La Sindrome di Williams è una malattia genetica rara dai sintomi variegati. Scopriamo cosa la causa e se esistono trattamenti specifici
La Sindrome di Williams, nota anche come sindrome di Williams-Beuren, è una malattia rara genetica che si manifesta dalla nascita o durante la prima infanzia. È caratterizzata da una serie di tratti fisici e cognitivi distintivi, come alterazione dello sviluppo, difetti cardiaci e dei vasi sanguigni, ritardo psicomotorio e aspetto particolare del volto.
È causata da una delezione di materiale genetico sul cromosoma 7, più precisamente nella regione 7q11.23. Questa delezione riguarda circa 26-28 geni. In base ai dati dell’Ospedale Bambino Gesù, tale condizione riguarda uno su 10mila nati.
La sindrome è stata descritta per la prima volta dai cardiologi Williams e Beuren negli anni Sessanta, segnalando particolari aspetti del volto in alcuni pazienti, associati a ritardo dello sviluppo e stenosi aortica sopravalvolare.
La Sindrome di Williams presenta una gamma diversificata di sintomi che variano tra gli individui. Esistono comunque tratti caratteristici comuni:
Come detto precedentemente, la causa della Sindrome di Williams consiste nella perdita di un frammento del cromosoma 7. La trasmissione della malattia è autosomica dominante, cioè un individuo che ne è affetto ha il 50% di probabilità di trasmetterla ai propri figli, ma è raro che ciò accada. Di solito infatti questa condizione insorge sporadicamente, cioè anche quando non sono presenti casi in famiglia: insomma, è una malattia genetica casuale.
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La diagnosi della Sindrome di Williams richiede un approccio multidisciplinare con il coinvolgimento di diversi specialisti. I primi sospetti partono dalle caratteristiche fisiche distintive, ma sono poi le analisi genetiche a dare conferma ufficiale:
Questo articolo ha carattere informativo e non sostituisce in alcun modo il parere di un medico. Attualmente non esiste una cura contro tale malattia, ma i trattamenti esistenti sono di supporto e mirano a lenire i sintomi:
La ricerca sulla sindrome di Williams continua a fornire approfondimenti importanti non solo sulla condizione stessa, ma anche su aspetti più ampi della genetica, della neuroscienza e del comportamento umano. Studi recenti si sono concentrati sulle basi genetiche della sindrome, sulle sue manifestazioni cliniche e sulle potenziali terapie.
In conclusione, la gestione della Sindrome di Williams è complessa e richiede un approccio olistico e personalizzato. Il coinvolgimento di un team di professionisti sanitari che lavorano insieme per affrontare i molteplici aspetti della condizione è essenziale per migliorare la qualità della vita degli individui colpiti.
Ultima modifica: 15/11/2023