In un'intervista a Il Corriere della Sera Fedez ha parlato di stimolazione transcranica. Cerchiamo di capire che cos'è e come funziona
Oltre all’attacco ipomaniacale, nell’intervista a Il Corriere della Sera Fedez, uscito qualche giorno fa dall’Ospedale Fatebenefratelli di Milano dopo esser stato ricoverato per un’ulcera anastomotica, ha parlato anche di “stimolazioni transcraniche“, che lui stesso ha spiegato essere “scosse elettromagnetiche al cervello“. Cosa intendiamo con stimolazione transcranica?
Come spiega GVM Care & Research, la stimolazione magnetica transcranica (TMS) è una tecnologia che utilizza stimoli magnetici indirizzati al cervello per trattare la depressione. Nel dettaglio, stimola le cellule nervose della corteccia prefrontale. L’obiettivo è migliorare la sintomatologia del paziente per “rimodulare l’attività neuronale attraverso gli impulsi magnetici emessi da un dispositivo”. Viene indicata per i pazienti che non posso assumere farmaci a causa di altre patologie.
Nel caso di Fedez, dovrebbe essere un trattamento volto a contrastare i problemi di salute mentale e di depressione, sfociata poi in attacco ipomaniacale, che lo hanno colpito dopo la diagnosi di tumore al pancreas.
Ma in che modo viene applicata questa terapia? Secondo quanto racconta Auxologico, la stimolazione magnetica transcranica si avvale di un anello metallico con diametro di circa 10 centimetri o un doppio anello a forma di 8 “che viene percorso da un impulso corrente intenso e di brevissima durata (nell’ordine di 1-2 Tesla per circa 50 micro-secondi). Questo genera un forte campo magnetico variabile che penetra direttamente nel tessuto cerebrale sottostante generando a sua volta un impluso di corrente”.
Esiste poi la variante rTMS, cioè la Repetitive Transcranical Magnetic Stimulation, la quale applica stimoli con frequenza variabile (come 1 o 10 stimoli ogni secondo) per una durata dai 10 ai 20 minuti a seconda del trattamento. Secondo gli esperti, non provoca dolore, ma “si può avvertire una minima contrazione della muscolatura sottocutanea del cranio”, e può essere rivolta anche per:
“Vorrei chiudere un ciclo annuale prima di pronunciarmi”, ha aggiunto Fedez riguardo alla stimolazione transcranica. In parte perché il suo percorso terapeutico sembra essere appena iniziato, in parte perché si tratta di una terapia molto recente.
Secondo il National Institute of Health and Care Exellence (NICE) del Regno Unito, questo trattamento migliorerebbe i sintomi legati alla depressione e all’ansia, mentre uno studio del 2018 pubblicato sul National Library of Medicine afferma che tale stimolazione farebbe regredire i sintomi della patologia, così come confermato da un altro studio del 2021 sempre pubblicato sul National Library of Medicine.
Resta comunque l’indicazione da parte degli esperti di analizzare l’accesso alla terapia da paziente a paziente. Ad esempio, alcune delle controindicazioni sono:
Ultima modifica: 10/10/2023