Quali sono gli sport in gara alle Paralimpiadi di Parigi 2024?

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Undici giorni di gare, 18 sedi, 594 eventi e 23 sport: questi sono alcuni dei numeri delle Paralimpiadi di Parigi 2024 (qui la guida completa), che vedranno sfidarsi 2.400 atleti paralimpici (di cui 141 italiani) alla ricerca delle agognate medaglie d’oro, d’argento e bronzo – che in questa edizione avranno al loro interno un pezzo della Torre Eiffel.

La Francia ospita i Giochi paralimpici per la seconda volta, dopo l’edizione invernale di Tignes e Albertville, mentre è la prima volta che organizza la manifestazione estiva. Invece la Capitale francese ospita le Paralimpiadi per la prima volta nella sua storia.

Ma quali sono le discipline sportive scelte per la 17esima edizione dei Giochi paralimpici estivi? L’Italia è mai riuscita a conquistare una determinata medaglia in uno degli sport presenti nella rassegna? All’interno di questa guida, scopriamo queste e altre informazioni.

Elenco sport alle Paralimpiadi di Parigi 2024

Come detto precedentemente, sono 22 gli sport presenti ai Giochi paralimpici di Parigi 2024. Di seguito l’elenco delle discipline sportive con qualche breve informazione storica, insieme a qualche dato statistico per gli appassionati su quante medaglie le Azzurre e gli Azzurri sono riusciti a conquistare nella storia (dati aggiornati alle Paralimpiadi di Tokyo 2020):

