Nella nostra inchiesta sulla ricerca della Disabilità Positiva sul trasporto pubblico di Roma interviene anche Atac: la nostra intervista
Ultima puntata della nostra inchiesta sulla ricerca della Disabilità Positiva nei mezzi di trasporto di Roma Capitale. L’ultima parola la diamo ad Atac, l’azienda – appunto – che gestisce il servizio del trasporto pubblico romano.
“ATAC è gestore di due contratti di servizio, uno con la Regione Lazio ed un altro con Roma Capitale. Il primo si riferisce ai Servizi Ferroviari Regionali: Roma Lido, Roma Viterbo e Roma-Giardinetti (tratta Roma Laziali – Centocelle). Il secondo riguarda le quattro linee della metropolitana A, B, B1 e C e il Servizio di Superficie (Bus, Filobus e Tram). Riguardo al contratto dei Servizi Ferroviari, La Carta della Qualità dei Servizi a valle della condivisione con le Associazioni dei Consumatori e la Regione Lazio è stata pubblicata nel mese di giugno 2019. Per quanto riguarda invece la Carta riferita al contratto con Roma Capitale, è in corso il confronto con le Associazioni dei Consumatori. Le due Carte contengono paragrafi e tabelle aggiornate riguardanti l’accessibilità per le Persone con disabilità“.
“Attualmente le linee cosiddette ‘garantite’ sono 24. Alle 21 citate, dall’8 luglio 2019 sono state aggiunte altre 3 linee: 72- 73- 74. Il termine ‘garantite’ è da intendersi come linee esercite con mezzi che rispondono agli standard minimi per garantire l’accessibilità ai disabili motori. Il distinguo rispetto alle altre linee è il portato della vetustà del parco macchine in dotazione all’azienda che annovera ancora mezzi non dotati di pedana. Il processo di svecchiamento del parco vetture recentemente avviato tramite significative immissioni di nuovi mezzi, determinerà che tutto il parco vetture in dotazione sarà munito di pedane”.
“Atac ha più volte sottolineato pubblicamente che ricorre all’uso di vetture senza pedane esclusivamente in caso di malfunzionamenti, per garantire comunque il servizio anche agli altri clienti, e solo per il tempo strettamente necessario. Abbiamo effettuato delle rilevazioni per osservare il peso relativo di questi eventi sul totale delle corse effettuate.
Tale dato è ricavato assumendo che una vettura senza pedana circoli per un turno completo, ossia per sei-sette ore. Si tratta di un’ipotesi assolutamente peggiorativa rispetto alla realtà, per quanto sopra esposto. E ciò malgrado è emerso che solo lo 0,68% delle corse effettuate nel periodo è stato svolto senza pedane. Quindi il 99,32% è stato effettuato con mezzi dotati di pedane. Non siamo ancora al 100%, ma ci siamo molto vicini e con l’arrivo dei nuovi mezzi ci arriveremo sicuramente”.
“Il principale dei sei pilastri sui quali è basato il piano industriale Atac è basato sull’aumento della quantità e qualità dell’offerta del servizio di superficie nella Capitale. Per la prima volta dopo anni Roma Capitale ha acquistato, tramite piattaforma Consip, nuovi mezzi per rinnovare la flotta Atac. La fornitura prevede complessivamente 227 bus. Dallo scorso 2 agosto una prima tranche di 80 bus della nuova serie Citymood sono stata immessi in servizio.
Nel mese di settembre ne sono arrivati altri 60 ed entro ottobre tutti i 227 nuovi bus saranno su strada. Altri nuovi bus arriveranno a partire dal 2020, sia finanziati da Roma Capitale che autofinanziati da Atac: complessivamente la flotta aziendale avrà circa 700 nuovi bus. Tutti i mezzi acquistati sono dotati della pedana manuale per la salita e discesa con la carrozzina e il posto per i portatori di disabilità, monitor multimediali e cartelli indicatori a led, sono dotati di impianto antincendio, videosorveglianza, climatizzatori, sistema Avm di localizzazione e conta passeggeri”.
“Le quattro linee metropolitane A, B, B1, C e le ferrovie concesse, hanno differenti livelli di fruibilità legati alla datazione storica della costruzione dell’impianto, alle caratteristiche dei diversi progetti e dei progressivi interventi succedutisi negli anni. La metropolitana Linea A è accessibile solo in parte. Alcune stazioni per le loro peculiarità strutturali necessiterebbero di complessi lavori di adeguamento. Sono previsti comunque interventi in progetto, che devono però essere finanziati da Roma capitale, per migliorare l’accessibilità alle persone con disabilità motorie e sensoriali.
In questo ambito si colloca l’installazione di due ascensori prevista nella stazione di S. Giovanni. La fase progettuale è stata completata ed inviata all’amministrazione capitolina per l’iter di finanziamento e all’Ustif per l’approvazione ai fini della sicurezza Sempre nella linea A, è previsto l’avvio dei lavori per la realizzazione di percorsi tattili sensoriali LVE per non vedenti in 7 stazioni e specificatamente: Anagnina, Arco di Travertino, Barberini, Spagna, Flaminio, Lepanto e Ottaviano.
La metropolitana Linea B-B1 e C sono accessibili sia ai disabili motori che sensoriali. Riguardo la linea B-B1, entro l’anno, tramite finanziamento di Roma Capitale, è prevista l’integrazione delle mappe tattili con le indicazioni della diramazione sulla B1. Questi sono solo alcuni esempi delle numerose attività che abbiamo in corso per migliorare l’accessibilità delle nostre infrastrutture, che possiamo realizzare nell’ambito del nostro ruolo di gestori.
Sottolineiamo che per noi garantire il diritto alla mobilità ai portatori di disabilità è una priorità. Siamo fortemente impegnati su questo tema, ma dobbiamo anche ricordare che noi siamo solo i gestori delle linee. Per intervenire in maniera strutturale su alcune delle problematiche, che dipendono come abbiamo detto dalla diversa datazione storica della realizzazione delle infrastrutture, bisogna che altre istituzioni destinino risorse a questo scopo”.
Il fatto che l’azienda abbia concesso di rispondere alle nostre domande è, di per sé, già una buona notizia per la Disabilità Positiva. Ciò che emerge è il chiaro intento da parte dell’azienda dei trasporti – in qualità di gestore – di riuscire a migliorare il complesso dell’accessibilità del proprio servizio, tenendo in considerazione tutti gli elementi del caso. Inoltre, grazie a questo intervento, l’utenza disabile ha modo di raffrontarsi direttamente con uno dei più importanti attori coinvolti nella dinamica del trasporto pubblico locale. Tuttavia – e ci duole ammetterlo -, alcune domande che abbiamo inoltrato all’Ufficio Stampa dedicato non hanno avuto risposta. Qui di seguito le riportiamo:
Le nostre porte per Atac, come per tutte le persone e i comitati intervenuti su Ability Channel, sono sempre aperte qualora volessero integrare le proprie dichiarazioni.
Il ciclo del trasporto disabili focalizzato sulla Capitale d’Italia apre la strada a un progetto ancora più grande: la mappatura giornalistica di quanto accade nel Bel paese in merito al binomio mezzi pubblici e disabilità. Nei prossimi mesi continueremo ad affrontare la tematica, sondando altre città, altri comitati e altri utenti.
Intanto, di seguito, potrai rileggere tutte le persone che sono intervenute per parlare della tematica riguardante il trasporto disabili di Roma Capitale:
Ultima modifica: 01/06/2020