Gli Stati Generali dell’Economia sono giunti al termine, e ora è arrivato il momento di far ripartire l’italia verso l’agognata Fase 3.
Dopo diversi proclami e un evento nazionale stabilitosi a Roma che ha richiamato al cospetto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte diversi rappresentanti sociali e non, adesso è arrivato il momento di tirare le somme per una nuova ripartenza, che coinvolga anche le persone disabili.
Che cosa sono gli Stati Generali dell’Economia?
Gli Stati Generali dell’Economia sono stati incontri che hanno coinvolto istituzioni e non per la ripartenza dell’Italia dalla Fase 2 alla Fase 3. Le varie riunioni si sono tenute da sabato 13 giugno a domenica 21 giugno 2020 a Villa Pamphilj (Roma), a cui ha preso parte anche la FISH in rappresentanza dei diritti per le persone disabili.
Stati Generali, FISH: “Non parliamo solo di pensioni”
Sabato 20 giugno 2020 anche la FISH ha preso parte agli Stati Generali, incontrando l’esecutivo per parlare di una possibile strategia da seguire per salvaguardare, tutelare e migliorare l’inclusione sociale. In rappresentanza della Federazioni Italiana per il Superamento dell’Handicap, c’era il presidente Vincenzo Falabella.
Come riporta una nota, Falabella ha concentrato la propria idea su una strategia che contempli i due temi discussi maggiormente (pensioni di invalidità e Codice della disabilità), senza però ridurla a essi.
“Il nostro dovere morale – riporta il comunicato – è oggi profondere impegno, capacità di analisi, mantenere attenzione in una delicatissima fase di ripensamento delle regole dello stare assieme e delle strategie che possono rendere il Paese più equo, giusto, inclusivo e solidale. Se sbagliamo rischiamo di lasciare nel Paese sacche di ingiustizia, povertà, esclusione, discriminazione”.
FISH: “Riprendiamo le riflessioni degli ultimi anni”
Per questo motivo, secondo Falabella, è importante riprendere “riflessioni e considerazioni mature e compiute che il movimento delle persone con disabilità ha elaborato negli ultimi anni e su cui si è già confrontato con le istituzioni e le amministrazioni”.
Tra le varie manovre possibili, il presidente FISH cita “il programma d’azione biennale a favore delle condizioni delle persone con disabilità che risale a fine 2017, ma è ancora in larga misura lettera morta. È l’occasione per usarlo, implementarlo, farne la leva a lungo braccio dell’inclusione, della coesione, dell’innovazione sociale e quindi dell’effettivo rilancio delle politiche per le persone con disabilità e dell’intero welfare italiano”.