Essere soli a Natale non deve essere visto come un problema. Il Natale infatti è spesso associato a convivialità e festeggiamenti, ma non per tutti è così. In questo periodo, molte persone si ritrovano a dover affrontare la solitudine, una condizione che può assumere diverse sfumature. Tuttavia, essere “soli a Natale” può trasformarsi in un’opportunità unica di crescita personale e di riscoperta di sé.
Cos’è la solitudine, come si manifesta e come viene intesa oggi dalla società
La solitudine è una condizione mentale che si può presentare in due modi: da una parte può rivelarsi come una situazione molto difficile da gestire, causando depressione, angoscia, ansia, bassa autostima, sfiducia di sé e sofferenza (in questo caso è utile consultare uno psicologo o uno psichiatria per varare un percorso terapeutico); dall’altra può rivelarsi un’occasione positiva per il nostro benessere interiore.
Nel caso in cui siamo di fronte a una condizione psicologica complessa, possiamo riconoscere alcuni sintomi come senso di inadeguatezza, timore del giudizio altrui, pensieri negativi, sensazione di sentirsi soli in mezzo ad altra gente, difficoltà a dormire, ipertensione, percezione di un vuoto interiore e molto altro ancora.
Nell’altro caso invece siamo di fronte a un equilibrio personale ben centrato, che ci può portare a vedere la solitudine come un’occasione per riscoprire noi stessi, senza dover tenere in considerazione quanto la società impone nei nostri confronti. Festività come Natale e Capodanno possono far sentire le persone in colpa se decidono di restare soli a Natale, ma non c’è nulla di male in questa scelta, così come non è per forza un dilemma ritrovarsi da soli a Natale senza averlo deciso direttamente.
È importante ricordare che questa scelta o circostanza non deve generare sensi di colpa. Essere soli durante le festività può essere un’opportunità per riflettere e crescere personalmente, oltre che per liberarsi dalle convenzioni sociali che spesso impongono modi di festeggiare.
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Cosa fare da soli a Natale
Il Natale in solitudine può essere un momento per dedicarsi a quelle attività rimandate durante l’anno o prendere parte a iniziative solidali. Ad esempio:
- leggere quel libro lasciato sul comodino
- avviare un hobby creativo
- rinnovare un angolo della propria casa
- imparare a cucinare qualche piatto nuovo e sfizioso
- visitare un borgo vicino la propria città
- andare ai mercatini di natale della propria città
- vedere un film al cinema
- il volontariato può essere un modo significativo per connettersi con gli altri
Come combattere la solitudine a Natale
Per chi desidera contrastare il senso di solitudine, ci sono vari modi:
- Si può sfruttare la tecnologia per connettersi con amici e familiari lontani, partecipando a celebrazioni virtuali o semplicemente scambiando auguri
- Partecipare a eventi comunitari o gruppi di interesse, dove si possono incontrare nuove persone e condividere esperienze comuni
Essere “soli a Natale” non è un tabù, ma può trasformarsi in un’occasione per nutrire la propria individualità e indipendenza. Ricordiamo che la solitudine natalizia (nota anche come Christmas Blues) non è una condizione definitiva, ma un momento transitorio che può portare nuova consapevolezza e soddisfazione personale.
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