Ecco i sintomi della sclerosi multipla, una patologia che colpisce tra i 20 e 40 anni, soprattutto le donne. Scopriamo anche come affrontarla
Come si possono manifestare i sintomi della Sclerosi Multipla, tenendo conto che gli avvenimenti variano da caso a caso, da persona a persona, sia per la frequenza che nella valutazione della loro intensità e durata? La Sclerosi Multipla è una malattia del sistema nervoso centrale ed è causata dalla degenerazione della mielina, una guaina che protegge ed isola i neuroni, le cellule celebrali, compromettendo la loro capacità di trasmissione degli impulsi che provengono dal cervello e viceversa.
Dal punto di vista clinico, è possibile accertarla da una ampia varietà di segnali e sintomi manifestati di tipo neurologico. Paola Bosetti dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) di Milano spiega, in questo video, le caratteristiche di questa patologia.
I sintomi iniziali della Sclerosi Multipla sono formicolio agli arti, intorpidimento, prurito a gambe, braccia, tronco e viso, bruciore alle gambe, mano che si addormenta, debolezza delle gambe, indolenzimento e perdita della forza.
Quelli associati più frequenti invece sono il disturbo della vista, dei movimenti, della sensibilità, difficoltà nella parola, disturbi provocati all’intestino e alla vescica, perdita di sensibilità nell’area genitale, una ridotta capacità di attenzione e apprendimento, oltre a uno stato depressivo accentuato.
Il nervo ottico può subire dei danni che possono provocare neurite ottiche che, oltre alla perdita della capacità della messa a fuoco e della percezione dei colori, creano disturbi di vario tipo, fino alla temporanea perdita della vista, che in genere si ripristina nell’arco di qualche settimana.
Altri sintomi causati della presenza della malattia sono rappresentati dalla sofferenza dei disturbi dell’equilibrio e della capacità di coordinazione dei movimenti. L’andatura diventa oscillante con presenza di vertigini, frequenti tremori e soprattutto una grande debolezza.
Un senso di profonda stanchezza persistente che preclude al malato di Sclerosi Multipla qualsiasi tipo di attività, soprattutto se comporta l’uso degli arti inferiori. La carenza di coordinazione tra muscoli provoca una riduzione dei movimenti volontari. Quest’ultimo è uno dei più frequenti sintomi all’esordio.
Manifestazioni tipiche dell’insorgenza dei sintomi della Sclerosi Multipla possono essere le alterazioni della sensibilità, con delle percezione anomale degli arti e di altre parti del corpo accompagnati da formicolii anche intensi, soprattutto agli arti inferiori e sensazioni di bruciore. Inoltre, può manifestarsi una ridotta sensibilità del tatto e un intorpidimento diffuso ad uno o più arti.
La grande debolezza di cui abbiamo parlato prima, influisce anche nella articolazione delle parole, con l’inizio di una difficoltà nel deglutire. Ciò dipende dalla mancanza di coordinamento dei muscoli facciali e della lingua. Da questo ne deriva una mancanza di fluidità nel linguaggio.
Un altro dei sintomi causati dalla Sclerosi Multipla è l’insufficiente controllo della vescica. La minzione si fa più frequente, causando in alcuni casi problemi di incontinenza. Nel corso della malattia, il cattivo funzionamento muscolare addominale inizia a provocare problemi per la mobilità intestinale con manifestazioni di stipsi o diarrea.
L’insorgenza dei sintomi della sclerosi multipla provoca una perdita di sensibilità nell’area genitale, sia dell’uomo che della donna. Inoltre una minore capacità di raggiungere e mantenere l’erezione oltre ad una ridotta possibilità di raggiungere l’orgasmo.
In gran parte dei pazienti si osserva, all’inizio e nel corso della malattia, una ridotta capacità di attenzione, di apprendimento e di memoria. Sono sintomi questi che compaiono anche dopo diversi anni dall’inizio della malattia.
Una delle conseguenze più frequenti tra i pazienti con i sintomi della Sclerosi Multipla è, ovviamente, uno stato depressivo accentuato, in quanto è difficile accettare una malattia di questo tipo, con un decorso imprevedibile, con la possibilità di rimanere per sempre in uno stato di crescente invalidità.
