Stai cercando una serie tv da guardare a Natale che raccontino storie di persone con disabilità? Ecco i nostri suggerimenti per le tue Feste
A Natale si parla spesso di serie tv da vedere in famiglia, ma raramente ci si sofferma su un’altra opzione perfetta per le feste: le serie TV Natale che raccontano storie di persone con disabilità. Questo articolo vuole fare la differenza, proponendovi una selezione di storie originali, inclusive e ironiche da gustare durante i giorni più magici dell’anno.
Perfette per unire amici e parenti davanti al televisore, queste serie offrono un’alternativa emozionante e significativa ai classici film natalizi. Dopo le abbuffate e i brindisi, lasciatevi ispirare da racconti che celebrano la diversità, trasformando il tradizionale riposo post-pranzo in un’occasione per riflettere, emozionarsi e vivere il vero spirito del Natale.
Tra le serie tv sulla disabilità da guardare a Natale c’è sicuramente Atypical. Sam Gardner (Keir Glichrist) è un adolescente con disturbo dello spettro autistico che cerca di trovare il proprio posto nel mondo. La serie esplora la sua voglia di indipendenza, le sfide con la sua famiglia e le relazioni romantiche.
La madre, Elsa, lotta con il controllo e il bisogno di proteggere il figlio, mentre il padre Doug cerca di costruire un legame più stretto con Sam. La sorella Casey affronta il peso di essere una figura di riferimento per Sam, bilanciandolo con le proprie ambizioni. La storia tocca temi di inclusività, empatia e la complessità delle dinamiche familiari.
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As We See It è una serie drammatica che segue le vite di tre coinquilini ventenni nello spettro autistico: Jack (Rick Glassman), Harrison (Albert Rutecki) e Violet (Sue Ann Pien). Vivono insieme cercando di navigare le complessità della vita quotidiana, tra lavoro, relazioni, amicizie e il desiderio di indipendenza.
Ogni personaggio affronta sfide uniche: Jack, un programmatore di talento, lotta con l’espressione emotiva; Harrison ha paura di affrontare il mondo esterno; Violet sogna l’amore, ma deve affrontare le difficoltà legate alla sua impulsività.
La loro assistente Mandy li supporta nel raggiungere i loro obiettivi, mentre anche lei affronta problemi personali. Con una narrazione toccante e realistica, la serie esplora l’autenticità delle esperienze delle persone autistiche, rompendo stereotipi e promuovendo empatia e inclusione. Il creatore, Jason Katims, ha scritto la serie poiché padre di un figlio nello spettro autistico.
Un’altra serie tv da vedere a Natale sulla disabilità è Ognuno è perfetto, una mini-serie che racconta le vicende di Rick, un ragazzo di 24 anni con Sindrome di Down alla ricerca di un vero lavoro dopo aver trovato solo tirocini e stage inutili. Il padre Ivan lo aiuta a cercare un impiego. Tutto cambia quando Rick viene assunto in una fabbrica di cioccolato, nel reparto packaging, interamente affidato a un gruppo di ragazzi con Sindrome di Down.
Per questa serie, la Rai ha pensato a una cast d’eccezione: Edoardo Leo, Cristiana Capotondi, Nicole Grimaudo, Lele Vannoli, Piera degli Esposti, accompagnati da un cast di esordienti (Gabriele Di Bello, Alice De Carlo, Aldo Arturo Pavesi, Matteo Dall’Armi e Valentina Venturin).
Ognuno è perfetto ci porta dentro il mondo delle persone con disabilità con leggerezza e con uno storytelling lontano dall’approccio abilistico o ricco di stereotipi. Una storia forte che ci insegna che nel mondo di oggi, non esistono concetti come perfezione o normalità: ognuno è se stesso ed è splendidamente perfetto nel suo essere unico e inimitabile.
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Una serie tv che parla di disabilità da vedere sicuramente a Natale è Blanca, una produzione ispirata liberamente ai romandi di Patrizia Rinaldi. La prima e la seconda stagione hanno avuto picchi di share incredibili, anche grazie a un cast d’eccezione composto da Maria Chiara Giannetta, Giuseppe Zeno e Pierpaolo Spollon.
Blanca è un’aspirante poliziotta ipovedente che ha perso la vista in un incidente a 12 anni. La sua vita è in pericolo, nel mentre svolge una sorta di stage presso il commissariato di Genova con il suo fidate cane Linneo, un bulldog americano.
Prima serie italiana girata in olofonia e prima serie in assoluto a vantare una presenza artistica imponente, quella di Andrea Bocelli. Il tenore italiano infatti ha fornito consulenza all’attrice e l’ha aiutata a calarsi nel ruolo (non facile) di una persona non vedente.
Un’altra serie tv che parla di disabilità da vedere a Natale è scuramente Special, che critica la realtà in modo brillante. È una sit-com scritta, diretta e interpretato da Ryan O’Connell, che ha adattato il suo romanzo autobiografico I’m Special: And Other Lies We Tell Ourselves
Il protagonista è Ryan, un ragazzo omosessuale con una lieve paralisi infantile. Nella prima parte della serie Ryan non accetta la sua condizione e vive con difficoltà anche il fatto di essere omosessuale. Nel prosieguo della serie, si assiste a una presa di coscienza della propria unicità e al superamento di ogni barriera.
Una serie tv che si abbatte contro i cliché, i sentimentalismi e il pietismo abilistico tipico della comunicazione mainstream e che mostra le reali difficoltà di ogni giorno. Non ci sono eroi da compatire, solo persone che vivono e che mostrano la loro vita senza schemi e luoghi comuni. Una serie che è stata recensita in modo positivo in tutto il mondo e che sicuramente propone un punto di vista intrigante su cui riflettere.
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Ultima modifica: 13/12/2024