La sindrome di asperger infantile viene diagnositicata tra i 3 e i 4 anni d'età da un neuropsichiatra dell'infanzia. Ecco cosa sappiamo
La sindrome di Asperger è una forma di autismo che genera un disturbo dello sviluppo che va a colpire la capacità di socializzare e di comunicare con il prossimo. Sebbene per questa patologia non esistano cure, una precisa terapia può fare in modo che la persona impari ad interagire nella sfera della comunicazione o in situazioni sociali.
La Sindrome di Asperger infantile è di facile individuazione. Di fatto, sintomi possono essere:
Nella prima fase d’infanzia, i bambini con Sindrome di Asperger possono essere molto attivi, mentre in età adulta tendono a diventare depressi e ansiosi. Inoltre, tendono a non sembrare consapevoli delle regole della condotta sociale e a dire cose sgarbate e inadeguate, in quanto il bambino non riesce a comprendere meccanismi di funzionamento sociale. In aggiunta, possono mostrare un numero esiguo di espressioni facciali.
Il campanello d’allarme più chiaro è quando il bambino non ha interesse e non è in grado di stringere amicizia con i propri coetanei, oppure ha continuamente problemi a scuola. Tutto ciò ci fa intendere che vi sono difficoltà sia nella sfera verbale che in quella non verbale. In questi casi, è meglio rivolgersi ad uno specialista per valutare il percorso da intraprendere.
In linea generale la diagnosi di Sindrome di Asperger Infantile viene fatta dai 3/4 anni di età da un neuropsichiatra dell’infanzia.
Così come per l’autismo, al momento non ci sono certezze sulla causa della Sindrome di Asperger Infantile. Ci sono comunque alcune ipotesi (non ancora confermate) su cui gli studiosi si stanno concentrando.
Alcune di queste, ad esempio, studiano la possibilità che alla base di tutto vi sia un cambiamento della struttura del DNA, l’azione contemporanea dell’alterazione di più geni, fattori di tipo ambientale oppure alterazioni anatomico-funzionale.
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Per la sindrome di Asperger non ci sono cure, ma esistono delle terapie che consentono ai bambini di crescere in armonia e di diventare degli adulti sereni e felici.
La maggior parte dei bambini segue una terapia incentrata sulla concentrazione, sul comportamento e sulla formazione sociale. In questa fase la figura del medico è di fondamentale importanza perché in grado di individuare delle risorse che, se insegnate in modo esplicito e meccanico, possono essere sfruttate dal bambino, come le tecniche che consentono di parlare con un ritmo più naturale e comprensibile anche attraverso i gesti, il tono della voce e lo sguardo.
Riguardo problemi con il comportamento esistono terapie cognitivo-comportamentali che servono a ridurre anche gli scoppi d’ira e l’ansia.
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Ultima modifica: 12/11/2020