Scopri Il Filo di Igea, la nuova collana firmata Edizioni Lavoro

Redazione:

Una nuova collana di libri dedicata al rapporto fra salute e lavoro, una tematica che sta diventando sempre più centrale nel mondo dell’editoria. Questa la nuova sfida di Edizioni Lavoro, la casa editrice nata nel 1982 su iniziativa di un gruppo dirigente della Cisl. Una casa editrice all’avanguardia che fin dagli albori ha individuato come campi di interesse i problemi legati al mondo del lavoro, dell’economia e della società. Col passare degli anni, la casa editrice ha continuato a indagare tematiche universali come l’etica, la globalizzazione, la sostenibilità e la convivenza civile.

Il filo di Igea: al centro salute e lavoro

Se è vero che passiamo la maggior parte della nostra giornata al lavoro, è vero altresì che il lavoro ci cambia. Responsabilità individuali, rapporti con i colleghi, rapporti con i clienti. Come diceva Eraclito, tutto scorre e all’interno di questo mondo siamo portati a cambiare punti di vista e atteggiamenti. Il mondo del lavoro è il luogo dove formiamo la nostra coscienza. Il filo di Igea è una collana di Edizioni Lavoro che si propone l’obiettivo di indagare aspettici critici che riguardano lavoratori, datori di lavoro e rappresentanze.

Parlare di questo significa parlare di prevenzione, incidenti sul lavoro, sicurezza e anche malattie (non solo professionali). Il primo volume è stato incentrato sulla fibromialgia e su tutti gli aspetto connessi ad essa. Il secondo ha indagato imprenditorialità, neurodiversità e genere mettendo l’accento su una tematica delicata: “uno sguardo realistico sul viaggio che ogni donna ha intrapreso per diventare imprenditrice, soffermandosi su sfide, trionfi, discussioni con chi ha sostenuto o chi ha osteggiato la realizzazione del loro sogno”.

3 milioni di morti sul lavoro per infarti e malattie professionali

Due mesi fa è uscito uno studio dell’Organizzazione Internazionale del lavoro (OIL) che attesta che sono quasi 3 milioni i lavoratori muoiono ogni anno a causa di infortuni sul lavoro e malattie professionali. Un dato che dovrebbe far riflettere (se ce ne fosse ancora bisogno) sulle sfide future in termini di salute sicurezza sui luoghi di lavoro. Tre quarti dei decessi sono legati a malattie circolatorie, neoplasie maligne e malattie respiratorie.

Cosa dice il rapporto dell’OIL

Il rapporto mette in evidenza una disparità significativa tra uomini e donne quando si tratta di morti dovute a incidenti sul luogo di lavoro, con un tasso di mortalità più elevato tra gli uomini (51,4 su 100.000 adulti in età lavorativa) rispetto alle donne (17,2 su 100.000). Questa tendenza è particolarmente pronunciata nella regione dell’Asia e del Pacifico. Essa rappresenta il 63% di tutte le morti legate al lavoro a livello mondiale, principalmente a causa delle dimensioni della sua forza lavoro.

I settori dell’agricoltura, dell’edilizia, della silvicoltura, della pesca e dell’industria manifatturiera emergono come i più pericolosi. Qui è accaduto il 63% di tutti gli incidenti mortali sul lavoro, ovvero 200.000 decessi all’anno. Inoltre, il rapporto rivela che su scala globale, un lavoratore agricolo su tre è vittima di un incidente mortale sul lavoro.

Oltre alle tragiche perdite di vite umane causate da questi incidenti sul lavoro, l’OIL stima che ben 395 milioni di lavoratori in tutto il mondo abbiano subito incidenti non mortali sul lavoro, mettendo a rischio la loro salute e provocando assenze dal lavoro.

guida per datori di lavoro sull'autismo e lavoro

Sicurezza: gli investimenti dell’Inail nel 2024

L’Inail sta mettendo in atto un ambizioso aumento degli investimenti dedicati alla salute e alla sicurezza, con una previsione di spesa che supera notevolmente il miliardo e mezzo di euro per il 2024. Questo rappresenta una svolta significativa rispetto agli anni passati, in cui i finanziamenti si aggiravano intorno ai 7/800 milioni di euro. Tale cambiamento epocale nel finanziamento è stato possibile grazie ai consistenti surplus finanziari. Una novità di rilievo che emerge nel bilancio di previsione dell’Istituto, presieduto da Fabrizio D’Ascenzo.

Tra le novità più rilevanti, spicca l’incremento delle risorse destinate alla formazione, che saliranno da poco più di 10 milioni di euro a un considerevole ammontare di 50 milioni di euro nel 2024. Inoltre, l’Inail sta puntando a rafforzare il dialogo e la collaborazione con gli enti bilaterali, estendendo il coinvolgimento ai fondi interprofessionali.

Una notizia di grande importanza riguarda il finanziamento strutturale del Bando Isi, che riceverà oltre 500 milioni di euro, superando notevolmente i 333 milioni dell’anno precedente. Questa cifra di 508,4 milioni di euro rappresenta il massimo mai assegnato in tutte e 14 le edizioni di questo programma. L’Inail ha contribuito complessivamente con oltre 3,5 miliardi di euro per sostenere progetti volti a migliorare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro a partire dal 2010. Per l’anno in corso, l’Inail sarà in grado di finanziare fino al 65% delle spese per ogni progetto. Un aumento significativo rispetto al 40% per la maggior parte delle imprese agricole e al 50% per i giovani agricoltori nella versione del 2022.

Sicurezza sul lavoro e prevenzione

Ulteriori perfezionamenti sono in programma per coloro che investono nella prevenzione. Ci saranno risorse allocate per la riduzione dei premi assicurativi destinati alle aziende che adottano misure migliorative per la sicurezza, al momento valutate in 200 milioni di euro. Grazie ai risparmi ottenuti dall’Inail, il finanziamento per il sistema di bonus/malus, rivolto alle aziende che riducono gli incidenti e le malattie professionali, sarà raddoppiato. Passerà da 400 milioni a 800 milioni di euro, portando così l’investimento totale nella prevenzione a oltre 1,5 miliardi di euro.

Queste iniziative hanno l’obiettivo di migliorare la situazione in merito agli incidenti sul lavoro, nonostante i numeri restino ancora elevati, pur diminuendo costantemente. L’Inail è determinato a promuovere una cultura della sicurezza tra le imprese, sostenendo progetti volti a ridurre o eliminare i rischi in ambiente lavorativo. Grazie all’aumento sostanziale dei finanziamenti e alle nuove iniziative introdotte, l’Istituto sta cercando di estendere queste opportunità a un numero crescente di aziende. Così facendo, darà impulso al settore produttivo italiano che adotta un approccio responsabile alla salute e alla sicurezza dei lavoratori.

Angelo Dino Surano
Giornalista, addetto stampa e web copywriter con una passione particolare per le storie di successo. Esperto in scrittura vincente e comunicazione digitale, è innamorato della parola e delle sue innumerevoli sfaccettature dal 1983. La vita gli ha messo davanti sfide titaniche e lui ha risposto con le sue armi più potenti: resilienza e spirito di abnegazione. Secondo la sua forma mentis, il contenuto migliore è quello che deve ancora scrivere.

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