  • Atletica Paralimpica: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Roma 1960. Questa disciplina si suddivide in varie categorie sportive, che spaziano dal lancio al salto, dalla corsa su strada a quella su pista e molto altro ancora. L’Italia è riuscita a conquistare 178 medaglie, di cui 53 d’oro, 58 d’argento e 67 di bronzo. Il medagliere complessivo finora vede gli USA al primo posto con 1108 medaglie, di cui 390 d’oro, 383 d’argento e 335 di bronzo.
  • Badminton Paralimpico: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Ai Giochi francesi parteciperanno 120 atleti in 16 eventi a medaglia. Al momento l’Italia non è riuscita a vincere neanche una medaglia. Il medagliere complessivo vede la Cina al primo posto con 10 medaglie complessive, di cui 5 ori, 3 argenti e 2 bronzi.
  • Boccia: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Stoke Mandeville – New York 1984. Questo sport non ha una controparte nelle Olimpiadi. Gli atleti che partecipano alle gare possono avere anche disabilità gravissime, in quanto le classificazioni funzionali aprono questa disciplina sportiva a numerose tipologie di condizioni. A oggi l’Italia non ha mai portato a casa alcuna medaglia. Il medagliere complessivo vede la Corea del Sud al primo posto con 23 medaglie, di cui 10 d’oro, 6 d’argento e 7 di bronzo.
  • Calcio a 5 B1: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Atene 2004. È la seconda variante del calcio classico presente ai Giochi, solo che questa disciplina è dedicata esclusivamente alle persone con disabilità visiva. A oggi l’Italia non ha mai vinto una medaglia. Il medagliere complessivo vede il Brasile al primo posto, con 5 medaglie complessive, tutte d’oro: nella storia di questo sport alle Paralimpiadi, la squadra sudamericana ha sempre vinto tutte le edizioni.
  • Canottaggio Paralimpico: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Pechino 2008. Al momento l’Italia è riuscita a conquistare un’unica medaglia, d’oro. Il medagliere complessivo vede al primo posto la Gran Bretagna con 10 medaglie, di cui 8 d’oro e 2 di bronzo.
  • Ciclismo Paralimpico su pista: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Atlanta 1996, 12 anni dopo la variante su strada. Si tratta della seconda variante del ciclismo presente ai Giochi. Finora l’Italia ha conquistato 13 medaglie, di cui 5 d’oro, 2 d’argento e 6 di bronzo.
  • Ciclismo Paralimpico su strada: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Stoke Mandeville – New York 1984, e per tanti anni è stata l’unica disciplina paralimpica dedicata al ciclismo presente ai Giochi. L’Italia ha ottenuto 33 medaglie, di cui 12 d’oro, 13 d’argento e 8 di bronzo. Il medagliere complessivo vede al primo posto la Germania con 56 medaglie, di cui 21 d’oro, 20 d’argento e 15 di bronzo.
  • Equitazione Paralimpica: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Atlanta 1996. A oggi l’Italia si trova in fondo al medagliere complessivo, con sole 2 medaglie, entrambe di bronzo. In cima invece troviamo la Gran Bretagna con 64 medaglie, di cui 34 ori, 20 argenti e 10 bronzi.
  • Goalball: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Heidelberg 1972 come sport dimostrativo, mentre divenne sport a medaglia con le Paralimpiadi di Toronto 1976. È una delle due varianti del calcio presenti ai Giochi paralimpici. Esistono discipline sportive molto simili che non rientrano nella rassegna paralimpica (Torball e Showdown). Al momento l’Italia ha vinto solo una medaglia d’oro, mentre il medagliere complessivo vede al primo posto gli USA con 12 medaglie, di cui 3 d’oro, 5 d’argento e 4 di bronzo.
  • Judo Paralimpico: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Seul 1988. È una delle due discipline di arti marziali presenti ai Giochi. A oggi l’Italia ha vinto 5 medaglie, di cui 1 d’argento e 4 di bronzo. Il medagliere complessivo vede al primo posto il Giappone con 32 medaglie, di cui 12 d’oro, 9 d’argento e 11 di bronzo.
  • Nuoto Paralimpico: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Roma 1960. Al momento l’Italia è Campione del Mondo e Campione d’Europa, mentre alle Paralimpiadi ha vinto 172 medaglie, di cui 49 d’oro, 65 d’argento e 58 di bronzo. Il medagliere complessivo vede al primo posto gli USA con 724 medaglie, di cui 283 d’oro, 215 d’argento e 226 di bronzo.
  • Pallacanestro in carrozzina: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Roma 1960. In questa disciplina sportiva l’Italia non è riuscita a conquistare nessuna medaglia, mentre il cima al medagliere troviamo gli USA con 23 medaglie, di cui 13 d’oro, 2 d’argento e 8 di bronzo.
  • Paracanoa: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Rio 2016. Questa disciplina si divide in kayak e va’a. Finora l’Italia ha vinto una sola medaglia di bronzo. Il medagliere complessivo vede al primo posto la Gran Bretagna con 12 medaglie, di cui 6 ori, 1 argento e 5 bronzi.
  • Paratriathlon: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Rio 2016. Questa disciplina combina nuoto, corsa e ciclismo. Al momento l’Italia ha vinto 5 medaglie, di cui 2 d’argento e 3 di bronzo. Il medagliere complessivo vede al primo posto gli USA con 9 medaglie, di cui 5 d’oro, 3 d’argento una di bronzo.
  • Pesistica Paralimpica: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Tokyo 1964, ma le prime competizioni femminili vennero aperte alle Paralimpiadi di Sydney 2000. A oggi l’Italia non è riuscita a conquistare nemmeno una medaglia. Il medagliere complessivo vede al primo posto la Cina, con 84 medaglie, di cui 36 d’oro, 26 d’argento e 22 di bronzo.
  • Rugby in carrozzina: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Sydney 2000. Questa disciplina sportiva fu creata come alternativa al basket in carrozzina. Attualmente l’Italia non ha mai vinto una medaglia. Il medagliere complessivo vede al primo posto gli USA con 7 medaglie, di cui 3 d’oro, 2 d’argento e 2 di bronzo.
  • Scherma Paralimpica: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Roma 1960. Esistono tre discipline: fioretto, sciabola e spada. L’Italia si trova al terzo posto del medagliere complessivo, con 82 medaglie, di cui 26 d’oro, 31 d’argento e 25 di bronzo. Al primo posto invece c’è la Francia con 145 medaglie, di cui 64 d’oro, 43 d’argento e 38 di bronzo.
  • Sitting Volley: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Arnhem 1980 insieme allo Standing Volley, che poi fu eliminato dalla rassegna alle Paralimpiadi di Sydney 2000. L’Italia non ha mai vinto una medaglia, ma la squadra femminile è entrata nella storia per aver centrato la prima storica qualificazione ai Giochi di Tokyo 2020. Il medagliere complessivo vede al primo posto l’Iran con 9 medaglie, di cui 7 d’oro e 2 d’argento.
  • Taekwondo Paralimpico: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. È la seconda disciplina di arti marziali presente ai Giochi. Esistono due discipline, Kyorugi e Poomsae: la seconda però non è stata inserita nella rassegna paralimpica
  • Tennis in carrozzina: la prima apparizione alle Paralimpiadi di Seul 1988 come disciplina sportiva, mentre diventa a medaglie con le Paralimpiadi di Barcellona 1992. Non esistono delle vere e proprie classificazioni funzionali per questo sport, ma ci sono due tipologie di competizioni: Open e Quad. Al momento l’Italia non ha mai vinto una medaglia. Il medagliere complessivo vede i Paesi Bassi al primo posto con 51 medaglie, di cui 23 d’oro, 15 d’argento e 13 di bronzo.
  • Tennistavolo Paralimpico: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Roma 1960. A oggi l’Italia ha vinto 36 medaglie, di cui 5 d’oro, 12 d’argento e 19 di bronzo. Invece in cima al medagliere troviamo la Cina con 129 medaglie, di cui 78 ori, 31 argenti e 20 bronzi.
  • Tiro a segno Paralimpico: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Toronto 1976. Esistono due discipline distinte: pistola e carabina. Al momento l’Italia ha vinto 13 medaglie, di cui 5 ori, 2 argenti e 6 bronzi.
  • Tiro con l’arco Paralimpico: la prima apparizione risale alle Paralimpiadi di Roma 1960. Esistono due classi di gioco: W1 e Open. Finora l’Italia ha vinto 33 medaglie, di cui 8 d’oro, 13 d’argento e 12 di bronzo.
Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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