La sindrome della stanchezza cronica non è una patologie in sé per sé, ma può essere associata ad alcune malattie. Sccopriamo in che modo
La stanchezza cronica, nota anche come sindrome da stanchezza cronica, sindrome da fatica cronica o encefalomielite mialgica, può essere fisica e psicologica ed è riscontrabile in tante malattie e condizioni. Spesso emerge a seguito di uno sforzo fisico o mentale, ma diventa una stanchezza continua se di lungo periodo.
In linea generale, si tratta di un disturbo caratterizzato da fatica persistente e duratura che non è una malattia in sé per sé, ma può essere associata a un quadro sintomatologico rispetto ad altre patologie. Per essere considerata patologica, deve essere comunque anormale rispetto al solito.
Ci sono dei casi in cui questa stanchezza cronica appare senza apparenti motivi, spesso quando la persona non riesce ad avere benefici durante le ore di sonno o dal riposo. Non esiste una cura specifica, ma non esiste nemmeno una conferma su quale sia la causa.
Secondo i dati diffusi da mypersonaltrainer, in Italia le persone con stanchezza cronica sono tra le 200mila e le 300mila, ed è più frequente tra i 40 e i 50 anni, prevalentemente in individui di sesso femminile.
Come appare la stanchezza cronica? Come detto precedentemente, il segno più comune è appunto un persistente senso di fatica, che può risultare invalidante nel corso del tempo. Si tratta del sintomo principale, ma ne possiamo individuare altri che, in un certo qual modo, ricordano i segni dell’influenza:
Aprire questo discoro richiede una breve premessa. In base a quando scritto da Ipsico, la stanchezza continua può presentarsi in due modi: come segno della cronicizzazione di una situazione stressante, e quindi si accompagna a stimoli psicofisici; si cronicizza in assenza di un significativo stimolo cronico fisico o psichico, e quindi può diventare sintomo di una patologia.
Prendendo il secondo caso, possiamo intuire che la stanchezza – come abbiamo visto in altri articoli – può diventare un segno di una determinata malattia. Essendo un sintomo molto comune, è necessario che vi siano altri indizi che possano confermare la presenza della malattia in questione. Comunque, la stanchezza può essere associata a:
Al momento non è stata individuata la causa principale. Ma allora a cosa è dovuta la stanchezza cronica? Finora sono state formulate solo alcune ipotesi. La prima che analizzeremo è quella psicologica, visto che viviamo nell’era post-Covid, che ha fortemente destabilizzato l’equilibrio mentale di ognuno di noi.
In particolare, questa teoria affermerebbe che la stanchezza emerge a causa di situazioni stressanti o a seguito di forti traumi emotivi, un ventaglio di possibilità abbastanza ampio che può dipendere da persona a persona.
Una teoria più diffusa è quella delle infezioni di tipo virali, visto che in alcuni pazienti con questa sindrome sono associati malattie date da virus come l’Epstein-Barr, l’Herpevirus umano 6 e quello della leucemia del topo.
Poi ci sarebbero dei difetti del sistema immunitario, anche se ancora non è stato chiarito il presunto legame. Infine vengono studiati anche gli sbilanciamenti ormonali, ma anche in questo caso la consecutio è da dimostrare.
Anche in questo caso, non esiste un test preciso per individuare la sindrome della stanchezza cronica. In linea generale il medico va per esclusione, eliminando le malattia che potrebbero provocare questa stanchezza continua per poi analizzare quanto descritto dal paziente.
Attualmente non esiste una cura per la stanchezza continua, a meno che non venga inserita come sintomo in un quadro esteso di patologia. In linea generale, se si tratta di condizioni mentali, viene consigliato un percorso di psicoterapia, mentre in caso di situazioni fisiche va sentito in medico specializzato in quella determinata patologia.
Ultima modifica: 31/05/2023