Parlare di sport per disabili e libri significa raccontare storie emozionanti. Ecco 5 libri da non perdere su disabilità e sport
Parlare di sport per disabili e libri significa raccontare storie emozionanti che trovano la loro ragion d’essere in grandi uomini (e grandi donne). Affrontare la disabilità significa scalare una montagna e in combinazione con lo sport diventa una lotta quasi titanica.
Bisogna avere una forza interiore incredibile per non mollare e raccogliere una sfida così delicata e difficile. In quest’ottica diventano fondamentali alcuni libri, che diventano pietre miliari e che trasmettono forza, passione e determinazione per superare ogni ostacolo. Ecco 5 libri sugli sport per disabili da avere sempre sul comodino.
Da molti anni si è diffusa nel nostro Paese la cultura dello sport per atleti diversamente abili. Attualmente gli atleti sono svariate migliaia e da un contesto iniziale di tipo chinesiterapico – riabilitativo, le attività motorie per disabili si sono nel tempo trasformate in sport veri e propri, organizzati con finalità sia ludiche che agonistiche, raggiungendo livelli prestativi di assoluta eccellenza.
Luca Michelini ne parla in un libro (“Handicap e sport – Tecnica e Medicina sportiva per atleti diversamente abili”) che racconta le problematiche che gli atleti disabili vivono tutti i giorni. L’autore lavora a contatto con terapisti della riabilitazione, insegnanti di educazione fisica, tecnici sportivi, allenatori, assistenti ed altri operatori ed è stato invitato spesso in attività sul campo (lezioni, seminari, convegni e stages).
INDICE GENERALE 1 – Introduzione e cenni storici 2 – Le patologie invalidanti 3 – Fisiopatologia ed esame clinico dello sportivo disabile 4 – La valutazione analitica della funzione artro muscolare ai fini sportivi 5 – La classificazione 6 – Gli sport 7 – Certificazione di idoneità e aspetti medico-legali 8 – Aspetti di psicologia dello sport per disabili 9 – APPENDICE 1: Il sistema nervoso dell’uomo: elementi di anatomia e fisiologia 10 – Glossario 11
L’adolescenza è il tempo nel corso del quale la persona sperimenta cambiamenti profondi sia nella propria conformazione fisica che nella realtà circostante. La disabilità – congenita o acquisita – può costituire un forte fattore di disturbo in questa fase di sviluppo, interferendo in modo incisivo sulla qualità di vita e di sviluppare una rappresentazione positiva di sé.
Stefano Scarda ne parla in un libro (“Corpo nella mente – Adolescenza, disabilità e sport”) in cui affronta questa tematica dal punto di vista adolescenziale. L’identità corporea è una componente fondamentale dell’identità personale e, probabilmente, quella maggiormente a rischio di compromissione negli adolescenti con disabilità motoria, che sperimentano su se stessi gli effetti devastanti della menomazione fisica con le relative implicazioni psico-sociali.
Il volume (pietra miliare su sport per disabili libri) tratta il tema dell’identità corporea nelle persone con disabilità motoria nel periodo dell’adolescenza e della giovinezza, con particolare riferimento al ruolo della pratica sportiva. Nel libro è presente una ricerca condotta dall’autore su tutto il territorio nazionale e che ha coinvolto circa 1200 adolescenti e giovani.
Visto il crescente interesse suscitato dalla pratica sportiva per atleti disabili, di cui si segnalano performance eccezionali che trovano l’espressione privilegiata nelle Paralimpiadi, è parso utile presentare una serie di scritti di studiosi ed esperti di diversa formazione che affrontano la tematica in questione, studiandola da diversi punti di vista, anche al di là della prestazione agonistica.
Liliana Bal Filoramo le ha raccolte in un libro (“Disabilità e sport: contributi multi-disciplinari”) che enfatizza la funzione dello psicologo dello sport, non solo come strumento attraverso il quale lo sportivo può raggiungere risultati di vertice, ma anche come figura professionale di sostegno per la tutela dell’equilibrio psicofisico dell’atleta e di chi lo circonda.
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Fare sport quando si è disabili è complesso, non solo dal punto di vista sportivo. Gaetano Altavilla ne parla in un libro (“La complessità dello studio dello sport per i disabili”) che analizza gli aspetti educativi-competitivi delle scienze sportive per i disabili con elementi e metodi utili per la didattica del movimento, la valorizzazione del suo potenziale formativo e del suo valore inclusivo anche in termini competitivi.
Questo volume è basato sulla complessità dello studio multidisciplinare e interdisciplinare dello sport applicato alla didattica per i disabili ed è il punto di sintesi di percorsi paralleli di ricerca dello stesso autore, che analizzano gli elementi di complessità elevata del processo di insegnamento/apprendimento.
Malgrado il persistere di pregiudizi difficili da scardinare, nel corso degli ultimi anni il tema dell’inclusione delle persone disabili ha conquistato sempre più spazio nel dibattito nazionale e internazionale.
Melissa Angela Milani ne parla in un libro (“Sport e inclusione. La disabilità nel contesto scolastico e sociale”) in cui indaga nuove strategie di partecipazione e di emancipazione sociale per giovani disabili, riconoscendo non solo nella scuola, ma anche nello sport e nell’educazione fisica uno strumento di inclusione dal notevole potenziale.
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Ultima modifica: 02/07/2021