Il sesso tra persone disabili è un amore impossibile? In diversi casi purtroppo i diversamente abili possono incontrare più di una difficoltà per raggiungere quell’appagamento erotico sentimentale a cui tutti hanno diritto. Le risorse sociali sono poche e spesso lasciate al volontariato e nella nostra società del sesso per e fra disabili si parla ancora troppo poco.
La voglia di dare un bacio, di ricevere delle coccole, di non sentirsi soli, la necessità di fare l’amore, appartengono a ciascun essere umano, senza alcuna esclusione. Del resto l’uomo possiede degli istinti del tutto riconducibili a quelli del mondo animale, come il piacere del corteggiamento e della riproduzione. E allora perché ancora capita di sentire parlare (se tutto va bene) di questo argomento in modo diverso, se si tratta di disabili?
Quando diventa impossibile realizzare un desiderio primario è inevitabile sentirsi deboli e sconfitti. E in un mondo in cui il sesso sembra essere al centro di tutto, in cui basta accendere la televisione o sfogliare una rivista per rendersi conto di quanto spesso si ricorra alla sessualità per fare intrattenimento o marketing, il fatto che questo argomento sia ancora un tabù è, per usare un eufemismo, ridicolo. E i disabili sono relegato nella pubblicità progresso. E che progresso, aggiungerei.
Guarda la storia vera di un ragazzo alla ricerca della sua “prima volta”…
Il tema del sesso per i disabili è un argomento delicato che non si affronta volentieri. Diventa difficile anche svolgere una piccola inchiesta soprattutto se chi scrive è un disabile e pone molte domande conoscendo già alcune risposte. Dai documenti e dai siti internet visitati, emerge che il disabile ha un’unica via per soddisfare il proprio bisogno sessuale: la masturbazione. Ma è proprio l’autoerotismo a nascondere una paura di fondo nel parlare di sessualità, e questa paura non fa altro che generare esigenze trasgressive e spesso costose. Se i film erotici sono spariti dal piccolo schermo, sono invece diventate numerose le offerte personali e di numeri a pagamento. E queste pratiche avvilenti e antieconomiche sembrano essere l’unica alternativa al sesso disabili e all’amore impossibile.
A chi pensa che siano poche le alternative e che in fondo sia inutile cercarle, sarebbe bello far sapere quanto invece tutto può diventare più facile quando si ha la certezza di avere una persona accanto con la quale condividere affetto, tenerezza e amore. E’ importante riflettere su come questa certezza possa spingere a rafforzare la propria identità, ad essere più forti, ad acquisire sicurezza e stima nei confronti di se stessi, a superare le paure e compiere azioni che non si aveva il coraggio di affrontare senza uno stimolo forte.
La sensazione di gioia che genera un gesto di affetto o un atto sessuale completo è grandissima ed indispensabile all’equilibrio mentale, oltre ad essere vitale e salutare. Ma a volte la disperazione di una persona disabile o di chi le vive accanto può indurre a credere che ogni soluzione trovata sia troppo complicata. Ma credere che la masturbazione o il sesso a pagamento siano l’unica alternativa, è sbagliato ed irrispettoso, in primis verso se stessi. Così in alcuni casi può accadere che lo sconforto dei familiari sia tale da condurre il genitore a masturba il proprio figlio. Una situazione drammatica che, oltre a compromettere seriamente l’equilibrio familiare, ovviamente non risolve il problema, anzi.
In Italia esistono alcuni centri di assistenza psicologica sessuale che dovrebbero aiutare sia la famiglia sia il disabile a superare i diversi aspetti del problema. Con un gruppo di specialisti si tenta di arginare il piacere fisico neutralizzandolo attraverso il ricorso a pratiche psicologiche, colloqui ed attraverso gruppi di lavoro che favoriscono lo sfogo, quanto meno verbale. Non si arriva mai, però, a soddisfare fisicamente l’atto, perché l’atto sessuale viene considerato estraneo.
I centri di assistenza psicologica che si occupano di sesso per disabili sono gestiti da singole cooperative, associazioni o fondazioni che mettono a disposizione le loro competenze. Manca, però, l’organizzazione e la supervisione di un istituto o un organo superiore di tipo nazionale. E qual è la conseguenza? Il problema del sesso per e fra i disabili è stato accantonato (o volutamente dimenticato) dalle istituzioni.
Il problema dei “servizi di assistenza sessuale” è da tempo dibattuto. In Europa esistono organizzazioni che offrono dei servizi sessuali alle persone disabili, ma queste sono diffuse per lo più nei Paesi Bassi, in Germania e nei Paesi scandinavi. I servizi offerti consistono in prestazioni sessuali e/o di “tenerezza” che sono offerte alle persone disabili di entrambi i sessi, compresi gli omosessuali. Un vero e proprio esercizio a pagamento fornito da assistenti formati appositamente che, su chiamata, si recano a domicilio o negli istituti. In Olanda, in alcuni casi, i servizi di questi assistenti sessuali vengono persino rimborsati dall’Ente per la Sicurezza Sociale.
Le problematiche poste dai servizi per il sesso disabili sono molte e complesse perché da un lato si attengono al bisogno di espressione del potenziale sessuale delle persone con disabilità e dall’altro alla realtà densa e multifattoriale della sessualità, che chiama in causa non solo la pelle e i genitali, ma anche le emozioni, i sentimenti e le relazioni. Realtà come quelle attive in Europa pongono interrogativi sul piano etico. Il discorso delle assistenze sessuali ha fatto e fa discutere molti rappresentanti del mondo religioso e culturale. Se ne dovrebbe parlare senza pudori o paura di essere giudicati o guardati male. Negare il problema oppure trincerarsi dietro ad una motivazione morale non serve a nulla, se non a peggiorare la situazione.
Se qualcuno ti ama, non introdurre nessuna condizione. Se ami qualcuno, non storpiarlo. Lascia che il tuo amore si espanda, dona all’altro più spazio di quanto ne abbia mai avuto quando era solo. Nutrilo, ma non avvelenare il suo nutrimento, non possederlo. Lascia che sia libero, più libero di quanto non sia mai stato. Solo così l’amore crescerà in una profonda intimità.
Ultima modifica: 08/03/2020