disabili (Badminton e il Taekwondo), con l’esclusioni di altri (Fuori Vela e il Calcio a 7). Di seguito quello che è stato il calendario delle Paralimpiadi di Tokyo 2020:
Qui invece le sedi dove si sono tenuti i Giochi:
La delegazione italiana per i Giochi estivi giapponesi è stata la più numerosa di sempre e a trazione femminile: ben 115 atleti (63 donne e 52 uomini) spalmati in 16 discipline sportive. Di seguito tutti i nomi:
La mascotte delle Paralimpiadi, Someity, è stata realizzata dall’artista locale Ryo Taniguchi, ed è ispirata al fiore di ciliegio, simbolo del Paese nipponico.
Le medaglie di Tokyo 2020 sono state realizzate con 78.985 tonnellate di dispositivi riciclati grazie alla Tokyo 2020 Medal Project, la quale ha utilizzato 6,21 milioni di telefoni cellulari usati, oltre a fotocamere digitali, giochi portatili e laptop.
Per l’Italia si è trattata di un’edizione particolarmente fruttuosa: ben 69 medaglie conquistate (14 ori, 29 argenti e 26 bronzi). Stiamo parlando del secondo miglior risultato nella storia delle Paralimpiadi per l’Italia, visto che sono stati superati i medaglieri di Seul 1988 (58 medaglie) e Rio 2016 (39). Resta ancora lontano, seppur di poco, il record di Roma 1960, la prima storica Paralimpiade (che fruttò agli Azzurri 80 medaglie). Ecco l’elenco completo;
Leggi anche: Paralimpiadi Tokyo 2020: incoraggiamo la crescita di questa Italia
Di seguito la classifica finale:
Pos. | Paese | Oro | Argento | Bronzo | Medagliere |
1 | Cina | 96 | 60 | 51 | 207 |
2 | Gran Bretagna | 41 | 38 | 45 | 124 |
3 | USA | 37 | 36 | 31 | 104 |
4 | RPC | 36 | 33 | 49 | 118 |
5 | Paesi Bassi | 25 | 17 | 17 | 59 |
6 | Ucraina | 24 | 47 | 27 | 98 |
7 | Brasile | 22 | 20 | 30 | 72 |
8 | Australia | 21 | 29 | 30 | 80 |
9 | Italia | 14 | 29 | 26 | 69 |
10 | Azerbaijian | 14 | 1 | 4 | 19 |
Dopo l’exploit di Londra 2012, la Paralimpiade si conferma ancora una volta un evento seguito da moltissimi italiani, nonostante il fuso orario abbia comportato delle dirette non proprio agevoli da seguire. Ecco una sintesi degli ascolti dai Rai2 e Raisport:
Ultima modifica: 23/10/2023