La malattia di Steve Jobs è sempre stata incline a numerose indiscrezioni e speculazioni: ripercorriamo la storia e i dettagli della vicenda
Steve Jobs è stato un visionario, un luminare e un intellettuale moderno, tanto adorato quanto discusso, anche durante la sua malattia. Su quest’argomento si sono accavallate numerose notizie e speculazioni, di cui ancora abbiamo diversi veli di mistero. Proviamo a raggruppare tutto ciò che sappiamo in merito.
Secondo diverse fonti, Steve Jobs scoprì la propria malattia nel 2003: una rara forma di tumore maligno al pancreas, in particolare un tumore raro delle cellule neuroendocrine pancreatite (forma meno aggressiva e letale di quella comune), che sarebbe poi stata comunicata nel luglio 2004 al Consiglio di Amministrazione della Apple. Si suppone anche che, a causa di tale condizione, lo stesso Steve Jobs sviluppò il diabete di tipo 1.
Tuttavia, in base a quanto riportato da IlSole24ore, Steve Jobs ha spesso pubblicamente aggirato le voci sulla conferma della patologia. “Sto bene, ho solo uno scompenso ormonale”, avrebbe dichiarato in una mail-comunicato stampa: “Ho perso peso nel 2008 ma non riuscivo a capirne il motivo, così ho deciso di andare fino in fondo alla questione mettendola come mia priorità numero uno. Dopo alcuni test i medici mi hanno fatto sapere che il problema è uno scompenso ormonale che mi “ruba” le proteine di cui il mio corpo ha bisogno”.
Tale riserbo fu portato avanti anche nell’aprile 2009, quando l’opinione pubblica internazionale apprese che Steve Jobs aveva subito un trapianto di fegato in Tennessee “per curare una condizione medica non rivelata” (Wall Street Journal). Notizie che poi si sono riacutizzate il 17 gennaio 2011, quando Apple annunciò che Steve Jobs aveva chiesto un nuovo congedo medico (Wall Street Journal). Infine, la morte nella sua casa di Palo Alto (California) il 5 ottobre 2011 all’età di 56 anni per colpa di un arresto respiratorio dovuto proprio dal tumore al pancreas.
È noto a tutti quanti che Steve Jobs si avvicinò moltissimo alle pratiche buddiste e vegane. Dettagli e scelte che, secondo alcune speculazioni (non confermate e non smentite), avrebbero portato il “creatore della mela morsicata” a rifiutare inizialmente le cure della medicina tradizionale per svariati mesi, scegliendo invece di adottare soluzioni inerenti solamente l’alimentazione.
Tale dettaglio sarebbe confermato nella biografia autorizzata “Steve Jobs“, realizzata da Walter Isaacsons, nella quale verrebbe rivelata la scelta di sottoporsi per 6 mesi a una rigida dieta, salvo poi adottare la strada dell’intervento chirurgico 6 mesi dopo la diagnosi presso la Stantford University Medical Center di Palo Alto (Yahoo News).
Online non vi è una conferma ufficiale su questa informazione, ma è ampiamente ritenuto a livello mondiale che Steve Jobs avesse la Sindrome di Asperger. Questa tesi sarebbe avvalorata da alcuni comportamenti dello stesso statunitense: grande memoria, persona intrattabile e concentrazione massima nel proprio lavoro.
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Ultima modifica: 30/12/2020