Online il Sistema informativo per l'inclusione sociale lavorativo. Scopriamo quali sono le agevolazione, come ottenerle e come iscriversi
Dopo la sospensione del Reddito di Cittadinanza, arriva il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, il nuovo portale pubblico realizzato per chi sta cercando lavoro. Attivo dal primo settembre, è richiesto obbligatoriamente di iscriversi per ricevere supporto per la formazione e per il lavoro.
Il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa è una piattaforma che permette di accedere a un contributo economico come supporto per la formazione e per il lavoro, ed è stata introdotto dal Governo Meloni per sostituire il Reddito di Cittadinanza.
Al fine di poter utilizzare la agevolazioni previste da questa misura, è obbligatorio iscriversi alla piattaforma dedicata e compilare il Patto di attivazione digitale, attraverso il quale i richiedenti potranno ricevere offerte di formazione, tirocini e lavoro adatte ai loro profili professionali (rientra anche il Servizio Civile).
La misura è prettamente destinate alle persone a rischio esclusione sociale e lavorativa. Per accedere alla piattaforma, sarà necessario munirsi di SPID, carta identità elettronica oppure carta nazionale dei servizi. Una volta entrati nella piattaforma, si potrà firmare il Patto di attivazione digitale.
Dopo aver completato questi passi, bisognerà firmare anche il Patto per il servizio personalizzato e aderire a uno dei Programmi di politica attive per il lavoro: in questo modo, sarà possibile accedere a corsi di formazione e tirocini. Una volta avviato uno di questi percorsi, si avrà diritto a un aiuto economico di 350 euro al mese per tutta la durata dell’attività o del corso, per un massimo di un anno.
Dal 1° settembre la piattaforma è attiva per tutte le persone tra i 18 e i 59 anni che presentano un ISEE familiare non superiore ai 6mila euro annui. Inoltre bisogna essere esclusi dalla scala di equivalenza per il calcolo dell’Assegno di Inclusione, oltre al fatto che non si devono avere i requisiti elencati da tale assegno e non far parte di un nucleo familiare sottoposto all’AdI.
In base a quanto dichiarato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale, già dal primo giorno sono state processate oltre 4mila domande, insieme a circa 600mila potenziali posti nei corsi di formazione e 60mila opportunità di lavoro.
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Ultima modifica: 04/09/2023