Silvia Botticelli è una content creator che rompe alcuni preconcetti, ma non sono mancati episodi di discriminazione nei suoi confronti
Con più di 522mila follower su Tik Tok e più di 84mila follower su Instagram, Silvia Botticelli è a tutti gli effetti un punto fermo da cui prendere appunti. “Ma non mi definisco influencer – ci tiene a specificare nella video-intervista ad Ability Channel -, mi definisco creator“.
Effettivamente una rappresentazione molto calzante, perché la donna classe ’94, originaria dell’Umbria, è riuscita a raccogliere attorno a sé un vasto pubblico grazie ai video ironici che spaziano su disabilità, sessualità e vita di coppia. Ma non sono mancati i problemi.
Sessualità e disabilità, dicevamo. Già perché Silvia Botticelli prova a rompere il preconcetto sociale che vede le persone disabili estranee al sesso. “Siamo nel 2023 – sottolinea la creator -, mi sembra giusto buttare giù questo tabù sulla sessualità. Vedere una persona disabile che parla della sessualità, cattura molto di più il pubblico”.
Un’iniziativa lodevole, che porta avanti attraverso ritornelli e filastrocche intelligenti e puntuali, senza scadere nel grottesco, e accompagnata dal suo fidanzato, complice ignaro di ciò che la donna sta per creare.
E la forza della creator umbra sta tutta qui, nell’autoironia con la quale si mostra, anche in relazione alla disabilità. E in merito all’enorme audience ottenuta, Botticelli ritiene che a funzionare è stata proprio l’autoironia sulla sua malformazione alle mani. “Faccio vedere quello che riesco a fare – ci spiega -, che scherzo sulla disabilità e non mi piango addosso”.
Eppure non sono mancati episodi mostruosi e squallidi che hanno colpito la creator. “Da quando ho aperto Tik Tok – ci racconta la 28enne -, sono stata contatta da molti uomini che erano attratti da me solo per la mia invalidità, ed erano arrivati al punto di offrirmi dei soldi”, semplicemente per capire “cosa significa andare con una persona disabile”. Una doppia discriminazione, in quanto donna e in quanto persona con disabilità, da denunciare.
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La content creator nata ad Assisi non ha vissuto solo vicende orribili, ma esporsi in questo modo le ha permesso di entrare in contatto con altre storie che per molto tempo hanno creduto di essere abbandonate. “Ho iniziato a ricevere messaggi in privato di mamme e ragazzi che credevano di essere soli – racconta Botticelli -. Non pensavo mai di mandare un messaggio così forte”.
Una forza di esporsi, quella in Silvia, cementificata anche grazie alla sua famiglia. “A me il social ha aiutato molto – spiega -, ma più che altro mi ha aiutato molto mia madre, che non mi ha fatto crescere in una bolla”.
E ora, dopo diversi anni di contenuti realizzati nel mondo online, Silvia Botticelli si rende conto di essere passata nell’immaginario collettivo da “la ragazza che ha problemi alle mani” a “la ragazza che porta contenuti su Tik Tok e che aiuta la gente“.
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Ultima modifica: 15/05/2023