A tutto ciò va aggiunto che, malgrado la scienza e la ricerca siano fortemente impegnate per trovare soluzioni, la conoscenza di questa patologia è ancora carente, come incerta è anche la prognosi. Per migliorare la qualità della vita è indispensabile che in questa fase il paziente, oltre a trattamenti e terapie fisiche, abbia una efficace assistenza psicologica.
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Come abbiamo detto all’inizio, il decorso della Sclerosi Multipla evolve nel tempo in modo variabile per ogni paziente che ne è colpito, con diverse combinazioni di sintomi associati. Possiamo distinguere prevalentemente quattro tipologie principali:
Perché la malattia si manifesti è necessaria una combinazione di fattori, non necessariamente tutti presenti nello stesso momento. Le cause della Sclerosi Multipla sono difficilmente identificabili nonostante i grandi sforzi della ricerca. Possono essere coinvolti diversi fattori nell’insorgenza della malattia: predisposizione genetica, razza, età, alimentazione, condizioni igieniche, virus, livello di industrializzazione, urbanizzazione, latitudine, clima, status socio-economico.
È molto probabile che non venga ereditata la malattia, ma che ci sia una predisposizione genetica, soprattutto in alcune persone, che quando vengono in contatto con un fattore ambientale sconosciuto, attivano la Sclerosi Multipla. La malattia agisce in modo diverso sui popoli di razza diversa, ad esempio i nordeuropei e gli afroamericani negli Stati Uniti, sono colpiti più spesso dei neri africani, ma meno dei bianchi statunitensi.
Alla luce delle attuali conoscenze, non è possibile prevedere con precisione la prognosi e il decorso della Sclerosi Multipla e della sua evoluzione nel tempo. Sono attive un gran numero di ricerche ma non esiste nessun test che consenta di accertare con esattezza questo tipo di malattia in modo definitivo. Le lesioni della mielina nel sistema nervoso centrale emergono da esami neurologici specifici, da esami strumentali come la risonanza magnetica encefalica e spinale e l’esame del liquor cerebro-spinale.
In ogni caso gli specialisti reputano indicativi per una diagnosi più corretta i primi cinque anni della evoluzione della malattia. Per qualsiasi esigenza e necessità ci si può rivolgere all’AISM, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, che ha sedi su tutto il territorio nazionale.
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Nella metà dei pazienti con Sclerosi Multipla si possono avere dei periodi di depressione durante la vita, di solito diagnosticati poco dopo la diagnosi e in particolare nei soggetti di giovane età. La maggiore frequenza di stati depressivi nella Sclerosi Multipla è associata a maggiori tassi di suicidi e ideazioni suicide. La frequenza e gravità della depressione sono correlate ad alcuni aspetti della qualità di vita, in particolare alla funzionalità fisica ed a quella sociale.
La funzionalità sociale si definisce come la capacità di un individuo di interagire con la società nella quale vive. La presenza della depressione nel paziente riduce l’aderenza alla terapia, le performance cognitive e anche un maggiore affaticamento. L’intervento terapeutico, farmacologico e psicologico, su uno di questi problemi, potrebbe aiutare anche il miglioramento degli altri.
La riabilitazione può essere considerata un approccio adeguato nella gestione della Sclerosi Multipla, condizione cronica evolutiva che dà origine a sintomi multiformi e che produce bisogni che riguardano l’ambito non solo fisico, ma anche psicologico e sociale. Non parliamo di riabilitazione come sinonimo di fisioterapia o rieducazione neuromotoria, ma come parte integrante di un percorso riabilitativo, che rientra all’interno di un progetto comune in cui l’obiettivo finale del percorso, è il miglioramento della qualità di vita del soggetto.
Sara Morganti è un’atleta della nazionale paralimpica di equitazione. A 19 anni le è stata diagnosticata la Sclerosi Multipla. Questo non le ha impedito di coltivare i suoi sogni e diventare campionessa mondiale di paradressage nel 2014. Guarda la sua testimonianza.
Ultima modifica: 07/05/2021