SASSI, PASSI E FATICA

Redazione:

Da sempre cammino, cammino tanto, in montagna, perché l’ho imparato da piccolo. Lo facevo con le stampelle, quindi fiacche e dolori, scivolate e mal di schiena, ma poi arrivi in cima e tutto passa.

 

Muoversi serve a conoscere, conoscere serve a conoscersi Se puoi camminare per muoverti credo sia una cosa fantastica, devi essere grato per poterlo fare , anche con le stampelle. La fatica è un ottimo modo per capire i tuoi limiti e se per capirli vedi un po’ di mondo, utile e dilettevole convivono in armonia. Io con le stampelle sono andato in cima al monte rosa! (link al video: https://www.youtube.com/watch?v=ROpLqXmFUFE )

 

Poi l’amore per dei sassi, per ciò che era una costruzione (foto 2), un posto in cui ci arrivi solo a piedi dopo mezz’ora di cammino impegnativo, e quando sai lì sei in pace con tutto e tutti. Dal 2009 al 2012 decine e decine di camminate, e dopo tanto camminare si lavorava, quei sassi venivano piano piano spostati. Per fortuna a quel punto non avevo più le stampelle, avevo le Tompoma, quindi almeno le fiacche , i mal di schiena e le scivolate per terra erano finite (video Tompoma: https://www.youtube.com/watch?v=ZIvm8CuHr8o )

 

Cosa è successo alla fine? Dopo tanto camminare? Dopo tanto lavoro? (video baita: https://www.youtube.com/watch?v=Me8eWEEvNTk&feature=youtu.be ) Ho imparato chi sono e a conoscere i miei limiti, so chi devo ringraziare e lo faccio 😉

 

Ognuno ha una sua storia e un suo sogno , io il mio l’ho raggiunto dopo tanta strada principalmente percorsa nel Parco Nazionale della ValGrande, tra Verbano e Ossola, affacciato sul lago Maggiore, e mi sono inventato come farla …

 

PS, se vi va di venirmi a trovare , un po’ di trekking lo facciamo insieme, e vi racconto qualcosa di più.

 

CONTATTA L’AUTORE

 

ARTICOLI CORRELATI

Heyoka

ARTICOLI CORRELATI